suode
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venerdì 27 aprile 2012
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..ma oh?
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si ma gnari obbiettivamente come si fa a dire che è un bel film? storia a parte (che ok grazie al cazzo che è buona) la fotografia ma ancor di più la regia sono sul filo della sufficienza...boh...mi sembra di essere l'unico a vedere il film come un ammasso di cose a caso..
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paride86
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lunedì 15 novembre 2010
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bello ma di maniera
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Trasposizione fedele dll'omonima opera di Shakespeare, "Il Mercante di Venezia" è un film bello da vedere che risente, però, dell'impianto teatrale e del manierismo con cui è girato.
Sicuramente va apprezzata la fedeltà al testo originale, però pesa anche non aver saputo reinterpretare l'opera e non aver saputo adattarla all'arte cinematografica adottando nuovi codici e nuovi ritmi.
Molto bravi Al Pacino e Jeremy Irons, attori trainanti del film.
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rongiu
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domenica 14 novembre 2010
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a mario praz.
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“Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non s'alimenta di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni? Estate e inverno non son caldi e freddi per un ebreo come per un cristiano? Se ci pungete, non facciamo sangue? Non moriamo se voi ci avvelenate? Dunque, se ci offendete e maltrattate, non dovremmo pensare a vendicarci? Se siamo uguali a voi per tutto il resto, vogliamo assomigliarvi pure in questo! Se un cristiano è oltraggiato da un ebreo, come gli mostra la sua famosa carità? Con la vendetta! E se un cristiano offende un ebreo, come può questi dimostrarsi tollerante se non, sul suo esempio, vendicandosi? Io non faccio che mettere a profitto la villania che m’insegnate voi; e sarà ben difficile per me rimanere al disotto dei maestri”.
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“Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non s'alimenta di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni? Estate e inverno non son caldi e freddi per un ebreo come per un cristiano? Se ci pungete, non facciamo sangue? Non moriamo se voi ci avvelenate? Dunque, se ci offendete e maltrattate, non dovremmo pensare a vendicarci? Se siamo uguali a voi per tutto il resto, vogliamo assomigliarvi pure in questo! Se un cristiano è oltraggiato da un ebreo, come gli mostra la sua famosa carità? Con la vendetta! E se un cristiano offende un ebreo, come può questi dimostrarsi tollerante se non, sul suo esempio, vendicandosi? Io non faccio che mettere a profitto la villania che m’insegnate voi; e sarà ben difficile per me rimanere al disotto dei maestri”.Shylock
Tragedia, commedia, tragicommedia? Lascio a voi decidere. Un fatto è certo, l’elenco delle opere di Shakespeare del 1623, inserisce, Il mercante di Venezia, tra le commedie. Questa raccolta prende il nome di First Folio. Io non partecipo ai salotti dotti del mercoledì sera, presso la regale abitazione di Margherita di Savoia (1851-1926), né sono un Bilderbergers. Il mio intento è quello di creare un po’ di interesse nei giovani, per un Autore, Shakespeare, che ha un meraviglioso talento. Suscita la curiosità attraverso i suoi stupendi e variopinti personaggi.
Le curiosità, le passioni, nascono anche per caso. Ed è così, che un giorno, per caso, mi ritrovo tra le mani un libro di Storia della Letteratura Inglese di un certo Mario Praz, (Roma, 6 settembre 1896 – Roma, 23 marzo 1982) unanimemente considerata la migliore (lo scopro, poi, da adulto); dopo la lettura di poche pagine scocca la scintilla. Sono del parere che la curiosità, può essere anche provocata, indotta. Forza professori, meglio andare a cinema che “a droga o alcool”. Hashish, Cocaina, Eroina, Ecstasy, Kobret, Popper, Birra, Cocktail, Cicchetto, Bottiglia alcol; proviamo a sostituirli con Shylock, Antonio, Bassanio, Porzia e così via.
Da giovine adulto, scopro ancora, che il prof. Mario Praz ottiene riconoscimenti e titoli.
Eccone alcuni:
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1957 riceve la Laurea honoris causa in Lettere conferita dall’Università di Cambridge;
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1960 è giurato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia;
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1962 ottiene dalla regina Elisabetta II il titolo di Knight Commander of The British Empire.
E molto altro ancora. Un italiano che scrive la migliore letteratura inglese. Scusate se è poco. Il regista Michael Radford, forte di un forte cast, spinto da un testo spinto, ha creato un capolavoro. Perché non approfittarne? Invito i giovani, i meno giovani, gli amanti del cinema alla visione di questo lavoro. Estendo lo stesso invito ai professori di ogni ordine e grado. Non ve ne pentirete. Spero.
Sinossi.
I personaggi, sono tutti simpaticissimi. Bassanio (Joseph Fiennes) è un nobile, giovane, istintivo e impetuoso, sprecone e per giunta innamorato. Di chi? Ma di Porzia, (Lynn Collins). La bella Porzia vive a Belmonte ed è lì che Bassanio deve dimostrare tutte le sue abilità; nel pensare, nel parlare, nel decidere. Un grande enigma, da risolvere, lo aspetta…
Bassanio, è al momento squattrinato, per raggiungere il suo scopo ha bisogno di soldi, tanti soldi. Come fare? Ecco l’idea; perché non rivolgersi ad Antonio? (Jeremy Irons). Bassanio è sicuro dell’aiuto di Antonio.
Antonio è un mercante. Svolge la sua attività a Venezia. Molti, del luogo, sostengono che Bassanio ed Antonio ……; beh, mi fermo. Dicevo, Antonio ha tutte le sue fortune per mare. Infatti, le sue “ragusine” o “ragusee”, così chiamate le grandi galee veneziane, sono in viaggio. Quindi, non ha, al momento, moneta sonante. Chi può fargli credito? Shylock! (Al Pacino), lui si che può.
Shylock è un ebreo dedito all’usura. Vive, con la sua comunità in un “ghetto”. Il termine ghetto è coniato proprio in quel periodo storico. Anche Antonio fa prestiti, ma a differenza di Shylock …. . Questa cosa dei prestiti di Antonio e tante altre ancora, a Shylock non va giù.
Pensate che un giorno, per tale motivo, Shylock si piglia in faccia uno sputo di Antonio. Shylock ha una reazione … però pensa che forse… . E pensa bene. Coglie al volo la possibilità di avere Antonio come suo debitore. Escogita un ardito e bizzarro piano, per la somma prestata non pretende soldi; ma … . Ovviamente tutto questo se alla scadenza, Antonio, non restituisce l’intera somma.
Antonio, per finanziare il progetto di Bassano, accetta queste strane condizioni, firma davanti ad un pubblico ufficiale, il contratto.
Bassano ha così la possibilità di recarsi a Belmonte con Graziano (Kris Marshall).
Intanto a Belmonte, Porzia è alle prese con i tre…. , e con i pretendenti venuti per cercare di dare soluzione al mistero posto in essere dal padre, prima della sua morte.
Intanto, la figlia di Shylock Jessica (Zuleikha Robinson), fugge con un amico di Bassanio, Lorenzo ( Charlie Cox), porta con se…. . Per Shylock, questo è troppo. Tra l’altro Lorenzo è un …
Per quanto riguarda le navi di Antonio, giungono notizie foriere di sventura. Non riescono a produrre nessun tipo di guadagno, questo comporta, per la gioia di Shylock il pagamento dello strano debito… La più crudele delle realtà sta per abbattersi su di Antonio, quando improvvisamente, in tribunale, davanti ai giudici si presenta un giovane avvocato che …
Quanti temi tratta il Mercante di Venezia? Uno, sui tanti – Il Denaro - In che modo l’uomo si rapporta con il danaro ed i beni materiali? Accumulare tanto denaro è follia o saggezza? I soldi sono strumento di benessere o malessere? Per il denaro si possono tradire i propri valori, i propri ideali, i propri affetti?
Continuo? Si, ma con un proverbio cinese. “ Il denaro può comprare una casa ma non un focolare. Può comprare un letto ma non il sonno. Può comprare un orologio ma non il tempo. Può comprare un libro ma non la conoscenza e la saggezza. Può comprare una posizione ma non il rispetto. Può pagare il dottore ma non la salute. Può comprare il sesso ma non l’amore.
Shakespeare, era a conoscenza di questo proverbio? Sembra proprio di sì! Per indi poi.
Good Ciak!
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rongiu
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lunedì 8 novembre 2010
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emozione letteraria.
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Le dissertazioni su ciò che di Shakespeare va in scena o meglio se ciò che va in scena è degno di Shakespeare o meglio se ciò che vedo in teatro, riflette il vero pensiero di Shakespeare, sono importanti, ma imbarazzanti. Ben vengano gli studi d’Autore sull’ “Autore”, sono doverosi. Ben vengano le discussioni con i se e sui ma; e cioè se Shakespeare deve essere solo letto e non può assolutamente possedere “un’anima parlante” oppure Shakespeare va messo in scena ma solo “parzialmente”. Accomodatevi nei vostri salotti, signori critici e parlate.
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Le dissertazioni su ciò che di Shakespeare va in scena o meglio se ciò che va in scena è degno di Shakespeare o meglio se ciò che vedo in teatro, riflette il vero pensiero di Shakespeare, sono importanti, ma imbarazzanti. Ben vengano gli studi d’Autore sull’ “Autore”, sono doverosi. Ben vengano le discussioni con i se e sui ma; e cioè se Shakespeare deve essere solo letto e non può assolutamente possedere “un’anima parlante” oppure Shakespeare va messo in scena ma solo “parzialmente”. Accomodatevi nei vostri salotti, signori critici e parlate. Ma, se il troppo parlare e per giunta aulico dei critici, mi allontana i giovani, i meno giovani, i bambini, i meno dotati culturalmente ed anche lo “sprovveduto di strada” dalla conoscenza dell’ “Autore”, beh io grido a squarciagola “SU, IL SIPARIOOOOOO! Shakespeare è anche mio”, oppure “Gentili signori, tra poco potrete assistere alla visione di un film di Michael Radford, Il mercante di Venezia. Con Al Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes, Mackenzie Crook, Julian Nest, Lynn Collins, Ben Whishaw. Auguro a tutti voi una piacevolissima serata. Molto, ma molto meglio. Io credo.
Il mercante di Venezia è la cartina a tornasole di quanto sopra esposto. E’ l’indicatore, per l’attore, di cosa, in quantità e qualità è riuscito ha trasmettere allo spettatore; senza see senza ma. Tutti i caratteristi, a mio modesto parere, hanno saputo diffondere sia pure attraverso un testo, per ovvie ragioni doppiamente“manipolato”, la multiforme umanità, maschile e femminile, del panorama storico dell’epoca. La Venezia del XVI secolo. E se aggiungo, la scenografia curata da Bruno Rubeo, la fotografia di Benoit Delhomme, i costumi di Sammy Sheldon, ed il coraggio storico-cinematografico del regista Michael Radford, il gioco è fatto. Radford ci ha mostrato una umanità dolorante, sofferente; le sue trasposizioni, riflessioni, tecnico/letterarie/critiche donano emozioni cinematografiche intense. Venezia, poi, con la sua immensa generosità ha fatto da madrina all’intero cast.
Ed, a proposito del cast, non dirò niente perché desidero “insidiare”ed “incuriosire” il lettore servendomi di alcune frasi estratte dalla sceneggiatura; sarà egli stesso, se vuole, dopo la visione del film, ad attribuirne la paternità o maternità.
IL PRINCIPE DEL MAROCCO pretendente di Porzia
IL PRINCIPE DI ARAGONA pretendente di Porzia
ANTONIO, un mercante di Venezia
BASSANIO, suo amico, pretendente di Porzia
PORZIA, la Signora di Belmonte
SHYLOCK, un ebreo di Venezia
GRAZIANO amico di Antonio e Bassanio
SALERIO amico di Antonio e Bassanio
SOLANIO amico di Antonio e Bassano
LORENZO, innamorato di Gessica
NERISSA, ancella di Porzia
GESSICA, figlia di Shylock
TUBAL, un ebreo di Venezia, amico di Shylock
LEONARDO, servo di Bassanio
BALDASSARRE servo di Porzia
STEFANO servo di Porzia
LANCILLOTTO GOBBO, servo di Shylock
VECCHIO GOBBO, padre di Lancillotto
· "Tu che non scegli dall'apparenza hai sorte benigna e scegli bene poiché ti è arrivata la fortuna, sii contento e non cercarne un'altra."
· "Non ha occhi un ebreo? Non ha un ebreo mani, organi, membra, sensi, emozioni, passioni? Non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, non è soggetto alle stesse malattie, non è scaldato e gelato dalla stessa estate e dallo stesso inverno come un cristiano? Se ci pungete, non facciamo sangue? Se ci avvelenate, non moriamo?"
· "Non so da dove mi nasce questa tristezza, so che mi sconforta. Questo malumore mi rende così stolto all’improvviso….
· "Mio nobile Bassano, visto che hai trovato Antonio, noi ti lasciamo.
· "Il mondo hai miei occhi è un palcoscenico dove ognuno deve recitare una parte.
· "Tu sai, nobile Antonio quanto io abbia dissennatamente sperperato i miei averi…
· "Tu sai che tutti i miei averi sono in mare…
· "… Ma ragionamenti di questa forma non mi aiutano a scegliere un buon marito.
· "… I sant’uomini in punto di morte sono sempre ispirati.
· "Detestabile al mattino quando è sobrio, una condanna la sera quando è ubriaco
· "Pur tuttavia la sua solvibilità è fluttuante. Ha un galeone in viaggio per Tripoli….
· "La sopportazione è la divisa della nostra tribù…
· "Se non mi ripagherete il tal giorno … che la penale sia fissata in una libbra esatta, della vostra bella carne.
· "Non cambierei il mio colore se non per rapire i tuoi pensieri…
· "… sei troppo primitivo, sgraziato e pronto di lingua; … ti prego allevia con qualche goccia di moderazione i tuoi ardenti spiriti.
· "… Eppure andrò per saziarmi alle spalle del prodigo cristiano.
· "Gli innamorati non vedono le piccole follie a cui si abbandonano.
· "… ha voluto chiamarmi usuraio, che badi al suo contratto.
· "… non l’avrei dato nemmeno … per una intera foresta di scimmie.
· "… ma lasciate che vada incontro alla sorte e agli scrigni.
· "… la tua semplicità mi muove più di ogni eloquenza.
· "… per essere guidata dal suo signore, padrone e re.
· Oh dolce Porzia, qui ci sono alcune tra le più sgradite parole che hanno macchiato carta.
· "L'uomo che non ha alcuna musica dentro di sé è nato per il
tradimento, per gli inganni, per le rapine."
· "Chi è troppo sazio soffre come chi muore di fame; non è fortuna da poco quindi stare nel mezzo. Il superfluo fa venire più' presto i capelli bianchi mentre avere solo il necessario fa vivere più a lungo.”
· "Se il fare fosse facile come il sapere ciò che è bene fare le cappelle sarebbero state chiese e le catapecchie dei poveri palazzi di principi.”
· "Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.”
· "Quando da il suo meglio e' poco peggio di un uomo, quando da il suo peggio e' poco meglio di una bestia.”
· "Addio, mio padre; e se la mia fortuna non incontrerà niente che la imbrigli, avrò perduto un padre e tu una figlia.'
· "Vorrei vedere mia figlia morta ma con i gioielli addosso! vorrei che giacesse in una bara,ma che nella bara ci fossero anche i suoi ducati!”· “Un Daniele è venuto a giudicare, si un Daniele”
· "… voglio la penale.
· "… che hai da dire ebreo, aspettiamo la tua risposta.
· "… l’astio non è odio fin dall’inizio.
· "Venite da Padova per conto di Bellario?
· "Riconoscete il contratto? Allora l’ebreo deve essere benevolo.
· "… ti è stato offerto il doppio della somma
· "… e dunque scoprite il vostro petto.
· "… non è scritto, ma che importa. E’ un gesto che esprime misericordia.
· "Non ti angustiare se per te mi tocca questa sorte.
· "… ricordami alla tua nobile sposa…
· "… una libbra di carne di questo mercante è vostra.
· "… eccellentissimo giudice, che sentenza!
· "… aspetta, ancora una considerazione. Questo contratto non ti da una goccia di sangue.
· "… guarda ebreo che dotto giudice.
· "… vi farete, immediatamente cristiano.
· "… non entrerò nel tuo letto finché…
L’intolleranza verso gli Ebrei era un fatto previsto dalla legge, nella Venezia del 16° secolo. Venezia, la città-stato più potente e più liberale in Europa. Per legge gli Ebrei furono costretti a vivere nella vecchia fonderia murata o zona "ghetto" della città. Dopo il tramonto il cancello era chiuso e protetto da cristiani. Durante il giorno, per poter lasciare il ghetto, dovevano indossare un cappello rosso, erano così segnati come Ebrei. Non potevano “possedere” e quindi essere proprietari. Così hanno praticato l'usura, il prestito di denaro a interesse; questo contro la legge cristiana. Molti veneziani avrebbero chiuso un occhio, ma, per i fanatici religiosi, che odiavano gli Ebrei, era un altro discorso ...
Chi pensa di dare un’etichetta, di classificare quest’opera, si sbaglia e di grosso.
Perché se tu mi dici è antisemita, io ti rispondo non è vero. E’ solo apparenza.
Perché se tu mi dici che ci hai trovato l’odio, l’intolleranza, il razzismo, io ti rispondo non è vero. E’ solo apparenza.
Perché se tu mi dici che ci hai trovato l’Amore, io ti rispondo non è vero. Ancora una volta è solo apparenza.
Ma se tu mi dici che hai imparato cosa non deve essere la RAZZA UMANA; io ti rispondo bene, hai saputo cercare.
E, se continui col dirmi, che la Giustizia è la vittoria dell’uomo sulla sua avidità; io ti rispondo bravo, continua a cercare.
Sicuramente, tu …
E, intanto; I Magnifici del Mondo….
Un grazie, doveroso, ai nostri doppiatori. Giancarlo Giannini (Shylock) su tutti.
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nalipa
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giovedì 4 novembre 2010
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al é il mercante di venezia!!!!!
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Pacino e Irons sono ECCEZIONALI, gli altri interpreti un po' meno ...il film però é molto bello.
Consigliato a chi ama Shakespeare e i classici.
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(di nalipa)
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nancyb
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domenica 23 agosto 2009
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bello
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l'ho portato ad un idoneotà di cinema all'università..il professore ha molto apprezzato!!è un esperto di film tratti da geni deell'arte e della letteratura e mi fido di lui..se ce l'ha consigliota vuol dire che vale!!il mio di giudizio ma profana del cinema è che è molto bello..i può prendere un pò di noia ma al pacino è incredibile e irons seducente!!i più giovani sono i meno bravi!!ma basta pacino pre renderlo un bel film!
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alessandra verdino
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venerdì 5 giugno 2009
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la realta' e il sogno
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"Il Mercante di Venezia" di Michael Radford é una perfetta trasposizione cinematografica del "Mercante di Venezia" di William Shakespeare.
La realtà e il sogno.
La caratteristica di questa commedia drammatica. Un'opera anomala di William Shakespeare.
La realtà é rappresentata dal personaggio di Shylock, l'ebreo.
Si tratta di una realtà dura, dell'immagine di un uomo deriso dalla vita, che cerca un riscatto morale e materiale da un mondo che l'ha sempre umiliato e sfruttato.
Un'immagine altamente tragica, resa magnificamente da Al Pacino. Un grande attore. In questo ruolo, superlativo.
Sa tratteggiare, molto bene, la rabbia, il desiderio di rivalsa e di vendetta verso una società che lo ha sempre tenuto ai margini, considerandolo solo per avere favori.
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"Il Mercante di Venezia" di Michael Radford é una perfetta trasposizione cinematografica del "Mercante di Venezia" di William Shakespeare.
La realtà e il sogno.
La caratteristica di questa commedia drammatica. Un'opera anomala di William Shakespeare.
La realtà é rappresentata dal personaggio di Shylock, l'ebreo.
Si tratta di una realtà dura, dell'immagine di un uomo deriso dalla vita, che cerca un riscatto morale e materiale da un mondo che l'ha sempre umiliato e sfruttato.
Un'immagine altamente tragica, resa magnificamente da Al Pacino. Un grande attore. In questo ruolo, superlativo.
Sa tratteggiare, molto bene, la rabbia, il desiderio di rivalsa e di vendetta verso una società che lo ha sempre tenuto ai margini, considerandolo solo per avere favori.
Ed ecco il sogno.
Belmont. Una bellissima favola, con una Porzia incantevole, un'immagine di femminilità e di dolcezza. Una fata.
D'altra parte, Shakespeare é un maestro nel dipingere l'irrealtà, la fiaba, l'essenza dei sogni.
Il gioco dei tre scrigni: un prestito delle fiabe orientali e, allo stesso tempo, l'essenza di Venezia, una città volta verso l'oriente, con le sue colonie ed i suoi traffici d'oltremare.
Gli spasimanti accettati e rifiutati: la rivelazione della femminilità di Porzia, che vuole scegliere il suo sposo da sé, seguendo il suo cuore.
Shakespeare ha sempre dipinto molto bene le donne, dotandole di bellezza, sagacia ed intelligenza.
Le donne, in questo film, sono tre: tutte intelligenti, pronte al sacrificio per amore, e scaltre. Ognuna a modo suo.
Michael Radford ha fatto un film sontuoso, giocato su chiaroscuri e su una Venezia da sogno.
Quello che ognuno di noi immagina sia o sia stata questa città.
Vestita di broccati, illuminata da solitari raggi di sole, oscurata dal buio delle sue calli, romanticissima con la pioggia e le nuvole.
E orientaleggiante. L'oriente del mondo moderno.
Un viaggio per gli occhi.
Un film fatto con il cuore e l'anima.
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fighter
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lunedì 2 marzo 2009
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il mercante
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Molto bella l'ambientazione e i costumi assolutamente inerenti al tempo e al luogo. Ruoli troppo marginale per Al Pacino e Jeremy Irons in relazione alle loro grandi doti artistiche. A tratti il montaggio è troppo lento, ma tutto sommato il giudizio è positivo.
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diego
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venerdì 29 agosto 2008
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bellissimo!!!dialoghi stupendi
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veramente bello, fantastici dialoghi, raffinata intelligenza morale e interpretazione stupenda
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seroico
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lunedì 7 aprile 2008
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solo pacino
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al pacino in questo film e davvero grande,il piu' grande di tutti,ha reso il suo personaggio umano, brando rifiuto'questa parte,e disse solo
al pacino puo' fare questo film,neanche la candidatura che schifo000000000000000000000000000000000000000000000000000000000
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(di nal)
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(di giofredo')
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