eugen
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domenica 5 febbraio 2023
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non e''bronson- vendicatore
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Di per se'la vicenda di questo"THe Brave One"(MIchael Jordan, scritto da Roderick e Bruce Taylor, 2007)non appare cosi'originale, se vogliamo. Le e'stato ucciso proditoriamente e "senza movente",il compagno di vita, ha visto uccidere ancora una volta in modo"assurdo"altre persone, ha trovato vari motivi per "farlo" e una giovane, anche se non giovanissima conduttrice radiofonica che tratta temi consueti, attiinenti alla"Big Apple"e alla violenza quotidiana, decide di metterla in atto, contro chi delinque"a casaccio"e con motivazioni incomprensibili, sfogando una violenza assurda e ripaga i malfattori della "stessa moneta".
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Di per se'la vicenda di questo"THe Brave One"(MIchael Jordan, scritto da Roderick e Bruce Taylor, 2007)non appare cosi'originale, se vogliamo. Le e'stato ucciso proditoriamente e "senza movente",il compagno di vita, ha visto uccidere ancora una volta in modo"assurdo"altre persone, ha trovato vari motivi per "farlo" e una giovane, anche se non giovanissima conduttrice radiofonica che tratta temi consueti, attiinenti alla"Big Apple"e alla violenza quotidiana, decide di metterla in atto, contro chi delinque"a casaccio"e con motivazioni incomprensibili, sfogando una violenza assurda e ripaga i malfattori della "stessa moneta". Incontra un detective che finira'sulle sue tracce, dopo essere stato da lei interivstato e aver intrattenuto cio'che si definisce una relazione di"tenera amicizia". Sembra quasi, volendo, ""Death Wish"di Michael Winner con Charles Bronson, film(serie di film, invero)peraltro per nulla disprezzabile anzi apprezzato da chi scrive questa nota, eppure questo film di Jordan e'ben differente, per la concentrazione fortissima sulla tematica psicologica che spinga la donna a"vendicarsi brutalmente"... Lo scavo nell'inconcscio, la riflessione del"retropensiero"e'fondamentale per capire quanto avviene e non tutto si limita all'"esecuzione", che anzi viene ad essere quasi"meccanica", "automatica". La protagonista Jodie Foster e'di un'intensira'a tratti qausi"terribile", dove l'identificazione con il personaggio viene ad essere(meglio:potrebbe sembrare)inquietnate, ma sappiamo che la formazione attorale prevede questo, anche nel senso del "metodo"(quello di Lee Strasberg)e che l'identificazione si ferma a un certo punto, non prevede mai identifcaizone totale e"un dissolversi"dell'interprete nel personaggio. Dal canto suo Terrence Howard e'un coprotagonista di ottimo livello. Eugen
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toty bottalla
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mercoledì 24 aprile 2019
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il giustiziere della notte...donna!
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La storia e perfino alcune scene sono copiate dalla serie degli anni settanta interpretata dal grande Charles Bronson, la Foster è brava certo e gran merito nella versione italiana spetta a Laura Boccanera, un film che sembra non lasciare traccia! Saluti.
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elgatoloco
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giovedì 21 settembre 2017
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proprio l'opposto della"giustizia fai da te"...
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"The Brave One"(Neil Jordan, 2007)è un film importante e significativo nella carriera di Neil Jordan, autore cinematografico irlandese di notevolissimo rilievo: in tutto il film, tra dissolvenze, flash-back(che però non sono veramente tali, ma vere"irruzioni"nel film del passato, mai rimosso), la protagognista, "giustiziera", non lo è mai come nei fortunati film a suo tempo interpretati da Charles Bronson, con o senza la regia di Miachael Winner. Film cui la prtagonista Jodie Foster dà una straordinaria forza emotiva"impattante", proprio anche(anzi soprattutto)quando sembra fredda, distaccata e"assente". Film di notevolissimo impatto, appunto, di un impatto decisamente teso a cercare di conciliare la rielaborazione del lutto(la protagonista, conduttrice di un famoso programma, è stata quasi uccisa da un gruppo di teppisti, mentre il suo promesso sposo è stato ucciso senza pietà)e la"vendetta"(dove è anche difficile definirla tale, in realtà, viste le sfumature psicologiche che porta con sé), dove anche tutte le altre componenti del film(le fasi"altre", tristi e rimembranti della donna, il confronto con quanto avviene prima e dopo le vendette, rivolte dapprima contro criminali di diversa natura, il confronto, decisivo, con il detective, molto ben reso nell'interpretazione da Terrence Howard), compresa anche una colonna musicale particolarmente toccante e dolce(proprio una sorta di"contrappasso"rispetto alle scene violente, rendono il film una felice eccezione in un "inizio", ormai invero prolungato degli anni Duemila, non particolarmente esaltante nel mondo del cinema, fatte salve eccezioni come questa, appunto.
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"The Brave One"(Neil Jordan, 2007)è un film importante e significativo nella carriera di Neil Jordan, autore cinematografico irlandese di notevolissimo rilievo: in tutto il film, tra dissolvenze, flash-back(che però non sono veramente tali, ma vere"irruzioni"nel film del passato, mai rimosso), la protagognista, "giustiziera", non lo è mai come nei fortunati film a suo tempo interpretati da Charles Bronson, con o senza la regia di Miachael Winner. Film cui la prtagonista Jodie Foster dà una straordinaria forza emotiva"impattante", proprio anche(anzi soprattutto)quando sembra fredda, distaccata e"assente". Film di notevolissimo impatto, appunto, di un impatto decisamente teso a cercare di conciliare la rielaborazione del lutto(la protagonista, conduttrice di un famoso programma, è stata quasi uccisa da un gruppo di teppisti, mentre il suo promesso sposo è stato ucciso senza pietà)e la"vendetta"(dove è anche difficile definirla tale, in realtà, viste le sfumature psicologiche che porta con sé), dove anche tutte le altre componenti del film(le fasi"altre", tristi e rimembranti della donna, il confronto con quanto avviene prima e dopo le vendette, rivolte dapprima contro criminali di diversa natura, il confronto, decisivo, con il detective, molto ben reso nell'interpretazione da Terrence Howard), compresa anche una colonna musicale particolarmente toccante e dolce(proprio una sorta di"contrappasso"rispetto alle scene violente, rendono il film una felice eccezione in un "inizio", ormai invero prolungato degli anni Duemila, non particolarmente esaltante nel mondo del cinema, fatte salve eccezioni come questa, appunto... La tecnica , qui , è anche sempre poetica e la poetica jordaniana si traduce direttamente in tecnica filmica, cosa assolutamente rarar, romai... El Gato
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contrammiraglio
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giovedì 27 aprile 2017
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mamma mia
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Un'incredibile bischerata, forse il punto più basso di Jordan!
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toty bottalla
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lunedì 16 febbraio 2015
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la foster nei panni di bronson!
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Il film sembra quasi il remake della serie "il giustiziere della notte" Qui, la foster (brava) dà vita ad un personaggio credibile quasi quanto paul kersey nei primi due episodi allora diretti da winner, neil jordan non dà sussulti alla sceneggiatura che scorre liscia in una storia spianata lasciandoci assistere senza intoppi alle gesta furiose di una donna ferita che si vendica, mentre noi, dall'altra parte dello schermo tutti a fare il tifo ma in silenzio...qualcuno potrebbe accorgersene! Saluti.
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antonio2011
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mercoledì 29 maggio 2013
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stellare interpretazione della foster
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E' Taxi driver con la Foster come eroina al posto di De Niro! Bellissimo film che parla di un tema attualissimo: la violenza nelle città e nelle campagne; ben recitato, ben girato, anche se la regia è piuttosto convenzionale, ma il merito va ai temi trattati. Il film sarebbe da 4 stelle ma quello che lo fa diventare da 5 e anche di più e la recitazione della Foster: intensa, drammatica, stellare. E' insuperabile nelle parti drammatiche, intense, non vedo chi potrebbe competere. Per me sta nel firmamento delle più grandi attrici di tutti i tempi, al pari delle divine: Garbo, Hepburn, Bergman.
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nicola1
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giovedì 5 aprile 2012
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sul critico
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Non voglio commentare tanto il film che mi sembra in ogni caso un prodotto molto dignitoso. Mi soffermo sul Morandini: "1° film girato in USA di Jordan..." Se parla di location forse ha ragione ma almeno "Non siamo angeli" (1989) e "In Dreams" (1999) sono ambientati negli Stati Uniti. Se invece parlaimo di produzione hai due che ho mezionato c'e' da aggiungere "High Spirits" del 1988. Mi chiedo quanti soldi guadagnano per scrivere certe baggianate.
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ivan91
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martedì 25 ottobre 2011
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mozzafiato
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bel thriller notturno cupo con una straordinaria jodie foster
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asius
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domenica 23 ottobre 2011
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soccombere o sopravvivere
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In questo film il regista fa assumere importanza tanto a chi preme il grilletto quanto all'indirizzo di chi viene premuto. E lo fa capire quando il detective-poliziotto, fino ad allora osservante rigoroso della legge, nell'epilogo finale copre le responsabilità della protagonista. Dinnanzi a un'aggressione che può essere fatale, l'eterno dilemma "soccombere o sopravvivere" trova la sua risposta nella natura umana. La protagonista, memore dell'esperienza traumatica vissuta precedentemente, sceglie la sopravvivenza quando nel negozio assiste ad un omicidio ed è obbligata a diventare Lei stessa omicida. Evita di costituirsi per mancanza di fiducia nella giustizia e la successiva minaccia di stupro subìta nella metropolitana col coltello alla gola la rende ancor più determinata nell'eliminazione dei delinquenti.
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In questo film il regista fa assumere importanza tanto a chi preme il grilletto quanto all'indirizzo di chi viene premuto. E lo fa capire quando il detective-poliziotto, fino ad allora osservante rigoroso della legge, nell'epilogo finale copre le responsabilità della protagonista. Dinnanzi a un'aggressione che può essere fatale, l'eterno dilemma "soccombere o sopravvivere" trova la sua risposta nella natura umana. La protagonista, memore dell'esperienza traumatica vissuta precedentemente, sceglie la sopravvivenza quando nel negozio assiste ad un omicidio ed è obbligata a diventare Lei stessa omicida. Evita di costituirsi per mancanza di fiducia nella giustizia e la successiva minaccia di stupro subìta nella metropolitana col coltello alla gola la rende ancor più determinata nell'eliminazione dei delinquenti. A poco a poco supera il limite della legittima difesa per diventare "la giustiziera della notte". Una trama semplice e ben costruita in un contesto metropolitano drammaticamente realistico, un chiaro messaggio del regista a voler prender atto che la strada della giustizia non passa sempre dai tribunali, e un'interpretazione di Jodie Foster all'altezza del ruolo assegnatoLe.
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anthony73
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sabato 22 ottobre 2011
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film discreto
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