Magnifica ossessione

Da un romanzo di un pastore evangelico, Norman Lloyd NEwman, "Magnificent Obsession"di Douglas Sirk(1954)è il remake di un film precedente, decisamentre anteriore.  La catena di solidarietà innescata da un medico, tragicamente scomparso, rivive con un giovane scioperato, che, covinto da un amico del compianto medico, ma soprattutto dal fatto di aver involontariamente sottratto il respiratore al medico poi deceduto, nonché dalla volontà dalla vcolontà di far colpo sulla vedova di questi, prosegue poi per volontà dei due"amanti". E'un mélo, con l'inevitabile catena di sfortune e di"inciampi"(per dirla in maniera blanda)che atengono al genere, dunque si sa a priori con che cosa ci si confronta, ma Sirk, grande autore di e del genere, se la cava da notevolissimo  regista quale è. Da lodare la sua prova, come quella degli interpreti Jane Wyman e Rock Hudson, che, sempre che si voglia evadere dal cinema attuale con le sue derive diversissime, permettono di riscoprire un"classico"(del genere, appunto, ma anche in sé, ossia a prescindere dal genere specifico)che regge, a distanza di oltre 60 anni, senza alcun problema. Che poi si voglia accettare il"messaggio"latente o meno, è cosa non dico accessoria ma non necessariamente essenziale-costitutiva.    El  Gato