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"The Number One Girl"(2006, Luc Campeau). A Londra(chissà perché i gringos, quando fanno film su situazioni squallide le dislocano in the United Kingsdom? Odio represso per l'ex-madre patria?)si organizza un concorso di bellezza televisivo con le più belle girls del mondo. Il direttore del concorso, un boss , invita il suo amico culturista e attore, come"ospite d'onore"e membro ad honorem dell'iniziativa. Ma non deve innamorarsi della"Number One", riservata al capo, appunto(c'è da dire che tutte le girls sono tenute in una condizione di semi.prostituzione). Ma l'amore scatta, anche sulla scena e con debita ripresa TV-reazione violentissima del boss, che finirà per far affrontare il suo amico da varie belve umane e poi lo sfiderà lui stesso...Violenza, ossessione morbosa della TV per scene come questa e altro ancora... Ma all'inizio e alla fine tutto viene girato, finché si giunge(alla fine, ovviamente)allo stop finale. Playing the playy?Saremmo quasi allo splatter -movie un po'"corretto", ma la relativizzazione anzidetta fa in modo che tutto sia più"soft", quasi posto tra parentesi, in una dimensione di"leggerezza". Certo rimane un filmaccio, un B-movie e forse anche peggio(tra i B-movies si sono viste pellicole di maggiore interesse, decisamente)ma in complesso, se si prende"The Number One Girl"senza troppi distinguo e magari senza inserire troppe riflessioni(cosa che invece temo di aver fatto, ormai)possiamo sopportare la tronfia inesistenza di interpreti come il protagonista Tony Schiena(che credo sia proprio ciò che rappresenza), Vinnie Jones e Lisa Mac Allister, "bellissime"ma scarasamente impegnate come attrici, Pat Morita etc.. El Gato
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