madmax86
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venerdì 25 aprile 2014
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volutamente esagerato ma poco credibile
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Le pellicole di stampo asiatico sembrano avere tutte una sottile linea che le legano.... Stupire. Bisogna stupire: con immagini (prive di effetti speciali) dal contenuto molto forte ed esplicito, con recitazioni e combattimenti al limite del credibile, con sceneggiature che ingannano lo spettatore. Anche questo film purtroppo non si distingue dagli altri tranne che per la tematica trattata: L'incesto. Dae-su viene rapito e si ritrova in una prigione clandestina gestita da privati dove sono rinchiusi al suo interno delle persone dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro. Più paghi e più anni di prigione farà la tua vittima. Dopo 15 anni Dae-su viene ipnotizzato e rimesso in libertà dentro ad una valigia sul tetto di un grattacielo.
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Le pellicole di stampo asiatico sembrano avere tutte una sottile linea che le legano.... Stupire. Bisogna stupire: con immagini (prive di effetti speciali) dal contenuto molto forte ed esplicito, con recitazioni e combattimenti al limite del credibile, con sceneggiature che ingannano lo spettatore. Anche questo film purtroppo non si distingue dagli altri tranne che per la tematica trattata: L'incesto. Dae-su viene rapito e si ritrova in una prigione clandestina gestita da privati dove sono rinchiusi al suo interno delle persone dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro. Più paghi e più anni di prigione farà la tua vittima. Dopo 15 anni Dae-su viene ipnotizzato e rimesso in libertà dentro ad una valigia sul tetto di un grattacielo. Chi è stato il suo aguzzino ? Perchè costui ha voluto rinchiuderlo per 15 anni in quella prigione ? Riuscirà Dae-su ad avere la sua vendetta ? La trama è abbastanza originale e l''inizio coinvolge lo spettatore. I problemi, secondo me, arrivano nella seconda pare del film che sembra prefiggersi l'obiettivo di stupire costantemente lo spettatore con scene poco credibili. Tanto per iniziare la scena in cui lui mette ko una ventina di uomini è quasi surreale... belle inquadrature, bella dinamica di combattimento ma quando l'ho vista mi sono chiesto... Come fa un normale cittadino (ex-ubriacone) a mettere ko venti sicari ? Va bene che dava i pugni ai muri della sua stanza ma l'agilità, la rapidità, le tecniche di combattimento dove le ha imparate ed esercitate ? Forse in tv avrà visto qualche film di Jackie Chan o Bruce Lee. Poi, c'è da dire che il suo aguzzino ha voluto attuare un piano punitivo che non so come è stato possibile che gli sia riuscito... Se si potesse far innamorare due persone con delle parole pronunciate sotto ipnosi gli psicologi farebbero soldi a palate !!! Infine, vorrei soffermarmi sulla tematica dell'incesto. Capisco che quando siamo giovani le maldicenze a volte possono rovinarti per sempre la vita e fare dei gesti inconsulti (anche se la storia della finta gravidanza non l'avevo mai sentita), ma faccio fatica a comprendere perchè Dae-su alla fine abbia fatto tutta quella sceneggiata, a tratti imbarazzante (con tanto di leccata di scarpe), per non far sapere alla sua amante che lui era suo padre. D'altronde lui non lo sapeva di essere suo padre e la loro relazione è nata con l'inganno. Inoltre, sua figlia mi sembrava grande e vaccinata per gestire il suo corpo come gli pare. Non vedo che colpe si doveva fare Dae-su di tutto questo. Preferiva che la stuprassero altre persone ? mah... Insomma, stupire va bene ma a tutto c'è un limite e in molti film asiatici questo limite sembra essere varcato volutamente per dare la sensazione agli spettatori di aver speso bene i soldi del biglietto. Contenti loro.
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oh dae-su
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martedì 5 giugno 2012
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la tragedia aristotelica
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Si premettano due punti elementari : La catalogazione di una qualsivoglia forma d'arte sotto forma di un voto è probabilmente una prospettiva effimera verso il valore intrinseco dell' arte stessa ( soprattutto per quanto riguarda il cinema) e in secondo luogo se mai un film si è prestato male ad una classificazione numerica quello è senza dubbio alcuno Oldboy. Detto questo, non ci si sbilancia certo dicendo che Chan-Wok ha diretto un capolavoro del genere. Già, ma che genere? Un thriller che tanto thriller non è; un Pulp? Ovviamente, grazie a tutte quelle scene di combattimento che tanto ricordano la scuola di Tarantino; Ma anche un dramma? Probabile per la quasi totale prevalenza dell' effetto tragico nella trama; eppure la fine sembra scacciare l'ombra della tragedia greca con il velo della felicità conquistata di Dae-Su ; quindi una commedia? Ovviamente no.
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Si premettano due punti elementari : La catalogazione di una qualsivoglia forma d'arte sotto forma di un voto è probabilmente una prospettiva effimera verso il valore intrinseco dell' arte stessa ( soprattutto per quanto riguarda il cinema) e in secondo luogo se mai un film si è prestato male ad una classificazione numerica quello è senza dubbio alcuno Oldboy. Detto questo, non ci si sbilancia certo dicendo che Chan-Wok ha diretto un capolavoro del genere. Già, ma che genere? Un thriller che tanto thriller non è; un Pulp? Ovviamente, grazie a tutte quelle scene di combattimento che tanto ricordano la scuola di Tarantino; Ma anche un dramma? Probabile per la quasi totale prevalenza dell' effetto tragico nella trama; eppure la fine sembra scacciare l'ombra della tragedia greca con il velo della felicità conquistata di Dae-Su ; quindi una commedia? Ovviamente no. Il film è una struttura così perfettamente riuscita da risultare paradossalmente antitetica a se stessa, un trionfo di contrasti che coinvolgono tutti i sensi. Il montaggio del film è, senza sbilanciarsi, di fattura talmente pregevole da esser stato visto poche altre volte in una pellicola cinematografica; la colonna sonora di Cho Young-wook non è da meno e ,montata perfettamente con le scene, da vita a una potenza visiva e sentimentale fuori da ogni schema; la maniacale attenzione del regista ad ogni singolo particolare scenico rende il film proporzionalmente più bello ad ogni sua visione; le interpretazioni di Choi Min-sik ,nella parte di Oh Dae-su, e di Yu Ji-tae ,nella parte di Lee Woo-jin, sono così magistralmente affascinanti e composite che l'unica cosa che potreste dire agli attori se mai doveste incontrarli sarebbe "Bravi!". A rendere tutto ciò più affascinante c'è una fantastica unione filosofica tra due culture: Quella occidentale, data dal trucco e dal costume dei personaggi( Woo-jin , prototipo dell'affascinante ereditiero già conosciuto nello schermo hollywoodiano) , dall' ambientazione, che ci mostra una sviluppatissima e all' avanguardia Seoul; e quella orientale che sembra svanire dietro il contrasto occidentale del film, ma che prende vigore sotto forma di pura profondità filosofica( tutte quelle piccole frasi-manifesto di cui si arricchisce il film) e realtà visionaria, che fonde il trascendente mondo di visioni e sogni di Dae-su( e qui è innegabile l'influenza della cultura dei Manga) con il mondo reale. Quando Aristotele, approssimativamente intorno agli ultimi decenni del trecento a.c. scriveva nella " Poetica" che " colpi di scena e riconoscimenti comportano pietà o paura- azioni di cui la tragedia è per definizione imitazione- e ne discenderanno il successo o l'insuccesso" si riferiva sicuramente al film di Chan-Wok.
In conclusione ritiro tutto quello che ho detto a riguardo del voto di un film e concedo cinque stelle con lode ad Oldboy.
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