Inland Empire - L'impero della mente

Questo film è praticamente un minestrone mal riuscito di vecchie idee. Da Mulholland drive, l'idea di una donna - qui una prostituta dell'est - che arriva negli States per fare successo come attrice, in conflitto tra il suo vero essere e il ruolo cui ambisce. Ricordate in mulholland la confusione tra la realtà e il sogno (l'attrice bionda non sapeva recitare 1 gran che e, presa dall'invidia, organizza l'omicidio della sua amante)? Ricordate poi l'uomo coniglio di Heraserhead, che simboleggiava le paure dell'inconscio umano (allora la paternità)? Adesso sezionate la trama in più parti e incollate a casaccio per tentare di riprodurre l'oscuro operare dell'inconscio. Risultato: inland empire! Sta di fatto che il film è una cagata di cui non se ne sentiva proprio il bisogno. Sinceramente quando leggo "Volti ammantati di nebbia,che si disvela", "Caleidoscopico vibrare di immagini e di colori che ricordano per magmaticità e inquietudine le tele di Bacon", "Lynch non crea un film che deve essere semplicemente guardato, piuttosto vissuto, percepito" ecc... mi viene proprio da ridere!!! Tre ore di minestra riscaldata.