Koma

Mentre la polizia non riesce a catturare un ladro di organi umani, una giovane ammalata di insufficenza renale riceve minacce telefoniche da una rivale in amore. Ne diviene molto presto intima amica e la tratta come una sorella, ma forse la nuova amica nasconde qualcosa... Una trama del genere, non particolarmente originale, si prestava difficilmente a tradursi in un buon thriller: e infatti gli autori del film hanno prodotto un lavoro quasi imbarazzante. Lo spettatore non si sente mai coinvolto da una storia che sfida continuamente la più elementare plausibilità narrativa. La colonna sonora, di una banalità sconcertante, sfodera acuti orchestrali improvvisi che dovrebbero far saltare lo spettatore sulla sedia, ma si tratta di mezzucci per tener sveglio chi guarda (e sbadiglia). Le due protagoniste femminili lanciano urla isteriche e gridolini per tutto il film e la trama, che vorrebbe stupire e inorridire, è così mal narrata che chiunque sarebbe riuscito a far meglio. Insomma, un disastro, anche nel tentativo (anche questo mal riuscito) di approfondire la psicologia di un personaggio spaventosamente solo e in cerca di un amore che sa ottenere solo con orrorifica violenza.