tizianastanzani
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martedì 11 gennaio 2011
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bello e impossibile
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Un gioiello, un po' troppo teatrale, ma che allora poteva funzionare: c'erano il miracolo economico, il sogno americano, la fiducia nel prossimo e la speranza nel futuro... tuttavia, piangere di felicità - alla fine di un film - è sempre terapeutico, anche perché oggi si sentono talmente tante campane che non credo siano tutti angeli che mettono le ali. Una curiosità: il malvagio Signor Potter, di nome si chiama Harry…
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il cinefilo
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sabato 25 settembre 2010
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il capolavoro immortale di frank capra
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TRAMA:Il sig.George Bailey(James Stewart)ha sempre dedicato la sua vita,come il padre,ad aiutare la gente in difficolta ma non ha fatto i conti con l'avidità e le meschinità del sig.Potter(lionel Barrymore)...RECENSIONE:Si tratta,molto probabilmente,del più grande film natalizio di tutti i tempi poichè riesce a mescolare sapientemente l'elogio della vita di tutti i giorni in ogni suo istante(una visione che,a seconda dei punti di vista,potrebbe anche infastidire)con una palese e feroce critica ai meccanismi del capitalismo finanziario di cui il malvagio sig.Potter sembra essere la massima e più terribile personificazione.
Il tema principale del film è,per definizione,la"vita"intesa come il regalo più grande che si possa offrire(come afferma l'angelo custode di G.
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TRAMA:Il sig.George Bailey(James Stewart)ha sempre dedicato la sua vita,come il padre,ad aiutare la gente in difficolta ma non ha fatto i conti con l'avidità e le meschinità del sig.Potter(lionel Barrymore)...RECENSIONE:Si tratta,molto probabilmente,del più grande film natalizio di tutti i tempi poichè riesce a mescolare sapientemente l'elogio della vita di tutti i giorni in ogni suo istante(una visione che,a seconda dei punti di vista,potrebbe anche infastidire)con una palese e feroce critica ai meccanismi del capitalismo finanziario di cui il malvagio sig.Potter sembra essere la massima e più terribile personificazione.
Il tema principale del film è,per definizione,la"vita"intesa come il regalo più grande che si possa offrire(come afferma l'angelo custode di G.Bailey)e di cui l'umanità(la pellicola contiene,in questo senso,un valore universale)spesso non riesce a sfruttare nel migliore dei modi.
Il film,se si esclude l'importante sequenza della drammatica crisi del protagonista,è pervaso di un alone di ottimismo e allegria che non ha eguali nella storia del cinema.
Si tratta,senza dubbio,di una di quelle pietre miliari degne di essere viste e riviste all'infinito senza stancarsi e la scelta,di regista e sceneggiatori(tra cui lo stesso F.Capra),di utilizzare la festa di natale come cornice della vicenda per esprimere al meglio le loro tematiche si rivela assolutamente perfetta.
Questo film straordinario può vantare numerose sequenze indimenticabili e tra queste spicca,per fascino ed emozione,l'indimenticabile scena finale in cui il protagonista,la moglie e tutti i suoi amici si riuniscono e intonano tutti insieme una canzone natalizia.
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luca scialò
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venerdì 13 agosto 2010
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l'amicizia è la vera ricchezza
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George Bailey è un ragazzo dal cuore d'oro, che fin da bambino è disposto a sacrificarsi per gli altri. Rinuncia alla laurea in architettura per far felice il padre e prendere il suo posto nell'Istituto di credito di cui egli è amministratore; un amministratore di buon cuore, disposto ad aiutare gli altri. Con la sua morte, George prenderà così il suo posto, continuando a svolgere quel lavoro con magnanimità. Ma dovrà scontrarsi con una società arrivista ed egoista, su tutti il magnate Harry Potter, pronto a mandarlo sull'attico...
Un film che insegna i veri valori della vita, quelli per cui vale la pena vivere: la famiglia, gli amici, il prossimo che ha bisogno.
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George Bailey è un ragazzo dal cuore d'oro, che fin da bambino è disposto a sacrificarsi per gli altri. Rinuncia alla laurea in architettura per far felice il padre e prendere il suo posto nell'Istituto di credito di cui egli è amministratore; un amministratore di buon cuore, disposto ad aiutare gli altri. Con la sua morte, George prenderà così il suo posto, continuando a svolgere quel lavoro con magnanimità. Ma dovrà scontrarsi con una società arrivista ed egoista, su tutti il magnate Harry Potter, pronto a mandarlo sull'attico...
Un film che insegna i veri valori della vita, quelli per cui vale la pena vivere: la famiglia, gli amici, il prossimo che ha bisogno.
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nanà1
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lunedì 15 marzo 2010
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l'angelo custode.
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La figura dell'angelo custode, è centrale nella pellicola, in special modo alla fine del film, quanto George, riceve in dono il libro che lo stesso Angelo leggeva, con la dedica : " Caro George,nessun uomo è un fallito se ha degli amici.Con affetto tuo Clarance".
Considerato dagli esperti un autentico capolavoro della cinematografia, non a caso alcuni autorevoli critici ebbero a dire che il citato film ha avuto due registi: Frank Capra e Dio!
Ciò nondimeno le attuali generazioni esprimo un consenso pregevole e lusinghiero per il richiamo ancora di grande attualità che tale pellicola costituisce; i valori della dignità dell'uomo e la salvaguarda della stessa sua integrità.
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La figura dell'angelo custode, è centrale nella pellicola, in special modo alla fine del film, quanto George, riceve in dono il libro che lo stesso Angelo leggeva, con la dedica : " Caro George,nessun uomo è un fallito se ha degli amici.Con affetto tuo Clarance".
Considerato dagli esperti un autentico capolavoro della cinematografia, non a caso alcuni autorevoli critici ebbero a dire che il citato film ha avuto due registi: Frank Capra e Dio!
Ciò nondimeno le attuali generazioni esprimo un consenso pregevole e lusinghiero per il richiamo ancora di grande attualità che tale pellicola costituisce; i valori della dignità dell'uomo e la salvaguarda della stessa sua integrità. Da sempre emblema dei film più belli sul Natale.
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renato c.
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martedì 29 dicembre 2009
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il capolavoro di frank capra
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Frank Capra ci ha dato tanti bellissimi films, ma questo li supera tutti! James Stewart ne è un protagonista insuperabile, buono, altruista, ma che finisce in rovina a causa di una sbatataggine di suo zio. Deciso a suicidarsi mentre diceva che sarebbe stato meglio se non fosse mai nato, viene salvato dal suo angelo custode che gli fa vedere come sarebbe stata brutta la vita dei suoi cari se egli non fosse esistito, ed inoltre indirettamente, non avrebbe salvato la vita a molti marinai che sono stati salvati da suo fratello al quale egli aveva salvato la vita! Bellissima la scena finale in cui tutte le persone che egli aveva aiutato fanno la collettta per salvarlo dal disastro finanziario, e la sua torna ad essere una famiglia felice!
Questi sono i films educativi da fare vedere sia ai bam
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Frank Capra ci ha dato tanti bellissimi films, ma questo li supera tutti! James Stewart ne è un protagonista insuperabile, buono, altruista, ma che finisce in rovina a causa di una sbatataggine di suo zio. Deciso a suicidarsi mentre diceva che sarebbe stato meglio se non fosse mai nato, viene salvato dal suo angelo custode che gli fa vedere come sarebbe stata brutta la vita dei suoi cari se egli non fosse esistito, ed inoltre indirettamente, non avrebbe salvato la vita a molti marinai che sono stati salvati da suo fratello al quale egli aveva salvato la vita! Bellissima la scena finale in cui tutte le persone che egli aveva aiutato fanno la collettta per salvarlo dal disastro finanziario, e la sua torna ad essere una famiglia felice!
Questi sono i films educativi da fare vedere sia ai bambini che ai giovani d'oggi! Altro che violenze e sesso sfrenato! A questo film è ispirato anche il film con Nicholas Cage "The family man" anch'esso molto bello e di buoni insegnamenti morali: l'amore è più importante di qualsiasi carriera!
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tony71
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mercoledì 14 ottobre 2009
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una vita di "rinunce"
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Ottimo film, sicuramente il capolavoro di Frank Capra. E' il film dei buoni sentimenti, delle rinunce, dell'altruismo. Strepitoso James Stewart. Coinvolgente e commovente.
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lisbeth
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martedì 6 ottobre 2009
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angeli metropolitani
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It’s a Wonderful Life è un’affermazione apodittica,dice allo spettatore qualcosa su cui si presuppone nessuno possa eccepire.Lo diceva nel ’46 un Frank Capra molto convinto,e lo ribadirà nell’ultima intervista dell’’85,sul prato della sua bella villa.“Un uomo, un film”,era il suo grido di cineasta vincente(alla distanza lo fu, nonostante gli alti e bassi della sua carriera)il regista,cioè,come unico responsabile del suo film.
Nel ’46, negli Stati Uniti, la storia di George Bayley, cittadino di Bedford,uomo che rinuncia ai suoi sogni (scrollarsi dalle scarpe la polvere di questa piccola cittadina e girare il mondo)per senso del dovere,responsabilità e amore,era quanto di più edificante potesse essere creato dopo los desastres de la guerra.
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It’s a Wonderful Life è un’affermazione apodittica,dice allo spettatore qualcosa su cui si presuppone nessuno possa eccepire.Lo diceva nel ’46 un Frank Capra molto convinto,e lo ribadirà nell’ultima intervista dell’’85,sul prato della sua bella villa.“Un uomo, un film”,era il suo grido di cineasta vincente(alla distanza lo fu, nonostante gli alti e bassi della sua carriera)il regista,cioè,come unico responsabile del suo film.
Nel ’46, negli Stati Uniti, la storia di George Bayley, cittadino di Bedford,uomo che rinuncia ai suoi sogni (scrollarsi dalle scarpe la polvere di questa piccola cittadina e girare il mondo)per senso del dovere,responsabilità e amore,era quanto di più edificante potesse essere creato dopo los desastres de la guerra.L’americano medio si rispecchiò in lui, ricominciò a credere in sé stesso vide nel dinoccolato Jimmy Stewart il campione di un cinema consolatorio(l’altro “buono” per eccellenza era Gary Cooper)l’attore non attore,nè bello né brutto,indubbiamente non fascinoso come i divi che l’avevano preceduto,insomma il prototipo dell’uomo della strada,come del resto Capra pretendeva che fossero i suoi attori,a cui riscriveva seduta stante la parte se capiva che l’avevano “provata” in precedenza.Mary/Donna Reed, ha la serena faccia acqua e sapone della casalinga di quel tempo (niente a che fare con le odierne Desperates Housewifes),appena un po’ più trasgressiva la biondona Violet/Gloria Grahame, ma in fondo brava ragazza, anche se sceglie partiti più allettanti dello spiantato George (ma George, dal canto suo, ha sempre amato Mary, fin da bambino).Lionel Barrymore, lo spietato e disonesto palazzinaro Henry Potter, di cui il pronipotino Harry erediterà gli occhiali tondi tondi, è il cattivo che non l’avrà vinta sulla bontà che contraddistingue la maggioranza del genere umano, stando alfinale davvero strappalacrime.E chi non si commuoverebbe (di gioia, s’intende) di fronte a quell’unisono di solidarietà che salva George dalla bancarotta e la città dalle grinfie di chi l’avrebbe trasformata in una specie di Las Vegas, la città del vizio, del frastuono e delle insegne luminose che appare a George, protagonista di quell’incubo che Clarence,suo angelo protettore, gli scatena per dimostrargli quanto è bello vivere?Sì, perché in realtà George voleva uccidersi.Ma andiamo con ordine:George si sposa, rinuncia a fare il globe-trotter,rinuncia a costruire ponti, palazzi e chiese(come Capra, del resto,laurea in ingegneria frustrata dalla Grande Crisi)e apre un’agenzia di credito con zio Billy,aiuta i concittadini con i soldi del suo viaggio di nozze, mette al mondo non uno o due ma ben quattro educatissimi marmocchi (e come potrebbe uno immaginarli altrimenti?),ripristina con tanto sudore e fatica un’orrida catapecchia che avrà sempre spifferi e il pomello delle scale che si stacca,non va in guerra perché sordo da un orecchio per aver,da piccolo, salvato il fratello caduto in acque gelate,fratello che invece va e diventa una specie di eroe nazionale,saluta amici che partono per vacanze esotiche e sfoga l’incipiente senso di frustrazione con un bel calcio alla sua macchina,rifiuta con grande dignità l’offerta compromissoria di Potter che l’avrebbe reso ricco(ma lui no, povero ma onesto,si alza con fierezza dalla sedia troppo bassa su cui Potter l’ha fatto sedere di fronte a lui in trono)e tutto questo fino al grande crac,quando il destino cinico e baro si accanirà contro il giusto.
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jacopokiller95
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mercoledì 22 luglio 2009
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occhio a non sopravvalutarlo
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occhio a non sopravvalutarlo... è un film come molti altri.. il messaggio alla fin fine è banale e tantissimi film prima e dopo di lui ne hanno parlato. E poi.. confrontate il James Stewart di questo film con quello di "La Donne Che Visse Due Volte". Non esiste confronto: con Hitchcock recitava infinitamente meglio !!
[+] occhio a non sottovalutarlo
(di roberta gilmore)
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marvelman (quello vero!)
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giovedì 12 marzo 2009
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un film comico e puerile !!!
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Tutto ispirato da canto di Natale di Charles Dickens : Molto meglio SOS fantasmi con Bill Murray , quello si un vero capolavoro del Natale !!!
[+] e' il colmo
(di cinefilo indignato)
[ - ] e' il colmo
[+] su, non scherziamo.
(di drugo)
[ - ] su, non scherziamo.
[+] stai scherzando, vero?
(di roberta gilmore)
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alessandro
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sabato 28 febbraio 2009
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una celebrazione della vita
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L’ottimismo e la speranza sono le caratteristiche tipiche dei film di Frank Capra. Anche in questo caso il regista non si smentisce e anzi tocca forse la sua vetta più alta. Considerato dalla grande maggioranza dei critici come uno dei film più belli di sempre, ancora oggi questa favola vanta numerosi estimatori e un folto pubblico.
La storia si svolge a Bedford, piccola città in crisi economica, popolata da gente onesta e laboriosa. Il perfido Henry Potter (da non confondere con il quasi omonimo Harry) ne sta acquistando lentamente il controllo, assorbendo la quasi totalità delle attività e la banca. Resiste solo un istituto di credito della famiglia Baley.
George, interpretato da un grande James Stewart, succede al padre deceduto alla guida dell’istituto, deciso a non cedere al ricco trafficante.
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L’ottimismo e la speranza sono le caratteristiche tipiche dei film di Frank Capra. Anche in questo caso il regista non si smentisce e anzi tocca forse la sua vetta più alta. Considerato dalla grande maggioranza dei critici come uno dei film più belli di sempre, ancora oggi questa favola vanta numerosi estimatori e un folto pubblico.
La storia si svolge a Bedford, piccola città in crisi economica, popolata da gente onesta e laboriosa. Il perfido Henry Potter (da non confondere con il quasi omonimo Harry) ne sta acquistando lentamente il controllo, assorbendo la quasi totalità delle attività e la banca. Resiste solo un istituto di credito della famiglia Baley.
George, interpretato da un grande James Stewart, succede al padre deceduto alla guida dell’istituto, deciso a non cedere al ricco trafficante. Si prodiga con successo aiutando il prossimo dando tutto se stesso, arrivando ad impegnare i risparmi per il suo viaggio di nozze quando già con la giovane sposa si avviava alla stazione.
Il suo obiettivo era dare a tutti gli abitanti della città una casa dignitosa dove vivere strappandoli alle catapecchie del perfido Potter. George è amato in città ma un giorno un grande ammanco di denaro, perduto dallo zio, metterà a rischio il lavoro di anni. George si sente smarrito, in una sera, senza più speranza ( la notte di Natale), si lascia andare all’ira, esce di casa dopo aver fatto una sfuriata alla moglie e ai tre figli e in rapida sequenza riesce a fare a pugni ed andare a sbattere contro un albero con l’auto. Raggiunto il punto più cupo si dirige verso il ponte risoluto a farla finita.
Qui interviene Clarence, un angelo pasticcione mandato da Dio in aiuto di Bob per potersi guadagnare le ali delle quali era ancora sprovvisto. George pieno di amarezza esprime il desiderio di non essere mai nato e Clarence lo accontenta, quindi lo porta in città e gli fa vedere come sarebbero andate le cose se lui non fosse mai esistito.
Potter ha il potere completo su tutto (ha anche cambiato il nome alla città in Pottersville). La brava gente è divenuta ostile e la malavita domina per le strade.
Colpito negli affetti George si redime e capisce che la sua vita non è stata inutile, ma anzi, meravigliosa. Clarence lo fa tornare indietro da quella dimensione parallela permettendogli di ritrovare le sue persone più care e si da subito da fare. Gli abitanti corrono in suo aiuto e tutti insieme trovano i fondi per riparare all’ammanco.
Favola natalizia di altri tempi che scalda il cuore e che dopo oltre sessanta anni ancora emoziona. Il messaggio è semplice: nessuna vita è inutile. Anche il più piccolo gesto fatto in aiuto di un altro può salvare o cambiare l’esistenza di entrambi. Un’iniezione di ottimismo con molteplici inviti a non disperare perché anche nelle peggiori situazioni c’è una via di uscita.
Questo film è una celebrazione della vita dove, come insegnava il buon George, anche la persona più piccola e umile merita considerazione e dignità. La vita è meravigliosa … come affermare il contrario?
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[+] ma sei sicuro?
(di alessandro)
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