Il piccolo fuggitivo

Mario Gromo

Dobbiamo questo film a una singolare figura di «indipendente» del cinema americano, un omino tascabile, mister Joseph Burstyn, il molto beneficato benefattore di alcuni nostri film in America. Dotato di un fiuto invidiabile, subito acquistò, alla loro apparizione, i nostri primi saggi neorealistici, da Roma città aperta a Paisà e a Sciuscià. Li presentò a New York, ebbero un vivo successo, molte rinomanze ne vennero agli autori di quei film, ma credo non molti dollari; mentre molti furono quelli intascati dall'abile Burstyn. [...]

di Mario Gromo, articolo completo (4086 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957