Pina 3D

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Un film di Wim Wenders. Con Pina Bausch, Regina Advento, Malou Airaudo, Ruth Amarante, Rainer Behr.
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Titolo originale Pina. Documentario, durata 100 min. - Germania 2011. - Bim Distribuzione uscita venerdì 4 novembre 2011. MYMONETRO Pina 3D * * * * - valutazione media: 4,02 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giuseppe simeone martedì 29 novembre 2011
da un sensazione, ecco la danza! Valutazione 5 stelle su cinque
86%
No
14%

Si rimane travolti e disorientati dalla cascata di emozioni e sensazioni che colpisce dritto come un pugno gli occhi e la mente degli spettatori attraverso immagini di rara bellezza che inevitabilmente lasciano il segno: è uno spettacolo eccezionale ed unico. E Wim Wenders è bravissimo nel dare quel valore aggiunto che solo il cinema poteva dare, girando in esterni dei pezzi eseguiti da alcuni dei ballerini della compagnia di Pina che altro non sono se non che un tributo ed un ultimo regalo personale a questa grandissima ed ispirata artista del nostro secolo.
Le invenzioni visive dei balletti sono "sensazioni" che nascono da una parola, un concetto, che fa scaturire in noi un idea che solo attraverso la danza può essere espressa: la rappresentazione dell'impossibile, della "luna", quello che Pina chiedeva alla sua compagnia. [+]

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samia giovedì 10 novembre 2011
visione e umanità Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

Una artista che ha reinventato la danza. I suoi danzatori animano coreografie visionarie. La potenza del corpo esprime i sentimenti umani, lasciando lo spettatore estatico. Un Corpo che riesce a mantenere tutta la sua componente umana, esaltatandola al sommo grado. Un film assolutamente imperdibile.

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toro sgualcito domenica 6 novembre 2011
orfani virtuosi Valutazione 3 stelle su cinque
79%
No
21%

Wenders inizia questo progetto con Pina Bausch, ma purtroppo lei morirà prima del termine della lavorazione del film. Forse sarà per questa ragione che Wenders ha scelto di raccontare ciò che di lei è ancora vivo nel Tanztheater Wuppertal. La grande coreografa resta dunque una figura sullo sfondo. Brevi testimonianze di ogni componente attuale di questo straordinario corpo di ballo sono alternate a momenti di danza. Il film, sottotitolato in italiano, non mostra solo frammenti di spettacoli già avvenuti ma anche coreografie danzate in interni ed esterni appositamente create per il film. Ed è in queste scene che Wenders ci mostra momenti di una bellezza non ostentata ma sicuramente intensa. La definizione di documentario va stretta a questo film perché Wenders evita il registro strettamente biografico e porta il Tanztheater ad esprimersi in varie locations, nelle quali appare spesso la metropolitana sospesa di Wuppertal. [+]

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riccardo tavani venerdì 25 novembre 2011
l'epidermide digitale e l'origine della danza Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Il neologismo “rimediazione” sta a indicare il passaggio, la traslazione di un'immagine, di una rappresentazione da un medium all'altro. In questo film di Wim Wenders sulla coreografa tedesca Pina Baush abbiamo addirittura un intreccio, una tessitura vera e propria di rimediazioni. Il primo medium della rappresentazione è la danza, la quale trasla in quello del teatro, che a sua volta passa a quello del cinema, e a questo viene applicata la “rimediazione” della tecnologia digitale in 3 D. Abbiamo detto tessitura, perché non c'è un passaggio lineare dall'uno all'altro medium in modo ascendente, ma un intreccio dell'uno nell'altro, un essere di volta in volta l'uno rimediazione dell'altro. [+]

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catcarlo giovedì 2 ottobre 2014
pina Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Sarà anche solo una mia impressione, ma Wim Wenders è uno che ha ormai poco da raccontare: è però innegabile che lo sappia fare molto bene come dimostra questo splendido lavoro sull’arte di Pina Bausch. Va innanzitutto sgombrato il campo da un equivoco: non ci troviamo davanti a un documentario, almeno nel senso che si dà di norma al termine, sulla grande ballerina e coreografa tedesca. Forse sarebbe stato diverso se Bausch non fosse morta mentre lavorava al progetto insieme al regista – i due erano amici di lunga data – ma, una volta rimasto solo, Wenders ha finito per ripensare il tutto dedicandosi a restituire sul grande schermo come meglio non si potrebbe l’arte di Pina, le cui pièces (in tedesco Stücke) sono lontanissime dalla danza in tutù sulle punte. [+]

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riccardo76 lunedì 21 novembre 2011
un vortice di movimenti, espressioni ed emozioni Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

La stereoscopia costituisce senza dubbio una delle più importanti innovazioni nel campo del cinema, tuttavia sono veramente pochi finora i registi che sono riusciti a sfruttare al massimo le potenzialità espressive di questa tecnica. Wenders è sicuramente tra questi, e ci riesce, non con un film ordinario, ma con un documentario su una forma d’arte, il teatrodanza, finendo a sua volta per comporre arte allo stato puro.
 L’utilizzo del 3D diventa elemento essenziale alla riuscita del suo intento: portare l’arte di Pina Bausch nelle sale cinematografiche riuscendo a conservare l’emozione dell’esperienza vissuta dal vivo in un teatro. [+]

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rita branca martedì 27 agosto 2013
quando il movimento prende l’anima Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

  Pina, film(2011)  di Wim Wenders  con  i danzattori  Pina Bausch, Regina Advento, Malou Airaido, Ruth Amarante, Rainer Behr, Andrey Berezin, Damiano O.Bigi, Bénédicte Billet, Ales Cucek, Clementine Deluy, Josephine A.Endicott, Lutz Förster
 
Film indicibilmente bello ispirato alla sublime danzatrice e coreografa tedesca Pina Bausch, direttrice  del “Tanztheater Wupertal Pina Bausch”, ed alla sua opera di instancabile ricercatrice di tecniche espressive delle emozioni umane, di cui il film offre  altissimi esempi insieme alle testimonianze dei membri del suo corpo di ballo. [+]

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fabiofeli sabato 9 maggio 2020
la danza sintesi di fragilità e forza Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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Il documentario di Wim Wenders è un omaggio a Pina Bausch, anima e  inventrice  di un modo di fare danza, completamente diverso dal balletto classico. Purtroppo giunse postumo, perché viene terminato nel 2011, aggiudicandosi il premio EFA, un premio all’eccellenza cinematografica europea; la persona alla quale era dedicato il film era scomparsa nel 2008. L’idea del film era già nata nel 1985, quando il regista aveva visto uno spettacolo della compagnia di Pina Bausch. Il documentario, oltre a brani di repertorio girati in epoche passate, si impernia sulle dichiarazioni dei ballerini sul loro rapporto e dialogo con Pina, dagli stimoli che lei riservava loro alle frasi criptiche e critiche ed ai rabbuffi che potevano celare lodi. [+]

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stefano capasso lunedì 11 maggio 2020
la danza come satrumento concreto di conoscenza Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
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Wim Wenders porta in scena una straordinaria interprete della danza, Pina Bausch, coreografa, danzatrice e creatrice del Tanztheater di Wuppertal. Pina Bausch aveva una incredibile capacità di “vedere” quello che gli altri non vedevano: vedeva capacità e possibilità nei suoi stessi artisti prima ancora che loro potessero rendersene conto. Proprio sul meccanismo della visione Wenders crea la narrazione di Pina. I dancer stessi vedono in una sala di visione filmati di repertorio di Pina Bausch e Wenders ci introduce in un processo di visione della danza dentro all’evento stesso: lo spettatore è oggetto dello sguardo dei protagonisti ma anche sguardo in soggettiva su di loro. [+]

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flyanto martedì 15 novembre 2011
la danz come concepita da una grande artista Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Omaggio del regista Wim Wenders alla coreografa tedesca sua amica Pina Bausch, morta di cancro nel 2009. Attraverso le interviste ai componenti della sua compagnia ed alle performances teatrali degli stessi tratte dagli allestimenti dei suoi spettacoli, il film presenta e descrive la concezione che la Bausch aveva della danza e dell'arte in generale. Ottimo film su tutti i fronti. Per gli appassionati della danza, però.

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Marianna Cappi
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