forrestgump
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lunedì 13 agosto 2012
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un grandissimo capolavoro! immenso!
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Che dire, si tratta senza dubbio di un capolavoro unico nel suo genere. Tocca gli eventi principali della storia americana recente, analizzando grandi problematiche ancora attuali, come la discriminazione verso i diversi (che sia per etnia o per disabilità), la devastazione e l'inutilità della guerra, il pericolo della droga e dell'Aids, la violenza nella famiglia, ma anche l'amore per la vita, l'amicizia, la forza di inseguire i propri sogni, e potrei continuare ancora se non avessi un limite di spazio. Qualsiasi tentativo di rinchiuderlo nei canoni stabiliti per un film risulterebbe riduttivo. Vedendolo lo spettatore proverà un'ampia gamma di emozioni, che in base alla propria sensibilità spazieranno dalla tristezza e malinconia alla gioia e al divertimento.
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Che dire, si tratta senza dubbio di un capolavoro unico nel suo genere. Tocca gli eventi principali della storia americana recente, analizzando grandi problematiche ancora attuali, come la discriminazione verso i diversi (che sia per etnia o per disabilità), la devastazione e l'inutilità della guerra, il pericolo della droga e dell'Aids, la violenza nella famiglia, ma anche l'amore per la vita, l'amicizia, la forza di inseguire i propri sogni, e potrei continuare ancora se non avessi un limite di spazio. Qualsiasi tentativo di rinchiuderlo nei canoni stabiliti per un film risulterebbe riduttivo. Vedendolo lo spettatore proverà un'ampia gamma di emozioni, che in base alla propria sensibilità spazieranno dalla tristezza e malinconia alla gioia e al divertimento. Sublime l'interetazione degli attori principali, oltre ad Hanks (giustamente premiato con il suo secondo Oscar consecutivo dopo Philadelphia) vanno ricordati Sinise per il tenente Dan e Williamson per Bubba. Lo ritengo anche un film pedagogico perché contiene molti insegnamenti su come affrontare la vita nelle situazioni piú disparate che ci possono capitare. Infine da ricordare le moltissime citazioni che il film ci ha regalato e che tuttora fanno parte del bagaglio linguistico di moltissime persone. DA VEDERE ASSOLUTAMENTE, anche più volte per apprezzarne le varie sfaccettature.
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(di rudy_50)
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hipsterical
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giovedì 19 luglio 2012
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epica della bontà
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Forrest è un po' tardo ma è pure un bambino e un uomo dall'onestà ferrea e, diciamocelo, proprio un po' stolida. Il mondo ce la mette tutta per fargli scontare la sua lentezza mentale ma la natura lo compensa con due gambe prodigiose, un talento innato per il ping-pong e una robusta dose di fortuna. Combinate con la generosità e la bontà intrinseche del nostro Forrest, queste doti ne faranno un laureato, un eroe di guerra e un imprenditore milionario, dandogli in più delle chances di lasciare comicamente il segno nella storia americana del suo tempo. Una favola che lascia in bocca il sapore agrodolce dell'ironia visto che l'uomo apparentemente meno predisposto al sucesso riesce a surrogare la mancanza di sale in zucca finendo per essere un campione iconico dell'american way of life.
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Forrest è un po' tardo ma è pure un bambino e un uomo dall'onestà ferrea e, diciamocelo, proprio un po' stolida. Il mondo ce la mette tutta per fargli scontare la sua lentezza mentale ma la natura lo compensa con due gambe prodigiose, un talento innato per il ping-pong e una robusta dose di fortuna. Combinate con la generosità e la bontà intrinseche del nostro Forrest, queste doti ne faranno un laureato, un eroe di guerra e un imprenditore milionario, dandogli in più delle chances di lasciare comicamente il segno nella storia americana del suo tempo. Una favola che lascia in bocca il sapore agrodolce dell'ironia visto che l'uomo apparentemente meno predisposto al sucesso riesce a surrogare la mancanza di sale in zucca finendo per essere un campione iconico dell'american way of life... si laurea esclusivamente grazie alle gambe, viene insignito della medaglia d'onore del congresso sempre grazie alle gambe (oltre che alla stupidità - molto ben accetta nell'esercito - e all'eroico buon cuore che lo contraddistingue indelebilmente), diviene quasi malgrado sè stesso un padre (modello) e finisce per ottenere la prosperità materiale per un colpo di fortuna inaspettato dietro al quale traspare chiara la mano di un "Dio" finalmente mosso a pietà da tanta virtù. Forrest che è un brav'uomo come forse mai ne abbiamo visti al cinema rimane fedele fino alla fine alla sua semplice morale ricevendo il premio per la sua onestà, bontà e senso di responsabilità, salvo perdere crudelmente il più grande bene della sua vita, l'amatissima Jenny. Ma Forrest, puro di cuore come un sir Galahad anni '60 ha la stoffa di un vero Giobbe dell'Alabama e noi sappiamo che nulla spezzerà la sua fede nella sostanziale giustezza e decenza del mondo.
Lo sguardo cinico dell'autore si posa anche sulle due persone chiave nella vita adulta del signor Gump che finalmente risulteranno degli sconfitti per la loro mancanza di cuore ed eccesso d'orgoglio: il tenente Dan non diventa un eroe ma solo un invalido di guerra, Jenny passa dallo sbando giovanile alla malattia, e ci viene suggerito che quest'ultima sia qualcosa di più che una mera fatalità, più simile ad un castigo direi. A questo punto lo spettatore può scegliere se considerare il film una storia deamicisianamente moralistica oppure una commedia satirica sugli Stati Uniti d'America, paese nel quale essere brillanti è superfluo e magari anche scomodo, ma la chiave ce la offre Forrest sulle battute finali quando chiedendosi se esista un destino o se siamo solo foglie sbattute qua e là dal vento finisce per concludere che forse le due cose accadono assieme. L'importante, in tutti i casi, è continuare a "correre".
Non posso trattenermi dal proclamare visceralmente e intollerantemente che la storia tra Forrest e Jenny è la più straziante e monumentale love story della storia del cinema, ma la dinamica e gli esiti di questa favola d'amore ne fanno una favola nera di abbandono e sofferenza rischiarata solo fugacemente da effimeri momenti di felicità, un incubo più che un sogno d'amore. Neppure il gran cuore e lo zelo inesauribile di Forrest basteranno stavolta a proteggere il nostro caro eroe, perchè come disse mamma Gump la morte va accettata, e secondo Forrest prima o poi "shit happens" ... per tutti quanti.
Miracolo di equilibrio tra favola e verità, storia e fiction, moralismo e cinismo , commedia e dramma , riso e lacrime, magistralmente interpretata da un cast stellare con in più la chicca esilarante delle comparsate al fianco di presidenti USA e rock star di Forrest, inserito digiltalmente nel materiale di repertorio. Cosa si può pretendere di più da un film ? Da vedere e rivedere.
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smina
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lunedì 9 aprile 2012
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mi chiamo forrest gump...
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Come recensire un capolavoro del genere? Qualsiasi parola, anche la più dolce, comprometterebbe la purezza di questa perla del cinema.
"Mi chiamo Forrest Gump". Basta questo. Bastano queste quattro parole per disarmare anche il più cinico spettatore. Basta quel volto pulito, quelle espressioni intense, quel suo correre, correre, correre senza una ragione, "solo" perchè gli va di farlo, basta questo per amarlo.
Credo che in questo momento Forrest stia con suo figlio, credo stia facendo il padre e - di questo sono sicura - credo che sia il miglior padre che sia mai esisisito. Perchè lui sì, l'amore lo conosce davvero.
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Come recensire un capolavoro del genere? Qualsiasi parola, anche la più dolce, comprometterebbe la purezza di questa perla del cinema.
"Mi chiamo Forrest Gump". Basta questo. Bastano queste quattro parole per disarmare anche il più cinico spettatore. Basta quel volto pulito, quelle espressioni intense, quel suo correre, correre, correre senza una ragione, "solo" perchè gli va di farlo, basta questo per amarlo.
Credo che in questo momento Forrest stia con suo figlio, credo stia facendo il padre e - di questo sono sicura - credo che sia il miglior padre che sia mai esisisito. Perchè lui sì, l'amore lo conosce davvero.
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jenny
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lunedì 21 agosto 2006
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corri forrest, corri!
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Forrest Gump è senza dubbio tra i migliori film che ci possano essere.
Frutto della collaborazione tra robert Zemeckis e Steven Spielberg, questo film percorre la storia americana dagli anni ’60 a quella più recente, tramite la vita dell’ingenuo Forrest Gump.
Il film si apre con la scena del protagonista (Tom Hanks) seduto alla fermata dell’autobus e una piuma che volteggia nell’aria che rimarrà una metafora della vita fino alla fine del film.
Forrest viene emarginato e preso in giro ,sin dall’infanzia, per il suo lieve ritardo mentale e per l’apparecchio che porta alle gambe nel primo periodo, fin quando non scoprirà il piacere della corsa senza meta grazie all’amica Jenny, figura fondamentale di tutta la sua vita.
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Forrest Gump è senza dubbio tra i migliori film che ci possano essere.
Frutto della collaborazione tra robert Zemeckis e Steven Spielberg, questo film percorre la storia americana dagli anni ’60 a quella più recente, tramite la vita dell’ingenuo Forrest Gump.
Il film si apre con la scena del protagonista (Tom Hanks) seduto alla fermata dell’autobus e una piuma che volteggia nell’aria che rimarrà una metafora della vita fino alla fine del film.
Forrest viene emarginato e preso in giro ,sin dall’infanzia, per il suo lieve ritardo mentale e per l’apparecchio che porta alle gambe nel primo periodo, fin quando non scoprirà il piacere della corsa senza meta grazie all’amica Jenny, figura fondamentale di tutta la sua vita.
Altra figura importante, è quella della madre, interpretata da Sally Field che sarà sempre tra le persone più vicine a Forrest e che poi morirà di cancro.
Una delle frasi più famose, di quelle che “diceva sempre la mamma” è: La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.
La storia di Forrest dunque ha inzio con la presentazione di un’infanzia non proprio felice, allietata dalla presenza della piccola e infelice Jenny (Robin Wright Penn) , stuprata da un padre sempre ubriaco che prega sempre affinché dio la faccia diventare un uccello per farla volare “lontano lontano”.
I momenti storici sono molti, dall’incontro con lo scatenato Elvis a quello col presidente Kennedy per poi passare a quello con i presidenti Johnson e Nixon, la guerra del Vietnam, gli anni della discriminazione razziale, la comparsa in tv insieme a John Lennon. Lavoro impeccabile e trovata geniale quella di inserire immagini passate alla storia per la loro importanza, accanto a Tom Hanks che vanta un’interpretazione superba, tanto per cambiare.
Forrest affronterà anche la dura guerra in Vietnam con al suo fianco l’amico di colore Bubba (
Mykelti Williamson) che ha un unico desiderio: avere una barca per gamberi.
Quando il povero Bubba troverà la morte in guerra, Forrest prometterà al suo carissimo amico di realizzare il suo sogno per lui e riuscirà inoltre ad essere di parola.
Una delle figure che spicca nel film, è anche quella di Gary Sinise, più noto come tenente Dan.
Il tenente Dan rimarrà sempre vicino a Forrest nonostante il disprezzo iniziale, il suo forte distacco, il suo essere acido e alle volte cattivo.Tutto questo non basta mai per fermare l’ngenuità del giovane Forrest.
Intanto Jenny, diventata ormai hippie e tossicodipendente, si allontana da Forrest che ne è perdutamente innamorato. Si avvicinerà in seguito per poi sparire nuovamente.
Forrest, rattristato per l’ennesima delusione amorosa, inzia a correre per tutto l’Alabama e senza riuscire a fermarsi, attraversando praticamente tutta l’America e accumulando migliaia di fan per il continente, che vedono in lui una guida spirituale, qualcosa di mistico e potente.
Infine Forrest, dopo aver raccontato la sua storia ad ogni persona in attesa dell’autobus, riesce a raggiungere la casa di Jenny dove scoprirà l’esistenza di un altro Forrest (il grandioso Haley Joel Osment) e scoprirà anche della malattia di Jenny, che presto gliela porterà via.
Il film, uscito nel 1994, ha riscosso critiche di vario genere, da quelle positive alle più negative e dura 142 minuti, accompagnati da una colonna sonora impeccabile e dall’interpretazione magistrale di Hanks seguita dal resto dei protagonisti.
Impossibile non vedere spuntare qualche lacrima in più di una scena.
La storia Americana vista dagli occhi del buonissimo e ingenuo Forrest, preso in giro da tutti ma che grazie alla sua ingenuità non si è mai fermato davanti a nulla e ha imparato a correre, sempre.
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[+] ecco però...
(di giovanni mantienilascala)
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[+] capolavori a "multistrati"
(di alessanvan)
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paolo ciarpaglini
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giovedì 8 febbraio 2007
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un gran film.
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Forrest, (Tom Hanks), è alla fermata dell'autobus, seduto sulla panchina. Nella sua ordinata borsetta, porta tutto il suo passato, la sua incredibile storia. Considerato un ragazzo 'tardo' fin dall'infanzia, nasconde invece, dietro l'aria trasognata, involontario eroe e uomo di successo, il candore di un bimbo. tutto ciò abbinato all'innata propensione, nel guardare il mondo attraverso occhi che ben lungi sono, da ciò che è considerato. Quale, il metro di misura con cui i cosiddetti 'normali', giudicano, affibbiano un'etichetta che ti seguirà per tutta la vita?. Dove il confine, da noi troppo spesso erroneamente tracciato?. Il film è un inno, alla deficiente, insindacabile visione dei 'normali', che 'dall'alto', sanzionano ed elargiscono sentenze.
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Forrest, (Tom Hanks), è alla fermata dell'autobus, seduto sulla panchina. Nella sua ordinata borsetta, porta tutto il suo passato, la sua incredibile storia. Considerato un ragazzo 'tardo' fin dall'infanzia, nasconde invece, dietro l'aria trasognata, involontario eroe e uomo di successo, il candore di un bimbo. tutto ciò abbinato all'innata propensione, nel guardare il mondo attraverso occhi che ben lungi sono, da ciò che è considerato. Quale, il metro di misura con cui i cosiddetti 'normali', giudicano, affibbiano un'etichetta che ti seguirà per tutta la vita?. Dove il confine, da noi troppo spesso erroneamente tracciato?. Il film è un inno, alla deficiente, insindacabile visione dei 'normali', che 'dall'alto', sanzionano ed elargiscono sentenze. La vita di Forrest è segnata da un'infanzia difficilissima, in cui solo la madre, potremmo dire 'eroica', sostiene, difendendolo psicologicamente. Forrest, è consapevole di essere un pochino 'tardo', ma sua madre ha eretto in lui un monumento all'ignoranza altrui, uno scudo, che non lo vedrà mai come emarginato. Bensì, eroe di guerra, campione di footbowl, ping pong. Fonte, prima di odio per il sergente che salva, (il Garry Sinyse, di 'Mission to Mars') a cui amputano le gambe, ma che in seguito amerà come un fratello Forrest. Gump, riesce in tutto ciò che fà, ciò come a dire che proprio la normalità dei più, è anche il loro maggior limite. E ciò è paradossalmente, ma giustamente, una verità della vita. Sarà proprio quell'onestà, introvabile fra gli adulti, a condurlo attraverso la più bella e piena esperienza di vita, che un uomo possa esperire. L'amore eterno per la bellissima Robin Wright Peen, che dissento dalla critica, altri non è che il miglior risultato 'possibile' dopo un'infanzia trascorsa con un padre pedofilo!. I loro sono sì due cammini, diametralmente opposti, ma combacianti, come raramente accade nella vita. Jenny è sempre nel suo cuore, spesso appare spietata, ma la sua credo, sia solo la consapevolezza di amare troppo Forrest, e di non essere 'pronta' per un amore così. Quello di Gump è un sentimento inamovibile, maturo, saldo, consapevole, più di quello che tanti gettano nell'immondizia, dopo averlo 'usato'. Ed è questa, la stroia di un mondo al di là della cinematografia, che Zemeckis racconta. Tom Hanks ne è l'impersonificazione, come fosse la sua stessa natura. Non il solito film a lieto fine, ma a 'giusto' fine. Jenny dopo essere scesa nell'abisso, riesce a mio avviso, sorretta inconsciamente dall'amore di Forrest a ritrovarsi. A rimettere in piedi un monumento decaduto, effimero, sconsolante, terribile. Chì nella propria vita ha esperito qualcosa che vi assomigli, sa di cosa stò parlando. E non deve essere droga, l'abisso è lì, pronto ad inghiottirti, ad affogarti nei ricordi del passato. Ha aperto una ferita che non vuol chiudersi. Il momento più bello?. Difficile coglierne uno, fra gli innumerevoli che questa pellicola offre allo spettatore. L'incontro fra Forrest, ed il figlio a casa di Jenny. La scoperta che una notte fuggente, lo ha reso padre. La frase, il punto di domanda di inestimabile, inconsapevole bontà; " Ma è..è..". Forrest, teme che il piccolo possa aver 'ereditato' da lui quel vocabolo dispregiativo, 'scemo'. "No.., stai tranquillo Forrest, è il primo della classe". Gli occhi che si illuminano di Hanks, indescrivibile. Il sigillo su questo grande film, è il 'colloquio' che Forrest tiene davanti la tomba di Jenny. La vita continua, nonostante tanto dolore.
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riccardo-87
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domenica 18 gennaio 2009
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una genesi del cinema!
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geniale!un intrecciarsi di emozioni e sentimenti che pervade il film dalla prima all'ultima scena.se è vero ed innegabile che la figura di forrest gump è l'anima del film,è altrettanto innegabile che anche tutti gli altri personaggi svolgono al meglio-per non dire alla perfezione-i loro ruoli;e non solo robin wright penn nei panni di jenny è straordinaria,ma anche le figure della madre di forrest,del tenente dan e di buba sono straordinarie.questo è un film che talvolta mi ricorda lo stile italiano,ovvero il riuscir a far ridere fino alle lacrime-si pensi a tutti i film di sordi come"la grande guerra","tutti a casa","una vita difficile",o a"la vita è bella"di benigni-.anche in forrest gump si ride sino alle lacrime:le scene di lui che visita la casa bianca o i dialoghi con buba ne sono esempi lampanti.
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geniale!un intrecciarsi di emozioni e sentimenti che pervade il film dalla prima all'ultima scena.se è vero ed innegabile che la figura di forrest gump è l'anima del film,è altrettanto innegabile che anche tutti gli altri personaggi svolgono al meglio-per non dire alla perfezione-i loro ruoli;e non solo robin wright penn nei panni di jenny è straordinaria,ma anche le figure della madre di forrest,del tenente dan e di buba sono straordinarie.questo è un film che talvolta mi ricorda lo stile italiano,ovvero il riuscir a far ridere fino alle lacrime-si pensi a tutti i film di sordi come"la grande guerra","tutti a casa","una vita difficile",o a"la vita è bella"di benigni-.anche in forrest gump si ride sino alle lacrime:le scene di lui che visita la casa bianca o i dialoghi con buba ne sono esempi lampanti.poi vi sono i momenti toccanti,come la morte dello stesso buba o di jenny o della madre.ma la morte,come ci insegna il saggio yoda in star wars,"è parte naturale della vita,e va accettata".insomma,forrest gump è un film per la vita,che la penetra nella sua essenza e ne mette in luce gli aspetti fondamentali,come l'amicizia e l'amore,aspetti che troppo spesso la società d'oggi tende a porre in secondo piano.forrest gump è il vedere la vita con semplicità,è il riappropriarsi dell'essenza prima dell'uomo,ovvero degli affetti-memorabile in questo senso quando forrest,sulla tomba di buba,dice:"mamma dice sempre che a un uomo servono un tanto di soldi e basta,che tutto il resto servono solo a fare il pavone"(saggia madre)-.straordinaria anche la semplicità con cui forrest tratta il denaro-"un giorno il tenente dan mi telefonò per dirmi che non avevamo più il problema dei soldi,ed io dissi:"meno male,un problema in meno!"-.ma straordinaria è la figura di forrest anche in quanto"ancora di salvezza"per ogni persona che gli voglia bene:forrest salva il tenente dan prima dalla morte in vietnam e poi dala depressione;a jenny invece lui da qualcosa che non si può dire a parole,la salva,come dice Rose in titanic,"in tutti i sensi in cui una ragazza possa essere salvata".tutto questo e molto altro è forrest gump,film che chiunque voglia definirsi"esperto di cinema"deve assolutamente aver visto e rivisto.
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pask
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venerdì 27 aprile 2007
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amo l'america... e gli americani?
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Gli americani sono Forrest Gump?
O sono Jenny?
Un film così spietatamente analitico che lascia ad ognuno le proprie considerazioni.
Sicuramente ci racconta la storia americana del dopoguerra come nessuno abveva mai fatto. Ci sono tutti i suoi più grandi protagonisti, inclusi quelli che noi non conosciamo (il grandissimo Paul "Bear" Bryant, mitico coach di Alabama University). E ci sono le due facce dell'america. I Repubblicani e i Democratici, i razzisti e i tolleranti, i conservatori e i progressisti. Tutte le dicotomie possibili sono dipinte con maestria da uno Zemeckis mai così bravo. E le due facce dell'america si inseguono, si cercano, si desiderano, ma non si comprendono nella storia d'amore dei due protagonisti.
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Gli americani sono Forrest Gump?
O sono Jenny?
Un film così spietatamente analitico che lascia ad ognuno le proprie considerazioni.
Sicuramente ci racconta la storia americana del dopoguerra come nessuno abveva mai fatto. Ci sono tutti i suoi più grandi protagonisti, inclusi quelli che noi non conosciamo (il grandissimo Paul "Bear" Bryant, mitico coach di Alabama University). E ci sono le due facce dell'america. I Repubblicani e i Democratici, i razzisti e i tolleranti, i conservatori e i progressisti. Tutte le dicotomie possibili sono dipinte con maestria da uno Zemeckis mai così bravo. E le due facce dell'america si inseguono, si cercano, si desiderano, ma non si comprendono nella storia d'amore dei due protagonisti. Ma alla fine si amano, comunque.
Come noi, alla fine, amiamo questi incomprensibili yankees... e la loro fantastica musica.
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[+] una persona particolare
(di jack cooper)
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(di jack cooper)
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a.auris
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martedì 27 agosto 2013
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l'unica parola per descriverlo è capolavoro
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Forrest Gump, film del 1994 diretto da Robert Zemenckis e tratto dall'ononimo romanzo di Winston Groom.
Il film tratta della vita di un ragazzo, Forrest Gump (Tom Hanks), che ha un quoziente intellettivo di appena 74 punti. Il film spazia su circa trent'anni di storia degli Stati Uniti: Forrest, seduto su una panchina, comincia a raccontare la propria storia. Durante questi anni Forrest conoscerà importanti personaggi della seconda metà del XX secolo come Elvis Presley, John F. Kennedy, John Lennon e tanti altri, diventerà fonte di ispirazione per tantissime persone e si arruolerà nell'esercito per combattere la guerra del Vietnam, senza tuttavia rendersi realmente conto di quanto tutto questo fosse straordinario.
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Forrest Gump, film del 1994 diretto da Robert Zemenckis e tratto dall'ononimo romanzo di Winston Groom.
Il film tratta della vita di un ragazzo, Forrest Gump (Tom Hanks), che ha un quoziente intellettivo di appena 74 punti. Il film spazia su circa trent'anni di storia degli Stati Uniti: Forrest, seduto su una panchina, comincia a raccontare la propria storia. Durante questi anni Forrest conoscerà importanti personaggi della seconda metà del XX secolo come Elvis Presley, John F. Kennedy, John Lennon e tanti altri, diventerà fonte di ispirazione per tantissime persone e si arruolerà nell'esercito per combattere la guerra del Vietnam, senza tuttavia rendersi realmente conto di quanto tutto questo fosse straordinario. Durante la sua infanzia, inoltre, conoscerà l'amore della sua vita, Jenny Curran (Robin Wright), con la quale condividerà tanti momenti tristi. Durante le sue avventure conoscerà due figure che lo segneranno per il resto della sua vita: Bubba (Mykelti Williamson) e il Tenente Dan (Gary Sinise).
Nominato per 13 Oscar, vincendone "solo" 6, Forrest Gump è considerato da molti uno dei migliori film di sempre.
Sicuramente la chiave per un buon film è una buona regia, ma in questo caso la regia non è buona, ma eccellente. Robert Zemenckis non poteva fare di meglio, la sua regia è perfetta; riesce in pieno a catturare il mondo visto con gli occhi di Forrest, sia da bambino che da adulto, riesce ad alternare momenti drammatici con momenti comici e riesce a dare alla storia un tocco di realismo per una trama fantasiosa, ma geniale.
Perfetta è anche l'interpretazione di Tom Hanks in Forrest Gump, che lascia senza parola lo spettatore. Particolare attenzione va data all'enorme lavoro fatto dagli addetti agli effetti speciali, che hanno svolto un egregio lavoro. Veramente eccellenti tutti i campi artistici e tecnici; ogni persona che ha lavorato a questo film dovrebbe ricevere un premio individuale per ciò che ha fatto: creare un'opera d'arte in tutti i sensi.
Grazie all'ingenuità di Forrest Gump, possiamo immergerci in un mondo fantastico, stupefacente, straordinario, ma che visto dagli occhi del protagonista, è normale. Egli insegna molto, compie azioni incredibili, diventa fonte di ispirazione per tanti, un punto di riferimento, realizza il sogno americano, senza esserne consapevole, senza essere capace di capire appieno ciò che gli succede intorno. Egli compie azioni che per "normali" persone sono incredibili imprese, gesti di eroismo e azioni caritatevoli; molti si chiedevano il perché di quelle azioni, ma per Forrest era naturale, lui compiva quelle azioni, solo perché voleva farlo. [Non riuscivano a credere che uno può correre tanto senza una ragione particolare; avevo voglia di correre(Forrest Gump)]
Forrest Gump è un’imparagonabile opera artistica che insegna come affrontare la vita: con felicità e spensieratezza... con semplicità [Sorridi alla vita!(Forrest Gump)]
Impossibile raccontare questo film, per ciò che esprime, per ciò che regala, per ciò che vuole comunicare, solo un poeta potrebbe farlo.
Personalmente reputo Forrest Gump il miglior film di sempre, poesia allo stato puro, una vera e propria opera d'arte che lascia dentro l'animo dello spettatore una traccia indelebile.
Molte sono le frasi famose di Forrest Gump, ma una in particolare resterà nel cuore di ogni persona che abbia mai visto questo film: “Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!” (Forrest Gump)
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riccardo-87
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domenica 3 gennaio 2010
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una genesi del cinema!
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geniale!un intrecciarsi di emozioni e sentimenti che pervade il film dalla prima all'ultima scena.se è vero ed innegabile che la figura di forrest gump è l'anima del film,è altrettanto innegabile che anche tutti gli altri personaggi svolgono al meglio-per non dire alla perfezione-i loro ruoli;e non solo robin wright penn nei panni di jenny è straordinaria,ma anche le figure della madre di forrest,del tenente dan e di buba sono straordinarie.questo è un film che talvolta mi ricorda lo stile italiano,ovvero il riuscir a far ridere fino alle lacrime-si pensi a tutti i film di sordi come"la grande guerra","tutti a casa","una vita difficile",o a"la vita è bella"di benigni-.anche in forrest gump si ride sino alle lacrime:le scene di lui che visita la casa bianca o i dialoghi con buba ne sono esempi lampanti.
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geniale!un intrecciarsi di emozioni e sentimenti che pervade il film dalla prima all'ultima scena.se è vero ed innegabile che la figura di forrest gump è l'anima del film,è altrettanto innegabile che anche tutti gli altri personaggi svolgono al meglio-per non dire alla perfezione-i loro ruoli;e non solo robin wright penn nei panni di jenny è straordinaria,ma anche le figure della madre di forrest,del tenente dan e di buba sono straordinarie.questo è un film che talvolta mi ricorda lo stile italiano,ovvero il riuscir a far ridere fino alle lacrime-si pensi a tutti i film di sordi come"la grande guerra","tutti a casa","una vita difficile",o a"la vita è bella"di benigni-.anche in forrest gump si ride sino alle lacrime:le scene di lui che visita la casa bianca o i dialoghi con buba ne sono esempi lampanti.poi vi sono i momenti toccanti,come la morte dello stesso buba o di jenny o della madre.ma la morte,come ci insegna il saggio yoda in star wars,"è parte naturale della vita,e va accettata".insomma,forrest gump è un film per la vita,che la penetra nella sua essenza e ne mette in luce gli aspetti fondamentali,come l'amicizia e l'amore,aspetti che troppo spesso la società d'oggi tende a porre in secondo piano.forrest gump è il vedere la vita con semplicità,è il riappropriarsi dell'essenza prima dell'uomo,ovvero degli affetti-memorabile in questo senso quando forrest,sulla tomba di buba,dice:"mamma dice sempre che a un uomo servono un tanto di soldi e basta,che tutto il resto servono solo a fare il pavone"(saggia madre)-.straordinaria anche la semplicità con cui forrest tratta il denaro-"un giorno il tenente dan mi telefonò per dirmi che non avevamo più il problema dei soldi,ed io dissi:"meno male,un problema in meno!"-.ma straordinaria è la figura di forrest anche in quanto"ancora di salvezza"per ogni persona che gli voglia bene:forrest salva il tenente dan prima dalla morte in vietnam e poi dala depressione;a jenny invece lui da qualcosa che non si può dire a parole,la salva,come dice Rose in titanic,"in tutti i sensi in cui una ragazza possa essere salvata".tutto questo e molto altro è forrest gump,film che chiunque voglia definirsi"esperto di cinema"deve assolutamente aver visto e rivisto.
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piernelweb
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giovedì 7 febbraio 2008
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la fortuna sia con voi
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Girando a 360° gradi attorno ad un film, prima o poi si riesce ad individuare la prospettiva giusta per avvalorare la voluta e personale tesi critica. No fa eccezione "Forrest Gump"; il pluripremiato film di Robert Zemeckis che diversi esperti hanno messo in discussione perchè "premia l'atteggiamento conservatore e di subordinazione al sistema, assumendo in tal senso connotati politici ben precisi". In realtà il film del regista di "Ritorno al futuro" è una gradevolissima commedia dolceamara che si configura come l'apologia dell'uomo mediocre che accompagnato da un destino benevolo, inconsciamente e suo malgrado riuscirà a raggiungere il successo. Un film parzialmente ottimista (ma dove sta scritto che un film impegnato per essere importante debba per forza essere pessimista?) caratterizzato da una narrazione brillante, ricca di trovate, di fittizie collocazioni storiche e incontri con prestigiose personalità per il protagonista.
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Girando a 360° gradi attorno ad un film, prima o poi si riesce ad individuare la prospettiva giusta per avvalorare la voluta e personale tesi critica. No fa eccezione "Forrest Gump"; il pluripremiato film di Robert Zemeckis che diversi esperti hanno messo in discussione perchè "premia l'atteggiamento conservatore e di subordinazione al sistema, assumendo in tal senso connotati politici ben precisi". In realtà il film del regista di "Ritorno al futuro" è una gradevolissima commedia dolceamara che si configura come l'apologia dell'uomo mediocre che accompagnato da un destino benevolo, inconsciamente e suo malgrado riuscirà a raggiungere il successo. Un film parzialmente ottimista (ma dove sta scritto che un film impegnato per essere importante debba per forza essere pessimista?) caratterizzato da una narrazione brillante, ricca di trovate, di fittizie collocazioni storiche e incontri con prestigiose personalità per il protagonista. Parallelamente Zemeckis contrappone la disavventurosa e sfortunata esistenza di una donna di talento, (l'amata Jenny) divertendosi a dissacrare la storia americana dagli anni 60 ad oggi irridendo la sopravvalutazione del mito (malattia moderna abbastanza grave) per la quale ogni gesto o azione cova in sè un significato simbolico (Forrest corre per 3 anni senza fermarsi semplicemente perchè gli và e non per un'ideale). In definitiva un film da incorniciare che celebra la fortuna come il segreto della vita; più forte e dirompente di ogni volontà o intelligenza. Le lacrime finali sono un pò troppo sottolineate, ma possiamo negarne l'appartenenza umana?.
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