Romanzo Criminale - La serie |
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Un film di Stefano Sollima.
Con Edoardo Pesce, Lorenzo Renzi, Orlando Cinque, Fausto Paravidino, Vincenzo Tanassi.
continua»
Formato Serie TV,
Poliziesco,
- Italia 2008.
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Facce sfregiatedi Dave SanFeedback: 5626 | altri commenti e recensioni di Dave San |
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venerdì 26 aprile 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dal 2008 a oggi questa serie conserva immutato il suo ascendente. Oggi, probabilmente, gli intrallazzatori si saranno fatti più abili e qualcuno magari, sarà disciolto tra le file dei cittadini. I balordi ritratti nella serie, hanno un loro perché. I loro piani sembravano quasi l’unica scelta o rivalsa possibile per persone nate povere e in condizioni dure. Poco efficaci si mostreranno i moniti dei personaggi coscienza, disseminati nella serie. Scialoja e compagni rappresentano una nemesi zelante e umana. Paladini oberati dalle tenebre. Paradossalmente, si finisce per simpatizzare con eroi e anti-eroi allo stesso tempo. Sorvolando sull’evidenza del loro essere criminali. Sollima non dirige un documentario, ma un potente prodotto d’intrattenimento. Questi energumeni sono compari, persone che incarnano uno stereotipo di amicizia diffuso in molte province urbane d’Italia. La loro miseria però (almeno prima di mettersi in affari) sembra più profonda, rispetto al target cui era dedicato il programma. Viene comunque spontaneo sentirsi solidali con questa cumpa di trafficanti, a loro modo e tra di loro, coesi. Più ci si cala nella trama e più le atmosfere diventano torve e intricate. Il cielo di quella Roma raramente è terso. La sequenza in cui il Terribile s’incontra con Libano in mezzo alle rovine di Ostia, è quasi gotica. Le espressioni dei personaggi sono un eccellente esempio di imbruttimento facciale. L’utilizzo di una colonna sonora con le hit del periodo è sovente un marchio d’italianità. La scelta degli effetti ambientali e di atmosfera è indovinata. Pur non essendo un progetto di nicchia e/o indipendente, RC riesce a portarci all’inferno e insieme ad appassionare. Quasi tutto è rappresentato senza troppi filtri. Come Gomorra, RC, riesce a rappresentare uomini cinici ma in più, carismatici: a loro modo “simpatici”. Una gang terribile quanto influente nell’immaginario popolare, di allora e di oggi. Forse per questo una certa critica ha osteggiato la serie. L’operazione di fondo tuttavia non si discosta molto dai miti gangsta americani. Se Brian De Palma/Oliver Stone avevano pensato di raccontare un delinquente e di avvincere in questo modo la platea, direi che RC ha colto a pieno nel segno.
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