enzo70
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domenica 25 aprile 2021
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la rappresentazione del disagio di ozpetek
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Valerio Mastandrea interpreta Antonio, un poliziotto che fa da scorta ad un onorevole. Ha due figli con Emma, Isabella Ferrari, ma da circa un anno sono separati. Emma cela il disagio della separazione nella sua fisicità, vestiti attillati e una malcelata disponibilità le danno l’apparenza di avere un ruolo. I bambini vivono con lei e con la nonna, ma vivono male l’atteggiamento della donna e soffrono l’allontanamento del padre. Questi sono gli ingredienti base di questa sorta di opera con cui Ozpetek porta sugli schermi un libro di Melania Mazzucco sul disagio di vivere. Convincente Mastrandrea, molto meno la Ferrari, le citazioni del regista turco sono numerose e proprio per questo sembrano rimandare ad un coro che intona le note del dolore.
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Valerio Mastandrea interpreta Antonio, un poliziotto che fa da scorta ad un onorevole. Ha due figli con Emma, Isabella Ferrari, ma da circa un anno sono separati. Emma cela il disagio della separazione nella sua fisicità, vestiti attillati e una malcelata disponibilità le danno l’apparenza di avere un ruolo. I bambini vivono con lei e con la nonna, ma vivono male l’atteggiamento della donna e soffrono l’allontanamento del padre. Questi sono gli ingredienti base di questa sorta di opera con cui Ozpetek porta sugli schermi un libro di Melania Mazzucco sul disagio di vivere. Convincente Mastrandrea, molto meno la Ferrari, le citazioni del regista turco sono numerose e proprio per questo sembrano rimandare ad un coro che intona le note del dolore. Ma il film, che racconta una storia, anzi delle storie cupe e dolorose sembra che spesso perda il filo, in divagazioni che distraggono, sottraggono senza sommare. Chiaramente l’aspettativa per un film di Ozpetek è sempre altissima, ma “Un giorno perfetto” le tradisce. Insomma, è un film che si può vedere, ma senza pretese.
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vanessa zarastro
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mercoledì 25 novembre 2015
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guardia del corpo con...licenza di uccidere
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Ozpetek per una volta rinuncia a inventarsi una storia e segue il romanzo di Melania Mazzucco piuttosto fedelmente. Gli attori sono molto bravi e lui li dirige bene specie quando riesce a far diventare "visiva" la storia. La scena del tentato stupro, ad esempio e è molto bella, il luogo, i tempi, i primi piani: Ozpetek riesce a narrare la violenza senza mai far sottolineare immagine raccapriccianti e con un tema come questo non è facile! Antonio (Valerio Mastrandrea) ed Emma (Isabella Ferrari) sono due ex coniugi ma lui non ha accettato la separazione si è mai rassegnato a lasciare "libera" Sua moglie. Il suo lavoro - ex poliziotto fa la guardia del corpo a un parlamentare - non lo aiuta a realizzarsi e nonostante terapie di supporto continua a perseguitare la sua ex.
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Ozpetek per una volta rinuncia a inventarsi una storia e segue il romanzo di Melania Mazzucco piuttosto fedelmente. Gli attori sono molto bravi e lui li dirige bene specie quando riesce a far diventare "visiva" la storia. La scena del tentato stupro, ad esempio e è molto bella, il luogo, i tempi, i primi piani: Ozpetek riesce a narrare la violenza senza mai far sottolineare immagine raccapriccianti e con un tema come questo non è facile! Antonio (Valerio Mastrandrea) ed Emma (Isabella Ferrari) sono due ex coniugi ma lui non ha accettato la separazione si è mai rassegnato a lasciare "libera" Sua moglie. Il suo lavoro - ex poliziotto fa la guardia del corpo a un parlamentare - non lo aiuta a realizzarsi e nonostante terapie di supporto continua a perseguitare la sua ex. Dopo un tentativo di stupro sarà denunciato dalla moglie e per un pò di tempo rimarrà lontano sia da lei sia dai suoi figli. Ma ecco lì che in un giorno perfetto si consuma la tragedia, la messa in atto della sua follia. Un tema sicuramente molto forte e angoscioso in un film dove a tratti si vede qualche sprazzo di vita e le figure minori riescono ad essere interessanti.
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ematifrego
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lunedì 16 marzo 2015
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brodaglia di schifo
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Molti dei miei compagni di classe non sono d'accordo con quanto sto per dire : questo non è un film, è semplicemente un accostare in modo idiota immagini casuali con applicazioni random. Personaggi banali, se non per Antonio, l'unico che fa il suo dovere facendo una doppia kill, l'unica cosa di cui incolparlo è il non aver shiottato la moglie e lasciato in vita (forse) la figlia. Trama e simbologia anch'essa demenziale, in particolare il gelato alla fine: vogliamo parlarne? Le sono appena morti i figli e prende SOLO 4 palline? Almeno una vaschetta da 10 kg di GROM , mannaggia a Immanuel. Effetti speciali assenti, manco 1 spada laser.
La dottoressa non fa un cavolo dalla mattina alla sera, se non andando in giro a random comprando broccoli.
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Molti dei miei compagni di classe non sono d'accordo con quanto sto per dire : questo non è un film, è semplicemente un accostare in modo idiota immagini casuali con applicazioni random. Personaggi banali, se non per Antonio, l'unico che fa il suo dovere facendo una doppia kill, l'unica cosa di cui incolparlo è il non aver shiottato la moglie e lasciato in vita (forse) la figlia. Trama e simbologia anch'essa demenziale, in particolare il gelato alla fine: vogliamo parlarne? Le sono appena morti i figli e prende SOLO 4 palline? Almeno una vaschetta da 10 kg di GROM , mannaggia a Immanuel. Effetti speciali assenti, manco 1 spada laser.
La dottoressa non fa un cavolo dalla mattina alla sera, se non andando in giro a random comprando broccoli.
Scenografia burbera. I dialoghi all'inizio : manco Olo che è di Napoli lo potrebbe capire. Peccato che la storia sia ambientata a Roma, dettagli. Babé.
E la benzina? La inquadrano un secondo e poi puff è sparita. E Kevin? Quel bocchia andava in giro con una lente appannata , ma si può? Pieno di dettagli e di un descrittivismo Gotico che Donatello avrebbe sboccato dopo 1 minuto. Adatto ai bimbiminkia depressi, o alle mamme italiane stereotipate da sole senza il postino di fiducia, mi sento di aver perso 2 ore durante le quali avrei potuto fare così tante cose che mi sarei laureato 3 volte, sostenendo Analisi 1,2 e Costruzione di Macchine contemporaneamente scrivendo con 2 mani in speculare mente la prof mi chiedeva il bifrontismo di Tasso e confronto con Belle Epoque.
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antonella scafati
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venerdì 28 febbraio 2014
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bello ma tosto
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film molto bello, profondo ed attuale. lo definirei più che drammatico e cioè tosto! nn soltanto per l'omicidio-suicidio, anche per tutto il resto.
l'ho visto in questi giorni in televisione e non ne avevo mai sentito parlare prima. cast di prim'ordine. regia eccellente. fotografia molto bella.musiche anche.
forse ha solo la pecca del finale troppo da intuire, anche se si intuisce.
preferisco i finali chiari e limpidi.
da vedere al prossimo passaggio in TV
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filippo catani
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mercoledì 29 gennaio 2014
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una tragedia familiare
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Da ormai un anno a questa parte due coniugi sono separati. Il problema è che l'uomo all'indomani della separazione è diventato ancora più violento di quanto non fosse. La moglie cerca di crescere da sola i due figli cercando di arrabattarsi tra più lavori.
Un film durissimo che purtroppo si sposa alla perfezione con il terribile momento che stiamo vivendo riguardo alla violenza sulle donne. Un uomo che non accetta la solitudine e soprattutto non accetta che la moglie stia cercando di ricostruirsi una vita lontano da lui. In mezzo ai due coniugi ci sono i figli della coppia che ovviamente vivono la situazione con difficoltà: il piccolo di casa bagna spesso il letto mentre la sorella cerca di fare da paciere tra i genitori.
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Da ormai un anno a questa parte due coniugi sono separati. Il problema è che l'uomo all'indomani della separazione è diventato ancora più violento di quanto non fosse. La moglie cerca di crescere da sola i due figli cercando di arrabattarsi tra più lavori.
Un film durissimo che purtroppo si sposa alla perfezione con il terribile momento che stiamo vivendo riguardo alla violenza sulle donne. Un uomo che non accetta la solitudine e soprattutto non accetta che la moglie stia cercando di ricostruirsi una vita lontano da lui. In mezzo ai due coniugi ci sono i figli della coppia che ovviamente vivono la situazione con difficoltà: il piccolo di casa bagna spesso il letto mentre la sorella cerca di fare da paciere tra i genitori. A questa terribile storia si associa quella del politico per cui l'uomo fa da capo scorta. Quest'uomo vede ormai spegnersi la propria carriera politica ma soprattutto non ha saputo impedire il suicidio della moglie e il progressivo allontanamento del figlio. Insomma una serie di personaggi che non riescono ad uscire dall'incubo che pare essere diventata la loro vita. Ed è così struggente vedere il contrasto tra i bambini che si sposano e gli adulti che invece finiranno in un gorgo nero e quasi per tutti ci saranno brutte notizie. Un bellissimo film forse leggermente sottovalutato con un bravissimo e inquietante Matrandrea.
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alice1992
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sabato 16 giugno 2012
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l'impercettibile confine tra amore ed odio
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Ozpetek in 'un giorno perfetto' vuole rappresentare una realtà imperfetta che porta gli uomini alla ricerca incessante di una stabilità che difficilmente puó esser raggiunta.
Sergio è un uomo comune; ha un semplice impiego, una moglie, da cui si è recentemente separato, e due figli ancora piccoli.
Al di là dell' ipocrita immagine di facciata é un uomo morto, ossessionato dalla consapevolezza che la sua vita é stata ed é tuttora un fallimento.
Il suo matrimonio con la donna che ama cosí profondamente da esserne ossessionato è fallito, la sua figura di padre è andata via via scemando con l'affidamento dei figli alla moglie e con l'incrementare del suo desiderio inesauribile di ritorno al passato, ai tempi felici trascorsi con la sua famiglia prima che i suoi incubi piú grandi divenissero realtà.
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Ozpetek in 'un giorno perfetto' vuole rappresentare una realtà imperfetta che porta gli uomini alla ricerca incessante di una stabilità che difficilmente puó esser raggiunta.
Sergio è un uomo comune; ha un semplice impiego, una moglie, da cui si è recentemente separato, e due figli ancora piccoli.
Al di là dell' ipocrita immagine di facciata é un uomo morto, ossessionato dalla consapevolezza che la sua vita é stata ed é tuttora un fallimento.
Il suo matrimonio con la donna che ama cosí profondamente da esserne ossessionato è fallito, la sua figura di padre è andata via via scemando con l'affidamento dei figli alla moglie e con l'incrementare del suo desiderio inesauribile di ritorno al passato, ai tempi felici trascorsi con la sua famiglia prima che i suoi incubi piú grandi divenissero realtà.
É un uomo a metà, il suo corpo è la prigione in cui i suoi istinti sono placati da ormai molto tempo, la disperazione lo porta a convincersi che solo la morte è in grado di liberare l'uomo dal male di vivere che caratterizza ogni aspetto dell'esistenza.
Nel suo folle desiderio di pace vuole coinvolgere anche i suoi figli, solo cosí potrà liberarli, risparmiargli anni di ansie, dolori, infelicità.
È così che follemente toglie la vita a coloro che ama risparmiando soltanto la moglie consapevole che la sua sofferenza, alla scoperta della morte dei figlii, la distruggerà.
Il suo amore trasformatosi in ossessione non ê più distinguibile dal odio;odia la moglie che lo ha portato alla follia abbandonandolo, negandogli il suo amore, odia addirittura i figli negandogli, con il suo gesto estremo, la possibilità di diventare adulti e di poter scegliere liberamente il loro destino.
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(di antonella scafati)
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francesca72
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giovedì 15 settembre 2011
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cast eccezionale per un film mediocrissimo
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Ozpetek dopo l'indovinato "fate ignoranti" ha rifilato un poker di film mediocri, (salvo un pò "la finestra di fronte").
Questo "giorno perfetto" è il quarto di una serie di costanti delusioni.
Al di là dell'angoscia e della lentezza insita nella trama del libro, io sinceramente non ho capito per nulla la storia parallela del deputato.
Non ho capito chi era Nicole Grimaudo e il senso di Monica Guerritore.
Dò una stella solo per il cast, veramente bello.
La Ferrari intensa e Mastandrea bravissimo.
La Sandrelli con sempre una classe a sè stante e la bravura seppure di pochi istanti della Finocchiaro e della Guerritore.
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Ozpetek dopo l'indovinato "fate ignoranti" ha rifilato un poker di film mediocri, (salvo un pò "la finestra di fronte").
Questo "giorno perfetto" è il quarto di una serie di costanti delusioni.
Al di là dell'angoscia e della lentezza insita nella trama del libro, io sinceramente non ho capito per nulla la storia parallela del deputato.
Non ho capito chi era Nicole Grimaudo e il senso di Monica Guerritore.
Dò una stella solo per il cast, veramente bello.
La Ferrari intensa e Mastandrea bravissimo.
La Sandrelli con sempre una classe a sè stante e la bravura seppure di pochi istanti della Finocchiaro e della Guerritore...
Ma erano tutte stelline colorate a coprire il fatto che il film faceva acqua da tutte le parti.
Cast sprecato.
Peccato.
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[+] addirittura una stella????
(di antonella scafati)
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lukac
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venerdì 16 ottobre 2009
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ozpetek: una garanzia, anche se questa volta mmmm.
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Non so quali fossero le intenzioni del regista...se erano quelle di creare sullo spettatore un profondo senso di disagio accompagnato da angoscia e desolazione, beh obbiettivo centrato in pieno. Sembra la cronaca di una morte annunciata, anche se fino all'ultimo, accompagnati da un forte senso di ansia, si spera nel fallimento della tragedia. Peccato che non si svescerano bene i personaggi satellite, che reputo alquanto interessanti, come quello della Sandrelli, della Guerritore, della Finocchiaro. Finale lasciato in sospeso coem da manuale di film d'autore. Con questo cast, un peccato che le partecipazioni seppure intense siano state così poco sfruttate.
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donato 1964
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lunedì 14 settembre 2009
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film.....intenso
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Film drammatico interpretato da Valerio Mastrandrea ed Isabella Ferrari che recitano magistralmente.Il film anche se un po' lento prende lo spettatore e lo spinge nella storia e nell'argomento cui tratta il film coinvolgendolo totalmente lo spettatore Ottima anche la musica che e' sublime.Voto 8
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yumi91
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venerdì 31 luglio 2009
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un giorno perfetto, titolo ironico
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Il titolo è decisamente ironico perchè il giorno raccontato nel film è tutt'altro che perfetto. Tratto dall'omonimo romanzo di M. Mazzucco, il film racconta le difficoltà di una donna con due figli e separata. Suo marito; con problemi psicologici, non riesce ad accettare il fatto e continua a perseguitare l'ex moglie anche in modo violento. Un vortice di fatti ed emozioni, il tutto accaduto nel giro di questa giornata "perfetta".
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