A Dangerous Method

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Un film di David Cronenberg. Con Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Vincent Cassel, Andrea Magro, Clemens Giebel, Franziska Arndt, Katharina Palm, Christian Serritiello.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 93 min. - Gran Bretagna, Germania, Canada 2011. - Bim Distribuzione uscita venerdì 30 settembre 2011. MYMONETRO A Dangerous Method * * 1/2 - - valutazione media: 2,96 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
writer58 lunedì 10 ottobre 2011
totem e tabù Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Qualcuno ha definito "A Dangerous Method" un prodotto minore della filmografia di Cronenberg. Ritengo questa affermazione fondata, soprattutto se mettiamo a confronto questo film con capolavori come "Crash", "La mosca" e, soprattutto, "Spider", il ritratto potente e terrorizzante di uno schizofrenico paranoico interpretato magistralmente da Fiennes. L'accostamnento con "Spider" non è arbitrario, poiché Cronenberg ci propone in questa sua ultima fatica un personaggio affetto da una grave forma di isteria, Sabina Spielrein, paziente dello psicoanalista Carl Gustav Jung e, posteriormente, sua amante e terapeuta di fama. La relazione erotico-professionale tra Jung e la Spielrein (interpretata da una Knightley che spesso tende a eccedere sul versante recitativo) è inserita all'interno del rapporto tra lo stesso Jung e Freud, agli albori dello sviluppo del monivemto psicoanalitico. [+]

[+] errata corrige (di writer58)
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paolo assandri sabato 1 ottobre 2011
freud il padre, young il figlio. Valutazione 3 stelle su cinque
66%
No
34%

Sigmund Freud è il padre autoritario, Young il figlio rivoluzionario, che per tutta la vita tenterà di "ammazzare simbolicamente il padre", per liberarsi dalla rigidità della scienza analitica di quest’ultimo, come farebbe il più classico dei soggetti edipici freudiani.  L'impresa di liberazione riuscirà tuttavia solo quando Freud morirà veramente, sollevando l'ormai famosissimo Young da un peso in verità insostenibile per chiunque. Il giovane psicanalista critica la riconduzione ossessiva alla problematica sessuale, per ogni tipo di patologia, del collega e patisce enormemente il suo carisma e la sua incrollabile autostima. [+]

[+] young - jung (di paolo assandri)
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the mikemaister martedì 17 gennaio 2012
a dangerous movie Valutazione 2 stelle su cinque
56%
No
44%

La trama del film è la stessa che si può leggere in poche righe su un qualsivoglia libro di storia: La nascita del rapporto Jung-Freud, lo svilupparsi della relazione e il declino della medesima, il tutto inframezzato dalla presenza bella Spielrein, il lato soap di una storia che ha mutato indissolubilmente il pensiero della psicoanalisi. Il lungometraggio parte forte: una ottima keira Kinghtley interpreta la convulsa e traumatizzata Spielrein; nonostante la terapia, nonostante la relazione col dottor Jung e nonostante gli studi di medicina, che occupano gran parte della sua mente, gli attacchi di panico, i morsi allo stomaco che la affliggono dall’inizio della sua malattia ci saranno imperturbabili fino alla fine dello sceneggiato con intensità decrescente, quasi a voler supportare allegoricamente la convinzione immanentistica freudiana secondo il quale noi siamo ciò che siamo, senza aver possibilità di diventare il cambiamento che desidera la nostra immaginazione. [+]

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pietro viola domenica 2 ottobre 2011
le relazioni pericolose Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Asciutto ed essenziale, cronenberg fa di nuovo centro, dopo history of violence e il bellissimo la promessa dell'assassino. L'analisi da entomologo sulla fatica di vivere, di cosa significhi essere vivi, oltre che sui consueti temi del doppio, della sofferenza necessaria, della morte quale cornice ineludubile e centro stesso del più profondo piacere, si concentra stavolta più del solito sul tema del Potere. Le relazioni umane quali teatro di un gioco continuo di potere: "non ti racconto il mio sogno altrimenti perderei la mia autorità" dice freud a jung in navigazione verso l'america. Sta qui il cuore del film, e nella bellissima descrizione del triangolo tra i due terapeuti e la paziente/terapeuta, in cui ciascuno usa se stesso e l'altro per acquisire o mantenere potere, a discapito della vita stessa ("deve essere molto dolce morire" dice un freud per un'unica volta disarmato tra le braccia dell'amato, e quindi in altre circostanze attaccato, jung), in cui forse occorre, nelle ultime parole di jung, fare a volte qualcosa di imperdonabile (e quindi fuori dalla regola di chi vince e di chi perde), per rimanere vivi. [+]

[+] completamente... (di gioacchino64)
[+] ottimo (di aragornvr)
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brundlefly giovedì 6 ottobre 2011
"non esistono coincidenze" Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Immediatamente dopo aver visionato il film salterà all'occhio l'infelice scelta del montaggio oltre al finale che non soddisfa a pieno le aspettative che il resto della pellicola crea. Perché mai affibiargli ben quattro stelle vi chiederete. Il voto è pienamente giustificato dalle appaganti conclusioni che si potranno formulare grazie agli spunti dati dal film.
Il cardine del mio pensiero si basa su di una scena illuminante dove Freud (Mortensen) si espone con Sabina (Knightley) riguardo le teorie metafisiche, applicate alla psicoanalisi, del Dr. Jung (Fassbender) e riguardo Jung stesso, giustificando lo scioglimento del legame, che prima accomunava i due psicoanalisti, in quanto l'uno ebreo e l 'altro ariano: quindi mondi e modi di pensare intangibili. [+]

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lucio domenica 16 ottobre 2011
amore inesplorato Valutazione 3 stelle su cinque
89%
No
11%

La psicanalisi è una branca delle medicina che serve più al malato o al dottore? Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, due luminari di tale disciplina, più di un secolo fa, si sono posti il problema pensando a soluzioni diverse, ma nel contesto affascinante di una serrata e alta discussione, ovviamente straordinaria per l'epoca. Agli inizi del 1900, in un ospedale di Zurigo, viene ricoverata Sabina Spierlein, una donna molto attraente ed anche molto sofferente a livello mentale. Forse da giovane ha subito molestie nell'ambito familiare che le hanno provocato disturbi della sfera sessuale. La paziente viene visitata dal dottor Jung che decide di sottoporla al protocollo di Sigmund Freud, suo maestro e mentore. [+]

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prao.gio giovedì 6 ottobre 2011
un cronenberg casto e incerto ricorda alan moore Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Con "A Dangerous Method", Cronenberg mette in atto su pellicola quello che è stato uno dei motivi più interessanti del fumetto di Alan Moore nei tardi anni ottanta: esasperare l'umanizzazione dell'eroe fino a renderla pura destrutturazione. Le vittime del regista canadese sono Freud (Viggo Mortensen, il migliore attore in campo) e Jung (Michael Fassbender), spogliati dell'alone mitico che ne nasconde l'aspetto umano e mostrati puramente come Personaggi, peraltro assolutamente fuori controllo e in balia di coloro che la stessa sceneggiatura definisce, giustamente, "catalizzatori": Sabina Spielrein (Keira Knightley) e Otto Gross (Vincent Cassel), entrambi famosi psicoanalisti. [+]

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gioacchino64 sabato 1 ottobre 2011
amore e morte Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

Il maestro Cronenberg entra con l'occhio della cinepresa all'interno dell'essenza umana e dell'ambivalenza di fondo che sottende l'esistenza, cioè l'indivisibile simmetria tra amore e morte, condivisione e individualità, caos ed ordine. Se vogliamo, ancora, tra femmina e maschio, tra padre e figlio e tra maestro ed allievo. La complessità di queste simmetrie, le innumerovoli sfaccettature della realtà così come noi la viviamo, la complessità del mondo intrapsichico e relazionale, viene tradotta in immagini, parole, impressioni e musica. Cosa si chiede al cinema? Di rivelare il nascosto, di parlare all'anima e di stupire. [+]

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sblob sabato 1 ottobre 2011
psicanalisi e vita quotidiana Valutazione 3 stelle su cinque
95%
No
5%

Immagino che nessuno si aspetti videocassette con morti in diretta, leccate di cicatrici e guardoni di incidenti stradali visto che la storia è ambientata agli inizi del '900. Tracce di sangue, ma in quantità veramente irrisoria, sono rinvenibili soltanto a metà film a seguito di un amplesso. Eppure questo è Cronenberg. Sì, proprio lui ma in versione psicanalitica. Perciò so già che, come mi è successo con Videodrome, Crash, Spider, stanotte tornerà il solito sogno di me che salgo le scale di un vecchio e sporco e buio e malfamato edificio abitato da strani personaggi, perlopiù buttati lì sui pianerottoli con le gambe stese a intralciare il passaggio e poi toilette pubbliche olezzanti, un labirinto di orinatoi e cessi immersi in un'inquietante penombra e io che cerco qualcosa e mi chiedo se non sia anch'io parte di quella comunità di derelitti ai margini della società. [+]

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intothewild4ever lunedì 10 ottobre 2011
non dangerous film... Valutazione 3 stelle su cinque
85%
No
15%

Film molto didascalico che narra gli inizi carriera di Jung, dei suoi rapporti con Freud e con la sua ex-paziente poi diventata anch'essa psicologa, grazie alle sue cure. Un Cronenberg stranamente diverso dal solito, ci presenta una storia scabrosa, narrata senza alcuna voglia di scandalizzare. Quel che ne esce fuori è un film scorrevole ma che non lascia il segno. Buona la prova di Viggo Mortensen, che interpreta benissimo Freud; sembra a tratti esagerata, invece, l'interpretazione della psicopatica da parte della Kinghtley, mentre è molto più convincente nella successiva parte di donna psicologicamente recuperata; il resto degli attori se la cava dignitosamente. [+]

[+] assolutamente da vedere ! un meritato 10 e lode (di vittoria)
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