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Anche in un film fatalmente legato al suo tempo(è del 1965, epoca in cui in Italia si sentivano i primi riverberi della"rivoluzione sessuale"nordamericana e del Nord e Centro-Europa, ma con l'imperversare del moralismo ufficiale ancora esistente e vivace), Monicelli riusciva, con la sua ironia corrosiva a fare luce sul"costume italico", anche accentuando le caratteristiche locali-dialettali.antropologiche delle regioni esaminate, sulla psicologia maschile e femminile... Grande attenzione al contesto in rapporto con il "testo", insomma(dove il testo è il personaggio impersonato da Mastroianni, colonnello"prestato"alla NATO-sul tema allora non si poteva scherzare, come insegna una storia di insabbiamenti relativa ai golpe...quasi sicuramente"provati"e"intentati"-sempre"in fregola", purché l'avventura sia tale, cioè legata a rischi oggettivi...), Reazioni diverse di donne diverse nei vari ambienti, con tante avventure in ogni senso. Eccelso Mastroianni(anche se canta maluccio...), idem Enrico Maria Salerno, "classico"psicanalista"pazzo", ottimo Marco Ferreri come conte sordo e gelosissimo nonché"sferico", dove l'altrimenti notevolissimo regista si "metteva a nudo", si esponeva nella sua non proprio armoniosa fisicità, Michèla Mercier, Virna Lisi, Margaret Lee, Beba Loncar etc...
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