The Departed - Il bene e il male |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen.
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Titolo originale The Departed.
Hard boiled,
durata 149 min.
- USA 2006.
uscita venerdì 27 ottobre 2006.
MYMONETRO
The Departed - Il bene e il male
valutazione media:
4,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scorsese non sopravvive alla mattanzadi AlterEgoFeedback: |
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martedì 14 novembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il male ha il volto pulito di Matt Damon nell’ultimo atteso film di Martin Scorsese, ma si nasconde infido tra le pieghe di una società grigia e corrotta, ingrassando nel marciume dei suoi bassifondi come nelle istituzioni deviate. Il male ha una sua maschera, quella di uno straripante, superbo, immenso Jack Nicholson, boss della South Boston, cinico allevatore di criminali in erba, sanguinario e filosofo: il vecchio Jack è capace ancora e sempre più di illuminare scene ed ammaliare; con una smorfia, un’espressione, un cenno, una sentenza. Non scompare al suo fianco un tormentato Leonardo Di Caprio, poliziotto infiltrato lacerato dal proprio passato e sconvolto dal presente, interprete combattuto di una umanità dolente in cerca di riscatto. Il racconto, ispirato a un film hongkonghese del 2002, Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak, è crudo, violento. Nell’eterna lotta tra il bene ed il male i confini tra i due mondi si fanno labili, si confondono, si intrecciano, pescando nel torbido delle coscienze fino a svanire del tutto. Il cast è di assoluto livello. Eppure, il film non cattura, non avvince né convince, consacrando alla storia del cinema grandi protagonisti, splendidi assolo, ma mediocri soluzioni narrative. La critica lo porta in gloria, definendolo un capolavoro. Il marchio del regista è evidente e, certo, induce riverenza e rispetto. Ma, nel parossistico crescendo delle esecuzioni, tra mani mozzate, cervella spappolate e sangue che scorre a fiumi, viene a mancare proprio lo scatto del fuoriclasse, il guizzo del genio, la chiave di volta. E così, il capolavoro annunciato scende sulla terra dei mortali, affonda i piedi nella palude del grottesco, sfiora il ridicolo in un finale di morti ammazzati e verità svelate senza sorpresa, diventa macchinoso ed eccessivo, scoprendosi pulp ma senza l’ironia alla Tarantino. E così, il bene non trionfa. Ma anche Scorsese, forse, non sopravvive alla mattanza. AlterEgo (www.alterego.ilcannocchiale.it)
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