A Single Man

"A single man" ovvero come l'ultimo giorno - da lui stesso programmato - della vita di un uomo, può diventare una gioiosa commedia, simbolo della vita stessa. Il concetto del rifiuto della vita che fà avvicinare la morte ricorda per associazione di idee Palermo Shooting; finché poi ci reinnamoriamo della vita e, allora sì, la perdiamo davvero. Il film si apre e si chiude con un bacio, quello della morte. Quanta eleganza, anche nel cercare di morire, con la scena esilarante del tentato suicidio, esilarante come l'"accensione orizzontale" delle sigarette, quanta eleganza e quanta bellezza nei visi, nei vestiti, o nelle labbra di Carlos per esempio, ma nessuno dei personaggi fà parte dei brutti. Quante fortune capitano al protagonista nel giorno in cui ha deciso di morire, i personaggi che si interessano a lui: forse solo di ciò abbiamo bisogno, che gli altri abbiano interesse per noi, per stare attaccati alla vita. La commedia è nell'aria, e un premio lo meritava anche Julianne Moore. Peccato non si sia vista di più la bambina, personaggio originale, figlia dei vicini di casa.