jey__
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venerdì 6 agosto 2010
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frizzante e per niente statico.
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Accade davvero di rado che un sequel riesca a non essere un fallimento rispetto al/ai precedente/i, be' il terzo episodio della saga di Toy Story è addirittura riuscito ad ad eguagliare il primo. Sono diverse, infatti, le note positive che gli si possono attribuire.
Oltre alla gradevole novità della proiezione in 3D, il film tocca vari temi fondamentali.
Innanzitutto Andy, il proprietario dei famosi giocattoli, si trova ad affrontare una situazione piuttosto comune per gli adolescenti odierni: il passaggio alla vita adulta, simboleggiato dalla partenza per il college. Qual'è quindi il destino dei buffi protagonisti? La madre di Andy decide di regalarli ad un asilo e tutti, tranne Woody, sono entusiasti dell'idea di giocare con dei nuovi bambini.
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Accade davvero di rado che un sequel riesca a non essere un fallimento rispetto al/ai precedente/i, be' il terzo episodio della saga di Toy Story è addirittura riuscito ad ad eguagliare il primo. Sono diverse, infatti, le note positive che gli si possono attribuire.
Oltre alla gradevole novità della proiezione in 3D, il film tocca vari temi fondamentali.
Innanzitutto Andy, il proprietario dei famosi giocattoli, si trova ad affrontare una situazione piuttosto comune per gli adolescenti odierni: il passaggio alla vita adulta, simboleggiato dalla partenza per il college. Qual'è quindi il destino dei buffi protagonisti? La madre di Andy decide di regalarli ad un asilo e tutti, tranne Woody, sono entusiasti dell'idea di giocare con dei nuovi bambini. Una volta compiuto il trasferimento, però, viene trattato un'altra questione fondamentale: l'importanza della libertà personale.
I giocattoli, infatti, all'asilo devono sottostare ad una serrata gerarchia imposta da un orsacchiotto all'apparenza "tenero e coccoloso", ma reduce da un'esperienza dolorosa e deludente che gli ha mutato radicalmente il carattere e le convinzioni. I simpatici protagonisti devono attenersi alle regole imposte dal tiranno in rosa e dai suoi eccentrici scagnozzi. Nel frattempo Woody, contrario al trasferimento all'asilo poichè significava abbandonare Andy, prova a tornare verso casa. Una serie di divertenti imprevisti, come la riprogrammazione di Buzz Lightyear, la nuova temporanea padrona di Woody e la straordinaria performance della coppia Barbie-Ken, rendono il film assolutamente spumeggiante e originale.
Insomma, un film da non perdere!
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akane-chan
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lunedì 12 luglio 2010
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straordinario
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Raramente mi sbilancio nei giudizi. E MAI ho fatto una cosa del genere per un sequel. Ma stavolta, ragazzi, la Disney Pixar ha veramente superato se stessa. Dire che il film è straordinario è dire poco.
Premetto che ero partita prevenuta: dopo il disastro di Shrek 3, dubitavo che un sequel, un numero 3 tra l'altro, potesse superare le mie aspettative. Temevo che questa meravigliosa saga che ho nel cuore da più di 10 anni, venisse rovinata.
Beh, MI SBAGLIAVO! Eccome!
La storia è estremamente buona, e plausibile. L'introduzione riprende, e migliora notevolmente, quella del secondo film. La trama è avvincente, il 3D dà molto risalto alle scene...non è una cosa fatta così a caso come fu per "A Christmas Charol" (dove venivano orribilmente gettati qua e là effetti 3D).
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Raramente mi sbilancio nei giudizi. E MAI ho fatto una cosa del genere per un sequel. Ma stavolta, ragazzi, la Disney Pixar ha veramente superato se stessa. Dire che il film è straordinario è dire poco.
Premetto che ero partita prevenuta: dopo il disastro di Shrek 3, dubitavo che un sequel, un numero 3 tra l'altro, potesse superare le mie aspettative. Temevo che questa meravigliosa saga che ho nel cuore da più di 10 anni, venisse rovinata.
Beh, MI SBAGLIAVO! Eccome!
La storia è estremamente buona, e plausibile. L'introduzione riprende, e migliora notevolmente, quella del secondo film. La trama è avvincente, il 3D dà molto risalto alle scene...non è una cosa fatta così a caso come fu per "A Christmas Charol" (dove venivano orribilmente gettati qua e là effetti 3D).
Scene comiche si alternano magistralmente ad azione, e...sentimento. Quel sentimento che si era profondamente sentito nel primo film, ed anche nel secondo (seppur meno). Ancora una volta la paura di essere dimenticati riaffiora, e stavolta è concreta, si fa sentire, ti coinvolge nel profondo. E quando sembra arrivata la fine dei giocattoli, quando si stringono per mano, tutti insieme...quell'unità che inizialmente sembrava persa, per via di incomprensioni, si ritrova e si rinsalda nel profondo ed unico legame che da sempre li lega.
La fine? Semplicemente poetica, meravigliosa. Ho visto ogni sorta di film strappalacrime, e vi giuro, non ho MAI, MAI pianto in vita mia. Neanche per il Titanic. Ma stasera, al cinema, eccomi lì, io, la persona razionale che semplicemente si RIFIUTA di piangere per un film, per quanto bello o toccante possa essere, che piange e singhiozza come una bambina. Per quanto triste possa essere, però, è un finale che semplicemente "ci sta", è lui, non è assurdo o forzato, non banale, non fatto solo per la scena...semplicemente, lui. Il finale perfetto. Un finale che lascia aperto un piccolo spiraglio per un seguito, ma che sicuramente chiude una bella, meravigliosa parentesi.
Ogni personaggio rispettava perfettamente il suo carattere, a distanza di 10 anni niente è stato modificato, se non in meglio. Ed...Andy che sceglie solo Woody da portare al college unicamente Woody? Perfetto. Semplicemente, perfetto. Lui è stato da sempre il suo giocattolo preferito, e lui sempre lo sarà. Indipendentemente dall'età. Fa parte di lui, è il suo migliore amico, dopotutto. E Woody...Woody è Woody. Saprà fare la scelta giusta, per sè, per Andy, per i suoi amici. Perchè lui è la star di Toy Story, lui sa sempre cosa fare, lui sa scegliere ciò che è meglio per sè e per gli altri. Perchè questo è il nostro Woody.
Non sono mai stata tanto colpita da un film, lo giuro. E' semplicemente straordinario, epico, meraviglioso. Saprà farvi reimmergere totalmente nel magico mondo di Toy Story, ed è per questo che vi dico, che non lo perderei per nulla al mondo.
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[+] p.s.
(di akane-chan)
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paolo bisi
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mercoledì 11 agosto 2010
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una vetta del cinema del terzo millennio
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Sono passati diversi anni, Andy è cresciuto e sta per partire per il college. E' giunto il momento di decidere quali giocattoli portare in soffitta e quali destinare alla spazzatura. Per un'errore della madre di Andy, i giocattoli finiscono in un asilo, dove vengono maltrattati dai bambini, ma soprattutto dove subiscono le violenze dell'orso Lots'o, che ha instaurato una sorta di dittatura. Woody, con la sua indomabile volontà, riesce a ideare un piano per liberare i suoi amici, riuscendo a ritornare a casa prima della partenza del padroncino. Andy, non volendo vedere i suoi giocattoli in soffitta, decide di affidarli a Bonnie, bambina che come lui, ama più di tutto i giocattoli stessi e se ne va, forse per sempre.
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Sono passati diversi anni, Andy è cresciuto e sta per partire per il college. E' giunto il momento di decidere quali giocattoli portare in soffitta e quali destinare alla spazzatura. Per un'errore della madre di Andy, i giocattoli finiscono in un asilo, dove vengono maltrattati dai bambini, ma soprattutto dove subiscono le violenze dell'orso Lots'o, che ha instaurato una sorta di dittatura. Woody, con la sua indomabile volontà, riesce a ideare un piano per liberare i suoi amici, riuscendo a ritornare a casa prima della partenza del padroncino. Andy, non volendo vedere i suoi giocattoli in soffitta, decide di affidarli a Bonnie, bambina che come lui, ama più di tutto i giocattoli stessi e se ne va, forse per sempre. Dopo 11 anni torna Toy Story, inizialmente con molti dubbi: dopo un primo film straordinario e un secondo più che valido era lecito aspettarsi un discreto terzo capitolo. Ma la Pixar ha sorpreso tutti ancora una volta, creando un film ancora una volta irripetibile. Innumerevoli le note di merito di questo film: la nuova, sconvolgente consapevolezza dei giocattoli, i quali prendono coscienza dei propri limiti e del proprio ruolo; l'inserimento di due personaggi mitici come Barbie e Ken, con una parodia tenera e straordinaria; la regia magistrale, specialmente nella prima e nell'ultima parte, di Lee Unkrich, capace di incarnare alla perfezione l'anima della Pixar. Un film diverso, più cupo e serio, ma in grado comunque di far ridere anche i più piccoli: un ottimo equilibrio tra la magia dei classici Disney e l'innovazione dei capolavori dell'animazione giapponese. Grandissimo successo di pubblico, che lascia aperta una porta magari ad un quarto capitolo.
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il critico
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mercoledì 7 luglio 2010
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toy story 3
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Su questo film c'è davvero poco da dire, è uno di quelle pellicole che non hanno una lista chilometrica di difetti, se qui bisogna proprio fare una lista chilometrica bisogna comporla di pregi.Ovviamente la pixar ci ha preso ancora e praticamente tutta la critica mondiale gli ha dato un ottimo voto (compreso il sottoscritto), forse colpirà più gli adulti perchè la tematica può scatorire dei ricordi nascosti dell'infanzia.Storia che rimanda al genere "prison movie" però in versione Toy Story, bilancia quasi perfettamente azione e commedia, e l'antagonista forse è il più bizzarro nella storia del cinema, il 3D non bisogna aspettarsi i soliti trucchi del formato (per esempio una cascata di frecce che punta verso il pubblico) ma usato come se fosse una finestra sulla storia ma si può vedere tranquillamente in 2D.
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Su questo film c'è davvero poco da dire, è uno di quelle pellicole che non hanno una lista chilometrica di difetti, se qui bisogna proprio fare una lista chilometrica bisogna comporla di pregi.Ovviamente la pixar ci ha preso ancora e praticamente tutta la critica mondiale gli ha dato un ottimo voto (compreso il sottoscritto), forse colpirà più gli adulti perchè la tematica può scatorire dei ricordi nascosti dell'infanzia.Storia che rimanda al genere "prison movie" però in versione Toy Story, bilancia quasi perfettamente azione e commedia, e l'antagonista forse è il più bizzarro nella storia del cinema, il 3D non bisogna aspettarsi i soliti trucchi del formato (per esempio una cascata di frecce che punta verso il pubblico) ma usato come se fosse una finestra sulla storia ma si può vedere tranquillamente in 2D. In conclusione la pixar colpisce ancora e forse colpirà più gli adulti e se siete persone sensibili vi consiglio di portarvi un fazzoletto, praticamente tutto perfetto, e se siete indecisi fra "eclipse" e "Toy Story 3" vi consiglio molto di più questo non c'è paragone e scommetto sull'Oscar .Carino anche il corto prima del film.
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the man of steel
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mercoledì 1 settembre 2010
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commovente e coinvolgente
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Toy story 3 regala un'ora e mezza fantastica di ricordi, emozioni, spettacolo e divertimento che dalla pixar vengono fuori da 15 anni a questa parte, senza sbagliare mai un film o farli per il mercato, e questo capolvoro è la prova che testimonia come gli animatori siano gente come noi che vive una vita comune fatta di felicità, tristezza, delusione, sollievo e poi mette ciò che è nel loro quotidiano negli straordinari prodotti che sfornano, dei film che raccontano vite, che sono realizzati in modo impeccabile e che sono sempre un successo di pubblico e critica! Troverete ben poche trilogie in cui tutti e tre i capitoli sono allo stesso livello di qualità e ancora meno in cui il terzo è il migliore di tutti! Io gli darei un 9 convinto più mezzo punto di merito per il cortometraggio all'inizio del giorno e della notte.
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Toy story 3 regala un'ora e mezza fantastica di ricordi, emozioni, spettacolo e divertimento che dalla pixar vengono fuori da 15 anni a questa parte, senza sbagliare mai un film o farli per il mercato, e questo capolvoro è la prova che testimonia come gli animatori siano gente come noi che vive una vita comune fatta di felicità, tristezza, delusione, sollievo e poi mette ciò che è nel loro quotidiano negli straordinari prodotti che sfornano, dei film che raccontano vite, che sono realizzati in modo impeccabile e che sono sempre un successo di pubblico e critica! Troverete ben poche trilogie in cui tutti e tre i capitoli sono allo stesso livello di qualità e ancora meno in cui il terzo è il migliore di tutti! Io gli darei un 9 convinto più mezzo punto di merito per il cortometraggio all'inizio del giorno e della notte. 9 + 0.5 = 9,5
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marvelman
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giovedì 23 settembre 2010
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scusate la rimetto perchè avevano tolto le stelle
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Visto in IMAX 3D: al di là della spettacolarità del 3D ai livelli (se non migliore) di Avatar, l'IMAX è veramente l'esperienza cinematografica definitiva e coinvolge nel film in un modo impressionante...ma lasciamo stare il formato e parliamo di Toy Story...c'è ben poco da dire: la Pixar è un covo di geni e menti brillanti, una fucina di idee che ribolle di capolvori pronti a saltare sugli schermi del grande pubblico e Toy Story 3, che ormai ritengo il migliore cartone animato Pixar, è l'apice della casa della lampadina...mai così splendente da 15 anni. I personaggi non perdono un colpo, i sentimenti sono preponderanti, l'azione è perfetta e le dinamiche dei flashback mai così efficaci! Il climax di compassione nel finale, dall'inceneritore all'addio, ha fatto piangere anche me e mi ha riempito di una tenerezza immensa.
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Visto in IMAX 3D: al di là della spettacolarità del 3D ai livelli (se non migliore) di Avatar, l'IMAX è veramente l'esperienza cinematografica definitiva e coinvolge nel film in un modo impressionante...ma lasciamo stare il formato e parliamo di Toy Story...c'è ben poco da dire: la Pixar è un covo di geni e menti brillanti, una fucina di idee che ribolle di capolvori pronti a saltare sugli schermi del grande pubblico e Toy Story 3, che ormai ritengo il migliore cartone animato Pixar, è l'apice della casa della lampadina...mai così splendente da 15 anni. I personaggi non perdono un colpo, i sentimenti sono preponderanti, l'azione è perfetta e le dinamiche dei flashback mai così efficaci! Il climax di compassione nel finale, dall'inceneritore all'addio, ha fatto piangere anche me e mi ha riempito di una tenerezza immensa...dopo il carinissimo cortometraggio day and night (altro piccolo capolavoro che ha già in mano l'oscar), l'inizio "movimentato" che riecheggia la fantasia di andy mentre gioca con i suoi giocattoli preferiti è il perfetto preludio ad una storia pervasa da nostalgia, rimembranze, ricordi e bei tempi...ma toy story è cresciuto e noi con la saga, Andy deve andare al college e i giocattoli devono trovare una sistemazione all'asilo mentre Woody è stato scelto..a questo punto niente è quel che sembra: il cowboy, che ha sempre ragione, non abbandonerà mai i suoi amici e la trama non tira le fila perchè ha ancora molto da raccontare! I piccoli protagonisti non sono mai stati così coraggiosi, dolci, espressivi e coinvolti nelle vicende umane...in questo terzo capitolo c'è proprio ogni carta per giocare sul tavolo del capolvoro, tra tradizione e innovazione: gli umani sono più protagonisti e soprattutto lo è Andy alla fine, Buzz è sempre il coraggioso ranger spaziale pronto a essere l'espediente di svolta nella storia, Mr. Potato "collauda" nuovi spassosi corpi, ci sono nuovi giocattoli interessanti e divertenti, Woody è trascinato in azioni mirabolanti ed è sempre il capo buono pronto al sacrificio e FINALMENTE i tanto amati giocattoli riflettono sul proprio ruolo, tra nuovi e vecchi amici, regalando momenti di tristezza e gioia...la realizzazione stilistica e grafica del film è eccelsa e non solo in questo è meglio del primo capitolo ma anche perchè fa piangere, chi ha visto i primi due si commuove, c'è più azione, dramma, sentimento e affetto...una nota sul doppiaggio: il peggiore è faletti, pensavo al disastro per Scotti e De Luigi ma soprattutto quest'ultimo se l'è cavata bene e nemmeno Gerry, nonostante si poteva veramente scegliere qualcun altro, era tanto. A chi ritiene il primo Toy Story inarrivabile: NON CI PENSATE NEMMENO, qui si raggiungono livelli mai neanche lontanamente sperati di perfezione, coinvolgimento e continuity...mi spiace dirlo, ma chi preferisce il primo è perchè ci è solo affezionato. Complimenti comunque alla Pixar che ha messo capo ad una delle più belle trilogie cinematografiche esistenti. Grazio Luxo ci vediamo l'anno prossimo ;)
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roby388
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domenica 11 luglio 2010
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capolavoro, w la disney
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Un capolavoro Disney/Pixar.
E' incredibile come solo la Disney riesca a farti ridere e piangere conteporaneamente, come riesca a produrre dei film in grado di farti emozionare, riflettere e insegnare qualcosa.
In questo film grande importanza ha il valore dell'amicizia, un amico leale che non ti volta mai le spalle.
I personaggi nuovi sono fantastici, adoro l'effeminato Ken e i pisellini verdi ^_^
Purtroppo ritengo che in Italia non riscuoterà mai il successo dell'America per mancanza di apertura mentale!Bisogna smetterla di pensare Disney=bambino e dare più iportanza a questi capolavori cinematografici.
Ammettetelo: quanti di voi, tornando a casa, hanno pensato ai nostri cari vecchi giocattoli e si sono sentiti in colpa per averli dati via?
Io per fortuna alcuni li ho tenuti, altri regalati alla mia cuginetta.
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Un capolavoro Disney/Pixar.
E' incredibile come solo la Disney riesca a farti ridere e piangere conteporaneamente, come riesca a produrre dei film in grado di farti emozionare, riflettere e insegnare qualcosa.
In questo film grande importanza ha il valore dell'amicizia, un amico leale che non ti volta mai le spalle.
I personaggi nuovi sono fantastici, adoro l'effeminato Ken e i pisellini verdi ^_^
Purtroppo ritengo che in Italia non riscuoterà mai il successo dell'America per mancanza di apertura mentale!Bisogna smetterla di pensare Disney=bambino e dare più iportanza a questi capolavori cinematografici.
Ammettetelo: quanti di voi, tornando a casa, hanno pensato ai nostri cari vecchi giocattoli e si sono sentiti in colpa per averli dati via?
Io per fortuna alcuni li ho tenuti, altri regalati alla mia cuginetta. Assolutamente da vedere!
io ho iniziato a piangere dal momento in cui si sono presi tutti per mano...Pensavo morissero tutti così, da grandi amici....
Le parole finali di Andy sono magnifiche nei confronti di Woody!
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[+] hai xfettamente ragione!
(di mr.duff)
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giu/da(g)
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sabato 15 gennaio 2011
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non è un film per bambini
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Non si sa quanto un bambino possa capire bene questo Toy Story 3, perché pare rivolgersi alla generazione di chi da piccolo vide per la prima volta sugli schermi il primo film, come se Andy, ormai grande, sia una sorta di nostro alter-ego digitale. Una serie che ha accompagnato la nostra crescita e che con questo ultimo episodio conferma il raggiungimento della maturità: innazitutto per il coraggio di intelaiare una storia difficile, ma anche per essere riusciti ad utilizzare il computer con un livello di maestria e di sapienza unica, inarrivabile. La grandezza sta nell'osare, fino a spingere questo film fra il dramma e la commedia amara riuscendo proprio attraverso il digitale a creare una catarsi ed una immedesimazione straordinarie.
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Non si sa quanto un bambino possa capire bene questo Toy Story 3, perché pare rivolgersi alla generazione di chi da piccolo vide per la prima volta sugli schermi il primo film, come se Andy, ormai grande, sia una sorta di nostro alter-ego digitale. Una serie che ha accompagnato la nostra crescita e che con questo ultimo episodio conferma il raggiungimento della maturità: innazitutto per il coraggio di intelaiare una storia difficile, ma anche per essere riusciti ad utilizzare il computer con un livello di maestria e di sapienza unica, inarrivabile. La grandezza sta nell'osare, fino a spingere questo film fra il dramma e la commedia amara riuscendo proprio attraverso il digitale a creare una catarsi ed una immedesimazione straordinarie. Mentre nelle superbe scene della discarica i protagonisti si prendono per mano non si può fare a meno di pensare (o credere) che il film possa finire, così, in un rogo, tale è l'espressività dei loro volti rischiarati dal fuoco. La trama poi con la sua freschezza non viene banalizzata da un prevedibile lieto fine, ma da un finale di compromesso, amaro e gentile allo stesso tempo in cui è difficile trattenere la commozione. E mentre Andy se ne va chiudendo questa saga si pensa che anche una parte della nostra infanzia se ne è andata per sempre, ma non è malinconia, è la vita.
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[+] non avrei saputo usare parole migliori!
(di akane-chan)
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member87
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lunedì 12 luglio 2010
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la degna fine di una trilogia fantastica!
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Ormai siamo abituati alle eccellenti produzioni della Pixar ma quando si parla di "Toy Story" ci si confronta con un capolavoro del genere cartoon di ultima generazione. Con questo film la Pixar ha concluso una trilogia di altissimo livello, dove ogni film è riuscito a superare in qualità e trama il precedente e forse, con questo ultimo capitolo, si è raggiunto veramente il massimo, con il giusto mix tra divertimento, azione, storia e nuovi personaggi spassosi. Un film assolutamente per tutte le età (anche se è ovvio che l'età giusta di riferimento è quella dell'adolescenza), ma chi ha la possibiltà, se lo guardi in visione normale perchè il 3d, oltre a non aggiungere nulla al film, in certe scene troppo buie lo penalizza.
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Ormai siamo abituati alle eccellenti produzioni della Pixar ma quando si parla di "Toy Story" ci si confronta con un capolavoro del genere cartoon di ultima generazione. Con questo film la Pixar ha concluso una trilogia di altissimo livello, dove ogni film è riuscito a superare in qualità e trama il precedente e forse, con questo ultimo capitolo, si è raggiunto veramente il massimo, con il giusto mix tra divertimento, azione, storia e nuovi personaggi spassosi. Un film assolutamente per tutte le età (anche se è ovvio che l'età giusta di riferimento è quella dell'adolescenza), ma chi ha la possibiltà, se lo guardi in visione normale perchè il 3d, oltre a non aggiungere nulla al film, in certe scene troppo buie lo penalizza. Chissà se un giorno rivedremo ancora al cinema Woody e Buzz, forse tra un'altra decina d'anni, e allora, come oggi, ripenseremo al primo capitolo di questa saga e con un pò di nostalgia ci accorgeremo solo in quel momento quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo divertiti con i nostri vecchi giocattoli!
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spider84
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domenica 11 luglio 2010
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in ricordo dei miei mio-minipony!!!
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Il terzo capitolo di Toy Story si apre in quella fase che tutti abbiamo o dovremo prima o poi attraversare:il passaggio alla vita adulta. Il nostro peluche preferito passa dal letto, ad una mensola,ad una scatola nell'armadio, alla cantina/soffitta e poi.....regalato o nella spazzatura!!Pochissimi sono quelli che "sopravvivono" fino alla generazione successiva. Stessa sorte per Woody e Co, Andy è cresciuto e deve decidere cosa fare dei suoi vecchi amici....donati per sbaglio ad un asilo nido. In un primo momento il Sunnyside sembra un posto meraviglioso, dove ci sono sempre nuovi bambini pronti a giocare, ma alla fine si rivela una sorta di Lager gestito dall'orso fragoloso Lotso ed i suoi scagnozzi, con tanto di telecamere a circuito chiuso e torretta di controllo!!Ce la faranno i nostri eroi a fuggire e tornare a casa in tempo per la partenza del LORO "bambino"???
Ottima avventura grafica per grandi e per piccini, che fa divertire ma anche riflettere e tornare con la memoria alla nostra infanzia, a quando non potevamo addormentarci senza il nostro bambolotto o robottino o alle corse fatte dai nostri genitori al primo negozio di giocattoli perchè Barbie è stata dimenticata/abbandonata su di un'altalena al parco giochi!!
Premio come miglior-attore va a Ken, la cui interpretazione/parodia è eccezionale, unica.
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Il terzo capitolo di Toy Story si apre in quella fase che tutti abbiamo o dovremo prima o poi attraversare:il passaggio alla vita adulta. Il nostro peluche preferito passa dal letto, ad una mensola,ad una scatola nell'armadio, alla cantina/soffitta e poi.....regalato o nella spazzatura!!Pochissimi sono quelli che "sopravvivono" fino alla generazione successiva. Stessa sorte per Woody e Co, Andy è cresciuto e deve decidere cosa fare dei suoi vecchi amici....donati per sbaglio ad un asilo nido. In un primo momento il Sunnyside sembra un posto meraviglioso, dove ci sono sempre nuovi bambini pronti a giocare, ma alla fine si rivela una sorta di Lager gestito dall'orso fragoloso Lotso ed i suoi scagnozzi, con tanto di telecamere a circuito chiuso e torretta di controllo!!Ce la faranno i nostri eroi a fuggire e tornare a casa in tempo per la partenza del LORO "bambino"???
Ottima avventura grafica per grandi e per piccini, che fa divertire ma anche riflettere e tornare con la memoria alla nostra infanzia, a quando non potevamo addormentarci senza il nostro bambolotto o robottino o alle corse fatte dai nostri genitori al primo negozio di giocattoli perchè Barbie è stata dimenticata/abbandonata su di un'altalena al parco giochi!!
Premio come miglior-attore va a Ken, la cui interpretazione/parodia è eccezionale, unica. Se all'inizio sembra un superficialotto tutto muscoli e vestiti, nel finale saprà "apparentemente" rinunciare a tutti i suoi agi per l'amore della SUA BARBIE, unica e sola, e non sostituibile con le altre milioni esistenti!!
A mio avviso il migliore dei tre capitoli!!
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