Brutti di notte |
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Un film di Giovanni Grimaldi.
Con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Alfredo Rizzo, Mimmo Poli, Fulvia Franco.
continua»
Comico,
b/n
durata 91 min.
- Italia 1968.
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catena di montaggio per franco e cicciodi elgatolocoFeedback: 257557 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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domenica 2 ottobre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Era il 1968, annus mirabilis o horribilis a seconda dei punti di vista, non entro in merito; ma, quanto a Franco e Ciccio, era uno dei periodi in cui producevano di più, ossia sfornavano film uno dopo l'altro-dunque una vera catena di montaggio, con rischi annessi e connessi, ma anche con guadagni notevoli, all'epoca, poi forse(dagli anni Settanta in poi dello scorso secolo)un po'diradati. Ma in quest'epoca i film, scritti in fretta per ovvi motivi di tempo, erano sempre parodie di film famosi e di successo.Stavolta di mira era stato preso"Belle de nuit", film (di un anno prima, almeno come uscita nelle sale)del grande Luis Bunuel, su una donna insospettabile(la Deneuve da giovane)che di notte, non certo per necessità, si prostituiva. Qui invece, per"andare sulla sessualità", Franco Franchi ha il"complesso delle donne brutte", dunque deve fare un'intensa cura di sesso con donne belle, per compensare la cosa, appunto. La parte migliore, a parte qualche spunto scenico(pochi, invero, anche perché il regista e sceneggiatore Gianni Grimaldi, un"routinier"con Franco e Ciccio, doveva fare tutto molto in fretta, perché...time is money)è la prima, con la parodia della psicoanalisi, dove, come in ogni parodia, si insiste sul lettino, il"sonno indotto"(in realtà le cose stanno diversamente, nella psicoanalisi, come noto, ma parlare di transfer, di regressione etc., naturalmente non serve, se si fa parodia)e altro, confondendo psicoanalisi, ipnosi(che, già con Freud, sarà altro, come noto, dopo la sua"rottura"con Breuer), altro ancora. Ma, appunto, parodicamente(parodisticamente, volendo)i dettagli non contano e allora viva le"facce", meglio le smorfie di Franco, cui fa da contrappunto, come sempre, la"serietà"di Ciccio, il"magnifico", dove invece Franco è lo"zanni"per antonomasia...E allora anche Franco come pavone, Franco che fa altre mosse etc. Due inimitabili(a modo loro, certo)ben difficilmente uguagliabili, rispetto alla nostra epoca in cui la comicità è, in genere, cosa già vista... El Gato
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