ma che me frega: è la frase che "la carbonara" cecilia dice sempre per far vedere che una cosa non le importa quando invece è il contrario; come nel caso del carbonaro Zaccaria, suo antico amore, salvato dal suo ex marito creduto morto e poi ritornato, che nel frattempo si era fatto frate. non è manieristico; non è macchiettistico; per capirlo appieno bisogna guardarlo non una ma due o tre volte, e allora si caposce bene il senso delle battute. che non sono buttate a caso;è contro il potere cieco, si ma mica tanto perchè il cardinal Rivarola, (qui interpretato da Manfredi, mentre in un'altro film era interpretato da Tognazzi) capisce che dopotutto qualche cosa è sbaliato in quello che sta facendo.
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ma che me frega: è la frase che "la carbonara" cecilia dice sempre per far vedere che una cosa non le importa quando invece è il contrario; come nel caso del carbonaro Zaccaria, suo antico amore, salvato dal suo ex marito creduto morto e poi ritornato, che nel frattempo si era fatto frate. non è manieristico; non è macchiettistico; per capirlo appieno bisogna guardarlo non una ma due o tre volte, e allora si caposce bene il senso delle battute. che non sono buttate a caso;è contro il potere cieco, si ma mica tanto perchè il cardinal Rivarola, (qui interpretato da Manfredi, mentre in un'altro film era interpretato da Tognazzi) capisce che dopotutto qualche cosa è sbaliato in quello che sta facendo. si pone delle dopande, e quando ci si comincia a porre delle domande è segno che i tempi cominciano a cambiare, anche se lentamente, e quando padre francesco (l'ex marito di cecilia) finge un miracolo per salvar la capoccia del condannato lui ci sta, anche se ha visto tutto e quindi sa tutto. non è quindi un film banale, i film di Magni bisogna vederli più volte per capirli, mai giudicarli alla prima guardata.
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