8 ½ |
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Un film di Federico Fellini.
Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Barbara Steele.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 138 min.
- Italia 1963.
- Cineteca di Bologna
MYMONETRO
8 ½
valutazione media:
4,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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mercoledì 29 aprile 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sogno, realtà, ricordi, visioni si intrecciano e cercano di delineare la soggettività, i tormenti, l'indecisione e la visione del mondo di Guido alias Federico, artista confuso immerso nell'Italia del boom. Il regista, con un progetto che non riesce ad ultimare, è soffocato dalle continue richieste da parte della sua troupe (attrici, produttore, tecnici) e dalle pressioni dell'amante e della moglie (è evidente il contrasto tra sogno e realtà). Per difendersi Guido fugge, mente spudoratamente e si rintana in sé stesso, nei suoi ricordi, nei suoi sogni. Quella di Guido (un Mastroianni fantastico) è la parabola dell'artista disilluso, che ha perso la gioia di vivere con gli altri; è Federico Fellini che mostra con sincerità le sue paure, i suo pensieri; è l'artista che, intrappolato nel traffico della società, spicca un volo irrazionale e viene riportato a terra bruscamente dalla realtà; è un sognatore ingenuo e sincero che desidera un harem dove amanti, mogli e puttane vadano d'accordo; è l'individuo che infine capisce l'importanza del vivere insieme, nel bene e nel male, cercando di cogliere il ritmo di quella danza che è la vita. Le musiche di Rota sono fantastiche e sono rimaste impresse nella cultura italiana. Mille dettagli sono da cogliere, mille sfumature da interpretare. E' frequente l'utilizzo dello sguardo in camera, per l'immedesimazione in Guido. Continua l'interesse di Fellini per la Chiesa, l'insegnamento cattolico e i sensi di colpa che esso sviluppa nell'individuo sin dall'infanzia. Si percepisce quasi sempre quando Guido sogna o ricorda. Le scene memorabili sono molte: l'harem, il ballo di Saraghina, il volo, i ricordi dell'infanzia in romagna (divertentissimo il dialetto stretto della nonna) e nella casa religiosa, l'incontro coi genitori.. "La storia è quella di un regista che non riesce ad ultimare un film, ma in un altro senso, la confusione che ha il regista, è anche la confusione che c'è in ognuno di noi.."
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