ilpredicatore
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martedì 6 aprile 2010
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george lucas, un boccaccio moderno. seconda parte
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George Lucas rimedia abilmente a tutti gli errori commessi con La minaccia Fantasma, cedendo alla passione per il racconto e immergendoci totalmente nella storia e nei suoi temi universali (il senso della vita, le ambizioni, l'amore, il dolore, la rabbia, la morte). Meno comicità slapstick quindi (Jar Jar Binks viene piuttosto emarginato, dimostrazione che lo zoccolo più duro del fandom conta qualcosa). Pur essendo l'episodio in cui gli effetti speciali raggiungono il loro apice, è il racconto a prevalere, il regista ritrova quel suo istinto di narratore che aveva un po' perso per strada. Star Wars L'attacco dei Cloni dimostra di possedere una prosa epica e romantica degna del Boccaccio cavalleresco, è la quintessenza delle Chanson de Geste, con cavalieri, principesse, creature da sconfiggere, mondi minacciati, cattivi avidi e spietati, tutti predominati da fondamentali tematiche.
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George Lucas rimedia abilmente a tutti gli errori commessi con La minaccia Fantasma, cedendo alla passione per il racconto e immergendoci totalmente nella storia e nei suoi temi universali (il senso della vita, le ambizioni, l'amore, il dolore, la rabbia, la morte). Meno comicità slapstick quindi (Jar Jar Binks viene piuttosto emarginato, dimostrazione che lo zoccolo più duro del fandom conta qualcosa). Pur essendo l'episodio in cui gli effetti speciali raggiungono il loro apice, è il racconto a prevalere, il regista ritrova quel suo istinto di narratore che aveva un po' perso per strada. Star Wars L'attacco dei Cloni dimostra di possedere una prosa epica e romantica degna del Boccaccio cavalleresco, è la quintessenza delle Chanson de Geste, con cavalieri, principesse, creature da sconfiggere, mondi minacciati, cattivi avidi e spietati, tutti predominati da fondamentali tematiche. George Lucas è un Boccaccio moderno col respiro di un romanziere ottocentesco, il cui sguardo colpisce per freschezza, malinconia, epicità e maestosità. Da antologia la battaglia finale, visivamente spettacolare e stupefacente, preceduta da uno scontro-esecuzione tra prigionieri e creature affascinanti girato in modo magistrale. Godibile l'inseguimento iniziale sopra gli edifici di una notturna Coruscant. Per i fan della saga sarà sicuramente un'emozione impagabile vedere Yoda finalmente in azione, impegnato in un duello memorabile e chic contro il conte Dooku, cattivo elegante e raffinato interpretato da un imperioso Christopher Lee. Degni di nota anche il personaggio Jango Fett, padre di uno dei beniamini dei fan, Boba, e l'ammirevole Jedi Mace Windu, interpretato da Samuel L. Jackson, munito di una singolare spada laser viola. Sempre numerose le citazioni (fenomenale la battuta di Obi Wan ad Anakin: “Non so perché ma sento che tu sarai la mia fine”) e le fugaci apparizioni (Anthony Daniels, interprete del droide C-3PO, in carne ed ossa). Lucas continua a farci sognare, a raccontare e a mostrarci il suo universo infinito. Magnifico il nuovo tema Across The Stars di John Williams, ma l'intera colonna sonora rimane una sinfonia perfetta. Un capolavoro L'Attacco dei Cloni, formidabile, che ripaga i fan della delusione dell'episodio precedente e in tempi di Harry Potter e di Il Signore degli Anelli non è poco. Per sempre nel cuore.
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laurence316
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martedì 26 settembre 2017
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soap wars, altro che star wars
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Secondo episodio della trilogia prequel, L’attacco dei cloni è, indubbiamente, il peggiore dell’intera saga.
Era già stata palesata abbastanza platealmente nel film precedente la mancanza di idee originali (o quantomeno interessanti), ma qui si finisce veramente per raschiare il fondo.
Del tutto povero di inventiva, è un film scialbo e scontato, dalla trama mai così esile, la cui unica funzione narrativa all’interno della serie sembra essere quella di raffigurare l’inizio dell’amore fra Padmé ed Anakin.
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Secondo episodio della trilogia prequel, L’attacco dei cloni è, indubbiamente, il peggiore dell’intera saga.
Era già stata palesata abbastanza platealmente nel film precedente la mancanza di idee originali (o quantomeno interessanti), ma qui si finisce veramente per raschiare il fondo.
Del tutto povero di inventiva, è un film scialbo e scontato, dalla trama mai così esile, la cui unica funzione narrativa all’interno della serie sembra essere quella di raffigurare l’inizio dell’amore fra Padmé ed Anakin. 142 minuti solo per questo? A quanto pare sì. Ma, come se non bastasse, 142 minuti zeppi di banalità, stereotipi e situazioni straviste. Oltreché di insopportabili melensaggini da soap opera televisiva di quarta categoria, in cui si cerca di inscenare un’ardente passione “tra due interpreti espressivi e sensuali come due lische di pesce surgelate” (Morandini). Non vi è alcuna profondità, i personaggi sono bidimensionali e la sceneggiatura effimera.
L’azione, comunque, non manca e, in questo senso, il film riesce a regalare almeno un paio di sequenze memorabili: quella della “affollata” battaglia tra jedi e robot nell’arena di Geonosian e quella dello scontro tra il conte Dooku e Joda, quest’ultima probabilmente la migliore dell’intero film. Di buona qualità anche la sequenza d’inseguimento d’apertura, anche se viene tirata un po’ troppo per le lunghe.
Il problema rimane il fatto che la riuscita di talune scene non riesce in alcun modo a fugare la generale sensazione di occasione mancata, di un film con delle potenzialità risolto invece nella maniera più superficiale e prevedibile. Ed è veramente un peccato, solo in parte riparato dall’ottimo ultimo capitolo, La vendetta dei Sith.
Scritto da Lucas con Jonathan Hales, visivamente è comunque un film assolutamente degno di nota: girato interamente in digitale in alta definizione, con gran spreco di effetti speciali, spalanca definitivamente le porte all’avvento del cinema digitale.
Certo che però i dialoghi e la recitazione sono di un livello (spesso) talmente misero da lasciare proprio senza parole. Mentre i contributi tecnici, a cominciare dalla colonna sonora del solito Williams e dalla scenografie di Bocquet, sono (spesso) di ottimo livello.
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ilpredicatore
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martedì 6 aprile 2010
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george luca, un boccaccio moderno. prima parte
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Trascorsi dieci anni dagli avvenimenti del primo episodio, La Repubblica si trova a dover fronteggiare i Separatisti in piena guerra civile, i quali attentano alla vita della senatrice Padme Amidala in modo da impedirle di dare il suo voto negativo al Decreto di Rifondazione Militare. Il Cancelliere Palpatine manda così due Jedi a proteggerla. Nel frattempo L'Ordine dei Jedi scopre che su un pianeta lontano si sta costruendo in gran segreto un esercito di cloni. Ci troviamo nell'epoca d'oro dei Jedi che Lucas premeva di raccontare, benché i Guardiani della Pace appaiano ormai ciechi, sordi e deboli di fronte ai gravi tumulti della Galassia, mentre i Sith tramano nell'ombra. E' la guerra dei cloni, raccontata da Obi Wan Kenobi nel quarto episodio.
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Trascorsi dieci anni dagli avvenimenti del primo episodio, La Repubblica si trova a dover fronteggiare i Separatisti in piena guerra civile, i quali attentano alla vita della senatrice Padme Amidala in modo da impedirle di dare il suo voto negativo al Decreto di Rifondazione Militare. Il Cancelliere Palpatine manda così due Jedi a proteggerla. Nel frattempo L'Ordine dei Jedi scopre che su un pianeta lontano si sta costruendo in gran segreto un esercito di cloni. Ci troviamo nell'epoca d'oro dei Jedi che Lucas premeva di raccontare, benché i Guardiani della Pace appaiano ormai ciechi, sordi e deboli di fronte ai gravi tumulti della Galassia, mentre i Sith tramano nell'ombra. E' la guerra dei cloni, raccontata da Obi Wan Kenobi nel quarto episodio. Si incomincia col difficile rapporto tra allievo Padawan e Maestro Jedi. Il primo è giovane, determinato, ma troppo presuntuoso, arrogante, pieno di sé, impulsivo. Il secondo è saggio, prudente, severo, a volte assente e spesso distratto quando si tratta dei sentimenti e dei tormenti adolescenziali dell'apprendista. Anakin Skywalker, il fulcro di questo immenso episodio. Un Jedi diverso da tutti gli altri, incapace del distaccamento, che finisce per innamorarsi di Padme, la giovane senatrice che deve proteggere e che ha conosciuto già nel primo episodio come regina. L'amore tra i due scoppia presto, l'amore romantico, combattuto, impossibile, tormentato, in mezzo al verde e ai laghi e sotto i tramonti. Anakin soffre il rifiuto della senatrice, obbligata ai suoi doveri e fortemente scettica circa il futuro del loro rapporto (lui un Jedi che non può avere attaccamenti, lei una politica indaffarata), ma soffre ancora di più la mancanza della propria madre e quando la trova ecco che scorgiamo l'essenza del suo personaggio. Il primo passo verso il lato oscuro, un passo deciso e influenzato non dal solito atto di malvagità, quanto da una conseguenza del tutto umana. Anakin si vendica e uccide perché soffre, cova rabbia e frustrazione. Anakin è estremamente umano, fragile, irascibile, mutevole, quindi... manipolabile. L'unico che sembra intuirlo è Lord Sidious. E prova insofferenza di fronte all'impotenza di salvare le altre persone dal dolore. Qualcuno potrebbe accettarlo, ma Anakin no. Anakin vorrebbe diventare onnipotente per far cessare alla morte di esistere. Rabbia, rabbia e rabbia la sua, in cui noi stessi potremmo facilmente identificarci. Anakin soffre l'ingiustizia generale e di qui il desiderio frustrato di dittatura di fronte alla democrazia impotente. La sua è un'incredibile sensibilità, benché manipolata. Ecco il vero pregio di Lucas in questa nuova trilogia, il suo colpo di genio: il regista trova la forza e l'ispirazione per raccontare con gran coerenza il lento cammino di un uomo verso il male e ci mostra che questo cammino è dettato da sofferenze in cui è facile cadere. Davvero azzeccata la scelta di Hayden Christensen nei panni di Skywalker, che colpisce per sguardo ed espressioni. Una conferma invece Ewan mcGregor, sempre più assomigliante al predecessore Alec Guinness. Da incanto la bellissima Portman, romantica e combattiva allo stesso tempo.
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peter rey
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giovedì 23 maggio 2002
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stupendo in tutto!
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Ok, il primo capitolo sicuramante non è quello meglio riuscito della saga, ma del secondo certo non si può dire lo stesso. Con questo film si chiariscono tanti punti lasciati in forse dal primo film. La meccanica dei mezzi e dei droidi è più credibile, mentre la storia si incammina cautamente verso la trilogia successiva o precedente (a seconda dei punti di vista). Al di la di giudizi di globalizzazione,su gli effetti speciali,posso dire che un film di fantascienza come guerre stellari, debba sfruttare al massimo tutte le tecnologie che il tempo di produzione possa offrire. Nel complesso rimane un ottimo film.
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fabal
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martedì 10 dicembre 2013
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atipico per ritmo e cautela narrativa
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Molto meno atteso rispetto ai limitrofi Episodi I e III, L'attacco dei Cloni è, dei tre, quello dal blasone più debole. Con le aspettative tutte concentrate nella genesi di Darth Vader, che qui ancora non vediamo, Star Wars si concede un capitolo sorprendentemente lento, atipico nella sua cautela cautela narrativa.
Impegnato ad accennare senza concludere, Episodio II gode di un andamento incerto che ne costituisce il maggior punto di fascino: Lucas oltrepassa l'approccio favolistico de La minaccia fantasma e ne emargina il cartoonesco, ritrovando umanità fisica e psicologica nei personaggi. L'austero ma rassicurante Christopher Lee soppianta Darth Maul, troppo "alieno" per un credibile passaggio di consegne con il futuro Darth Vader.
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Molto meno atteso rispetto ai limitrofi Episodi I e III, L'attacco dei Cloni è, dei tre, quello dal blasone più debole. Con le aspettative tutte concentrate nella genesi di Darth Vader, che qui ancora non vediamo, Star Wars si concede un capitolo sorprendentemente lento, atipico nella sua cautela cautela narrativa.
Impegnato ad accennare senza concludere, Episodio II gode di un andamento incerto che ne costituisce il maggior punto di fascino: Lucas oltrepassa l'approccio favolistico de La minaccia fantasma e ne emargina il cartoonesco, ritrovando umanità fisica e psicologica nei personaggi. L'austero ma rassicurante Christopher Lee soppianta Darth Maul, troppo "alieno" per un credibile passaggio di consegne con il futuro Darth Vader. Il conte Dooku è invece un Sith di transizione dichiarata, più statico e riflessivo, che recupera il misticismo lievemente atropocentrico della trilogia classica.
Di sfondo una furbissima trama che fa lo scaricabarile: affidando tutti i nodi al successivo Episodio III, L'attacco dei Cloni scorre con la tranquillità di chi sta nel mezzo, di chi promette senza dover mantenere, incurante delle ovvie critiche che lo definiranno (ingiustamente) come il peggiore della nuova trilogia. Al contrario Episodio II è forse il migliore, perché libero dagli affanni fracassoni de La vendetta dei Sith, e non ancora strozzato da una sceneggiatura rivelatasi nella sua fragilità. I centoventi e più minuti alternano scene d'azione, drammi umani e intrigo giallistico: il mistero sull'esercito dei Cloni, occasione per introdurre alcuni personaggi della trilogia classica, è affrontato da un Obi Wan maturo e già barbuto, nei panni di un investigatore che lavora più di cappa che di spada (laser). L'intreccio è ben architettato, benché le risposte ai molti intrighi qui presentati non verranno mai elargite nel film successivo.
Se la love story con Padmè è un canovaccio assonnato che poco ha di starwarsiano, l'efficacia emotiva del giovane Anakin supporta egregiamente una trama votata al presagio, che offre minacciosi assaggi del "lato oscuro". Davvero toccante la scena al campo dei Tusken, in cui lo sguardo di Christensen improvvisamente s'incattivisce e la regia lo segue, facendo partire un po' in sordina il primo Darth Vader's theme, la famosa marcia imperiale. Che da qui alla fine risentiremo altre due volte, con volume sempre più possente. Interessante anche la riproposizione di Duel of the Fates, nel momento in cui Anakin cavalca uno speeder bike nella disperata ricerca della madre. L'ostinazione del protagonista, la sua incapacità di accettare il distacco, duellano con gli insegnamenti Jedi: è questo il vero scontro di tutto Episodio II, unico film della trilogia nuova ad avvalersi di un impianto simbolico non elementare, in cui l'opposizione tra bene e male si percepisce senza spiattellamenti, senza frastornamento visivo. Nemmeno il duello finale, con Yoda (interamente digitalizzato) finalmente all'opera, risulta schematico: né per lo stile, né tantomeno per gli esiti.
Pregevole doppiaggio italiano diretto da Claudio Sorrentino, che per primo elimina la doppia voce a Palpatine/Darth Sidious, affidandole entrambe a Carlo Reali.
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marvelman
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lunedì 30 agosto 2010
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ottimo seguito
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Superiore al primo capitolo perchè definisce meglio l'atmosfera della nuova trilogia il secondo capitolo di star wars diventa più serio rispetto alla minaccia fantasma anche se perde in termini di solennità e originalità...a mio parere infatti l'attacco dei cloni è un film giustamente più sobrio dove il primo eccedeva ma è anche più nello spirito di star wars avvicinandosi ai vecchi film ma mantendo una spettacolarità di buon livello, ottimo jango fett molto meglio di boba fett e anche Yoda sempre una spanna sopra gli altri personaggi, nota un po' dolente per christensen che è sempre stato un po' "ingessato" sullo schermo, non bellissimo nemmeno l'inizio del film: il peggiore dell'intera esalogia.
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Superiore al primo capitolo perchè definisce meglio l'atmosfera della nuova trilogia il secondo capitolo di star wars diventa più serio rispetto alla minaccia fantasma anche se perde in termini di solennità e originalità...a mio parere infatti l'attacco dei cloni è un film giustamente più sobrio dove il primo eccedeva ma è anche più nello spirito di star wars avvicinandosi ai vecchi film ma mantendo una spettacolarità di buon livello, ottimo jango fett molto meglio di boba fett e anche Yoda sempre una spanna sopra gli altri personaggi, nota un po' dolente per christensen che è sempre stato un po' "ingessato" sullo schermo, non bellissimo nemmeno l'inizio del film: il peggiore dell'intera esalogia. Bellissima idea la battaglia nel'arena con tutti i jedi finalmente in campo con la spada laser sguinata pronti a combattere, insomma proprio un bel film.
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renato c.
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venerdì 10 giugno 2011
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2^ puntata
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E siamo alla 2^ puntata della "trilogia prequel" che, come ho detto nella recensione dell'episodio 1 sarebbe tutta da recensire insieme come unico film. Qui Anakin Skywalker è già un ragazzo maturo, quasi uomo, che si innamora della "senatrice" Patmé Amidala (come mai nell'episodio 1 era regina?). Non è ancora prevalso in lui il "lato oscuro" anche se tra gli anziani Jedi comincia ad esserci qualche timore. Poi sono strani i modi di invecchiare:nell'episodio 1 Anakin era un bambino e Patmé una ragazza cresciuta, qui sembrano coetanei e Patmé si innamora perdutamente di lui, come lui di lei! Bellissima la cornice romantica del lago di Como ed il picnic in quellla bellissima valle verde circondata da grandi c
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E siamo alla 2^ puntata della "trilogia prequel" che, come ho detto nella recensione dell'episodio 1 sarebbe tutta da recensire insieme come unico film. Qui Anakin Skywalker è già un ragazzo maturo, quasi uomo, che si innamora della "senatrice" Patmé Amidala (come mai nell'episodio 1 era regina?). Non è ancora prevalso in lui il "lato oscuro" anche se tra gli anziani Jedi comincia ad esserci qualche timore. Poi sono strani i modi di invecchiare:nell'episodio 1 Anakin era un bambino e Patmé una ragazza cresciuta, qui sembrano coetanei e Patmé si innamora perdutamente di lui, come lui di lei! Bellissima la cornice romantica del lago di Como ed il picnic in quellla bellissima valle verde circondata da grandi cascate dove poi i due innamorati si rotolano felici nell'erba! Come film in se stesso comunque non avrebbe valore, se non scenografico;non male invece come seconda puntata della trilogia! Alla fine della 3^ daremo l'ardua sentenza
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joker 91
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martedì 22 maggio 2012
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sequel ben calibrato
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Lucas realizza un film superiore al primo episodio ed crea una bellissima storia d'amore tra Christensen e Portman resa benissimo in taluni momenti dalle maestose scenografia computerizzate e dalla mitica ripresa di talune scene nel nostro lago di Como. Un film nella sceneggiatura molto più continuativo del predecessore con spunti riflessivi interessanti specialmente nel rapporto maestro-allievo. Mcgregor,Portman,S.L.Jackson come anche Lee sono in parte mentre trovo essenzialmente sottotono Christensen,gli effetti speciali sono utilizzati al momento giusto lasciando grossa importanza ad un plot basato su una bellissima storia d'amore
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spacexion
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mercoledì 5 giugno 2002
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sentimenti di plastica
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"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..."
Tanto lontana era la galassia di Lord Fener, Luke Skywalker e Ian solo, tanto vicina e scontata pare quella di Anakin e Amidala. Grafica digitale, immagini patinate, colonna sonora anonima accompagnano una storia che sembra aver perso il coraggio di prendere il volo e la forza della fantasia. L'onnipresenza digitale è rutilante e barocca nell'ultima fatica di Lucas, persino quando un po' di buona vecchia cartapesta e qualche sfondo disegnato avrebbero offerto un'immagine piu' gradevole all'occhio e soprattutto piu' credibile alle menti di noi poveri umani del XXI secolo.
Piu’ grave, Lucas sembra aver perso la capacità di immaginare mondi diversi dal proprio, riconducendo tutto al suo piccolo universo, che ha ben poco di fantascientifico.
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"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..."
Tanto lontana era la galassia di Lord Fener, Luke Skywalker e Ian solo, tanto vicina e scontata pare quella di Anakin e Amidala. Grafica digitale, immagini patinate, colonna sonora anonima accompagnano una storia che sembra aver perso il coraggio di prendere il volo e la forza della fantasia. L'onnipresenza digitale è rutilante e barocca nell'ultima fatica di Lucas, persino quando un po' di buona vecchia cartapesta e qualche sfondo disegnato avrebbero offerto un'immagine piu' gradevole all'occhio e soprattutto piu' credibile alle menti di noi poveri umani del XXI secolo.
Piu’ grave, Lucas sembra aver perso la capacità di immaginare mondi diversi dal proprio, riconducendo tutto al suo piccolo universo, che ha ben poco di fantascientifico. Difetto tutto americano e molto diffuso negli ultimi anni (si pensi a “Il Pianeta delle scimmie” di Burton), ma Lucas pare non preoccuparsi affatto di questa perdita di orizzonti esotici. Che importa allora se l'”informatore” di Kenobi è il cuoco di una tavola calda che sembra Mel della Sit Com "Alice"? E che importa ancora se uno Jedi va a fare una scampagnata con la sua bella, niente meno che la senatrice di una Repubblica galattica ed ex regina di Naboo, come fosse la compagna di scuola del college? Alle folle di ragazzini americani tutto cio' parrà normale, ma a noi no.
Il cast sembra diretto come se gli attori fossero automi, e diventa difficile capire se recitano meglio Natalie Portman e Ewan McGregor o l'esercito dei cloni. Hayden Christensen, nella miglior tradizione dei mediocri giovani attori americani, arriccia il naso e aggrotta la fronte per esprimere rabbia e turbamento, oppure rotea gli occhi trasognato quando è innamorato, e ora si capisce perché per il ruolo di Anakin Lucas avesse considerato anche Di Caprio.
Il film è perfetto, nella misura in cui il computer interviene a correggere ogni minimo errore, eppure laddove conta ancora l'elemento umano il film fa acqua da tutte le parti. La principessa Leia, Ian Solo e Luke Skywalker ci accompagnavano in un fantastico sogno ad occhi aperti di avventure mirabolanti, un sogno che ha segnato un’intera generazione.
"Episodio II L'attacco dei cloni" è invece soltanto un videogioco complicato e impossibile da portare a termine: spenta la playstation, rimangono solo gli occhi abbagliati e stanchi e un profondo senso di frustrazione.
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[+] mi dispiace per te
(di dark-knight)
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inesperto
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sabato 3 marzo 2018
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il lato oscuro è potente
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Dopo due mandati da regina del suo popolo, Amidala diventa senatrice della repubblica e subito subisce un attentato. Le viene concessa la scorta di due jedi che lei conosce bene: dopo 10 anni reincontra Obi Wan Kenobi ed Anakin. Il primo indaga su chi possano essere i responsabili, il secondo la protegge da vicino. Nell'arco del film, Anakin subisce la perdita della madre ad opera di alcuni farabutti che l'avevano rapita: il lato oscuro entra definitivamente nel cuore del giovane apprendista... Il maestro Obi Wan, tra una vicissitudine e l'altra, porta alla luce un esercito che era stato ordinato a dei fabbricanti di cloni da un jedi morto 10 anni prima: è la guerra che si affaccia alle porte dellla repubblica.
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Dopo due mandati da regina del suo popolo, Amidala diventa senatrice della repubblica e subito subisce un attentato. Le viene concessa la scorta di due jedi che lei conosce bene: dopo 10 anni reincontra Obi Wan Kenobi ed Anakin. Il primo indaga su chi possano essere i responsabili, il secondo la protegge da vicino. Nell'arco del film, Anakin subisce la perdita della madre ad opera di alcuni farabutti che l'avevano rapita: il lato oscuro entra definitivamente nel cuore del giovane apprendista... Il maestro Obi Wan, tra una vicissitudine e l'altra, porta alla luce un esercito che era stato ordinato a dei fabbricanti di cloni da un jedi morto 10 anni prima: è la guerra che si affaccia alle porte dellla repubblica. Presto tutto verrà definito.
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