benvenuta
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domenica 3 febbraio 2008
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la vita, come potrebbe essere bella!
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Film di squisita finezza. Che imprevedibile creatura l'uomo e che scandalosa cecità ha il male che si adopera a distruggerlo! Si ricava da questo improbabile racconto-sogno- la sottile speranza, a tratti illuminata di certezza,che quanto ha valore sia comunque destinato a sopravvivere: L'amore, il coraggio, la verità. Di fronte all'orrore e alla pura violenza, cosa contrapporre di più nobile se non l'arte sublime della sprezzatura, un sorriso che è memore di ogni lacrima?
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mary
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domenica 3 febbraio 2008
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train de vie: merita l'oscar?
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non mi sembra un film degno di ricevere ne oscar ne nessuna lode... è un film come molti altri... forse colpisce per il periodo o forse perchè il sogno del matto si rispecchia in alcuni particolari della vita degli ebrei di quel tempo...come per esempio la scena della donna nella doccia... la luce arriva dall'alto come d'altronde le docce a gas per gli ebrei... il sogno sarebbe stato una bellissima idea per a fuga... peccato che fosse solo un sogno.E come poteva essere possibile che mentre il treno dei finti deportati andava verso la libertà... le bombe arrivavano al suo fianoco ma non ce n'èra neanche una che colpiva il treno??? era veramente un sogno...
[+] non c'è vita all'inferno
(di fiore del ghetto)
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[+] love strengh truth
(di sarò)
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gabriella
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sabato 2 febbraio 2008
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ridere e' un po' come piangere.
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Guardando il film, inizialmente ho pensato che non mi piaceva l'idea di fare dell'ironia su un argomento così drammatico come quello dell'olocausto.Ma devo dire che poi ,andando avanti nella visione,ho anche pensato che ridere,a volte è un altro modo di piangere...E poi il finale mozza davvero il fiato..confondendo la realtà con la fantasia.Il povero matto(che poi tanto matto non è)per sopravvivere,per non lasciarsi morire,per resistere alla ferocia nazista si illude,forse sogna.Il regista rumeno insiste sulla necessità della tolleranza,della possibile convivenza fra razze e culture diverse(vedi ebrei e zingari).Il messaggio che lancia è quanto mai attuale.La follia,la discriminazione,la ferocia gratuita esistono ancora e forse ci saranno sempre.
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rosa
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sabato 2 febbraio 2008
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bel film
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carluccio
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sabato 2 febbraio 2008
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bello
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lizzy
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giovedì 31 gennaio 2008
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da vedere
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cris94
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giovedì 31 gennaio 2008
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trama!
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Shlomo, il matto di un villaggio ebreo, dice a tutti che nei paesi dall’altra parte della montagna gli ebrei vengono deportati dai nazisti. Così si riunisce il consiglio degli anziani e si decide di risistemare un vecchio treno e di inscenare una vera e propria deportazione. Al posto che nei campi di concentramento, però, sarebbero scappati verso la Palestina. Si dividono i compiti: c’è chi fa i nazisti, chi i deportati, chi sistema il treno e chi fa i vestiti dei tedeschi. Alla fine, tutti pronti, partono e inizia un viaggio comico, con discorsi comunisti, fughe per stare alla larga dalle stazioni e scontri musicali contro zingari che hanno avuto la loro stessa idea. Si presentano anche difficoltà, come per esempio l’incontro con un vero nazista e il rapimento di uno dei finti deportati; queste situazioni sono brillantemente superate dal finto capo nazista Mordechai, con l’aiuto del rabbino.
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Shlomo, il matto di un villaggio ebreo, dice a tutti che nei paesi dall’altra parte della montagna gli ebrei vengono deportati dai nazisti. Così si riunisce il consiglio degli anziani e si decide di risistemare un vecchio treno e di inscenare una vera e propria deportazione. Al posto che nei campi di concentramento, però, sarebbero scappati verso la Palestina. Si dividono i compiti: c’è chi fa i nazisti, chi i deportati, chi sistema il treno e chi fa i vestiti dei tedeschi. Alla fine, tutti pronti, partono e inizia un viaggio comico, con discorsi comunisti, fughe per stare alla larga dalle stazioni e scontri musicali contro zingari che hanno avuto la loro stessa idea. Si presentano anche difficoltà, come per esempio l’incontro con un vero nazista e il rapimento di uno dei finti deportati; queste situazioni sono brillantemente superate dal finto capo nazista Mordechai, con l’aiuto del rabbino.
Arrivano al confine con la Russia, al di là del quale c’è la libertà. Sembra che si siano salvati tutti, ma l’ultima immagine ci fa vedere Shlomo dietro il filo spinato dei campi di concentramento. Questo ci fa capire che tutto il viaggio è stato solo frutto dell’immaginazione del matto, che voleva evadere dall’atroce situazione in cui si trovava.
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zav
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giovedì 31 gennaio 2008
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bello
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naomi c
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mercoledì 30 gennaio 2008
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un capolavoro
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ironia intelligente dall'inizio alla fine. dopo tante risate, un finale che toglie il respiro e ammutolisce ogni sorriso
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bididibodidibu
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martedì 29 gennaio 2008
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una speranza per tt
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è troppo bello troppo sl alla fine nn dovevo far vedere quel pezzo cmq è molto bello chi nn la visto guardatelo fidatevi ...
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