Alberto Anile
Il film viene inizialmente battezzato E il ministro si fermò a mangiare, ma la censura, messa in allarme dall'accostamento tra una carica pubblica e una funzione fisiologica passibile di facili allusioni, boccia decisamente il titolo; non basta che il ministro del film appartenga all'epoca di Starace, il titolo viene ammorbidito in un più blando Sua eccellenza si fermò a mangiare. Il soggetto, imbastito da Metz e Gianviti, è un intreccio farsesco fin troppo ricco di equivoci e di tradimenti, con un cast in cui trovano posto, oltre a Totò, Lauretta Masiero, Virna Lisi, Lia Zoppelli, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Mario Siletti e Pietro De Vico. [...]
di Alberto Anile, articolo completo (3171 caratteri spazi inclusi) su 1998