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Uno dei film più belli e importanti degli ultimi anni, non solo per ragazzi e non solo per favorire lo sviluppo intellettivo e creativo, ma nel senso di un'educazione emozionale(oggi parliamo, pur se la proposta stenta un po'ad affermarsi, specie in certi ambienti, di "quoziente emozionale"e di relativo test, non più solo di QI, per fortuna). Questo è il"senso", la produzione del film, la "ratio"dello stesso, che mostra un ragazzo, in altri tempi(inizio secolo, dato che l'automobile "si accende" a manovella...), alla ricerca di un'identità sentimentale, persa, a favore di un'educazione con un padre assente(dopo la morte della moglie-madre del ragazzo), di una nonna"pezzo di ghiaccio"all'inizio, ma poi... Sarà la camera dei giochi del padre, con tutti i suoi animaletti(in riproduzione, in pezza, beninteso) e in particolare di un dolcissimo coniglietto a fargli ritrovare una felice condizione di equilibrio emotivo, sentimentale, familiare. Anche tecnicamente riuscitissima la sintesi tra film d'attori e personaggi animati, ricordando i tempi migliori di questa contaminatio. Meglio del regista in primis, ma anche degli attori e dei disegnatori di cartoons. El Gato
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