Puoi baciare lo sposo

Film 2018 | Commedia, +13 90 min.

Regia di Alessandro Genovesi. Un film con Diego Abatantuono, Monica Guerritore, Salvatore Esposito, Cristiano Caccamo. Cast completo Titolo internazionale: My Big Gay Italian Wedding. Genere Commedia, - Italia, 2018, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 1 marzo 2018 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,36 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2018

Antonio ha finalmente trovato l'amore della sua vita, Paolo, con il quale convive felicemente a Berlino. Antonio chiede a Paolo di sposarlo ma ora viene il momento di affrontare le due famiglie. In Italia al Box Office Puoi baciare lo sposo ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 2,2 milioni di euro e 952 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,36/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,72
CONSIGLIATO NÌ
Commedia sentimentale che vorrebbe mettere in luce le ipocrisie del presente italiano, ma riduce il conflitto a un braccio di ferro coniugale.
Recensione di Paola Casella
mercoledì 28 febbraio 2018
Recensione di Paola Casella
mercoledì 28 febbraio 2018

Antonio vive a Berlino dove condivide un appartamento con Benedetta, una ragazza ricca e svampita, e con Paolo, il ragazzo di cui si è innamorato a prima vista. Quando Antonio chiede a Paolo di sposarlo, lui pone una condizione: quella di essere presentato ai futuri suoceri in Italia. Antonio esita perché non ha mai rivelato la sua omosessualità a padre e madre, ma infine cede, e parte per Civita di Bagnoregio, il paesino dove è cresciuto e di cui suo padre è sindaco. A lui, oltre a Paolo, si aggregano Benedetta e Donato, un nuovo inquilino cinquantenne che è stato lasciato dalla moglie per via della sua preferenza per gli abiti da donna (da indossare personalmente, si intende). Peccato che Roberto, il padre di Antonio, nonostante le posizioni politiche "liberal" sia decisamente contrario a celebrare un matrimonio gay che vede coprotagonista il figlio. Sua moglie Anna, invece, si dichiarerà a favore e intraprenderà una campagna contro il marito "omofobo".

Alessandro Genovesi, insieme al cosceneggiatore Giovanni Bognetti, costruisce una commedia sentimentale che vorrebbe mettere in luce le ipocrisie italiane di fronte alla legge sulle unioni civili, ma narra invece una guerra di intolleranza: quella che Anna conduce contro il marito colpevole essenzialmente di non essere d'accordo con lei.

"La gente pensa che io sia cattivo perché non sono felice di questo matrimonio", si lamenta Roberto, e ha ragione: nessuno si sforza di capire il suo disagio, che non sarà nobile ma è umanamente comprensibile. Il copione inoltre dipinge Anna come la madre "reggitora" che "non può che generare" un figlio gay in adorante sottomissione alla figura materna.
È un peccato, perché la storia inizia bene, con una dichiarazione d'amore in voce fuori campo di Antonio a Paolo, con la recitazione non macchiettistica di Cristiano Caccamo nei panni di Antonio e di Salvatore Esposito in quelli di Paolo, e con lo spassoso arrivo di Donato (Dino Abbrescia), l'elemento comico più evidente di una vicenda che intende mescolare leggerezza e pathos. Ma le incoerenze cominciano da subito: quando ad esempio Paolo, che aveva insistito per essere presentato ai genitori di Antonio, rivela di non parlare da anni con la propria madre perché lei ha rifiutato il suo coming out.

I problemi, oltre che con i personaggi di Anna e Roberto, aumentano con l'improbabile ex fidanzata stalker di Antonio, Camilla, cui il ragazzo continua a minacciare (sacrosante) denunce alla polizia ma di cui invece accetta i ricatti e gli appostamenti. Quel che è più grave è che questa storia, che vorrebbe raccontare il presente, si colloca al di fuori del tempo e della realtà: e non solo perché tutto è edulcorato e reso inoffensivo, ma anche perché non si affrontano mai davvero le contraddizioni ideologiche di un Paese apparentemente progressista e invece profondamente retrivo, riducendo il conflitto ad un braccio di ferro coniugale. Del resto che Puoi baciare lo sposo non sapesse bene dove andare a parare lo rivela un finale in salsa musical che, in questo contesto, si può tradurre con l'espressione molto italiana "a tarallucci e vino".
Infine i personaggi femminili sono davvero discutibili: l'ereditiera idiota (credibilmente recitata da Diana del Bufalo, su cui il regista rivela di aver "calibrato il personaggio"), la moglie arpia e madre castrante, l'ex fidanzata egocentrica che non si rassegna al rifiuto. Se i personaggi maschili sono sostanzialmente positivi - la coppia gay, il frate "postmoderno", il padre retrogrado ma amorevole e disposto a cambiare - quelli femminili sono ancorati ai peggiori stereotipi e non mostrano alcuna complessità umana, pur tenendo conto che questa è una commedia e non un trattato di psicologia.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 26 luglio 2018
skywalker70

Il punto di forza di questo film sono gli attori, davvero bravi, tutti. Sono riusciti a dare spessore e naturalezza ai loro personaggi, senza inciampare nella recitazione forzata e un po' accademica che spesso accompagna le pellicole made in Italy. Peccato per la story-line, che inizia con il giusto ritmo ma poi si perde, strada facendo, in meandri confusi e vicoli ciechi dai quali il registra [...] Vai alla recensione »

domenica 24 novembre 2019
Lizzy

Credo che ce ne voglia di fantasia per creare qualcosa di brutto, forse anche di più di quella che serve per inventarsi un capolavoro. A me questo film non è piaciuto per nulla. Innanzitutto niente risate, manco sorrisi: ho allargato un pelo le labbra per una battuta di Catania, e poi basta. L' omosessualità qua viene ancora messa in burletta: da etero posso affermare [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 aprile 2018
RaffaeledP

Bel film con un ottimo cast. Accanto alla riflessione su un tema più che mai attuale vi sono anche momenti comici e molto divertenti. Molto bravi gli attori: Abatantuono, Guerritore, caccamo, Esposito ed un divertentissimo Abbrescia. Avrei solo evitato di coinvolgere la Chiesa e soprattutto di usare un crocifisso posto alla mercè di tutti.

venerdì 2 marzo 2018
giusen

Un argomento quanto mai delicato trattato sempre col sorriso. Bel film, che tutti dovrebbero vedere per sorridere riflettendo.

venerdì 2 marzo 2018
PippoPalomba

Divertente quasi quanto i veri pranzi di famiglia

venerdì 2 marzo 2018
MariBi

Esilarante il pranzo di famiglia in cui i ragazzi fanno outing. La risata di Abatantuono è contagiosa

venerdì 2 marzo 2018
MauriTaz

Finalmente una commedia solare e scanzonata….e ci sta pure Enzo Miccio!!!!

venerdì 2 marzo 2018
AliSubi85

Strano vedere il cattivissimo Genny Savastano in queste vesti. Bravo e bravi tutti!

sabato 18 aprile 2020
niko2001

film totalmente inutile....

lunedì 6 agosto 2018
Roby 82

Peccato...il trailer come sempre è meglio del film. Trama insensata, personaggi sopra  le righe, un Abatantuono e una Guerritore con dei personaggi presi pari pari dal film "Happy Family" e da "la peggior settimana della mia vita". Un bravo Salvatore Esposito l'unico che crede in quello che recita, fuori dal copione Antornio Catania e Diana Del Bufalo.

domenica 24 giugno 2018
Brando

Il gay è di moda..e un filmucolo come questo attira i benpensanti curiosi..mi stupisce la presenza di Abatantuono che nelle pena generale regala qualche sprazzo di buon cinema..Povera commedia italiana!...ma questa ormai è storia nota.

martedì 1 maggio 2018
Fra

un filmetto all'acqua di rose...cliché vari e tutto come te lo aspetti, in senso negativo. 

sabato 7 aprile 2018
marsmeraldo

Semplice, leggero e diretto, umanamente comprensibile da tutti i punti di vista.... In un contesto fantastico (Civita di Bagnoregio) la storia di un amore che ancora oggi, nonostante tutto, trova difficoltà ad essere vissuta e considerata "giusta". Riflessioni con  il sorriso.  Bravi

martedì 20 marzo 2018
Elaisa

Dopo aver sbadigliato, a tratti destata da Dino Abbrescia e a volte da Abatantuono, per il resto lo stesso trovato veramente pietoso. Un’interpretazione così finta priva di pathos, una qualsiasi emozione o di qualunque messaggio morale,tale che avrei preferito vedere una puntata reale del programma kitsch di E. Miccio, non ho mai visto,ma che credo sarebbe stata molto più divertente [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 marzo 2018
donnapa

Divertente, delicato, attori molto bravi. Diego Abatantuono e Monica Guerritore mi sono piaciuti tanto, il grande Antonio Catania (il mio preferito) potrebbe fare qualsiasi personaggio,entrerebbe sempre nella parte, in modo eccellente. Diana Del Bufalo, voce meravigliosa, come attrice vorrei vederla in qualche ruolo dove interpreta un personaggio meno svampito in modo da apprezzarne le capacità [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 marzo 2018
Marica Noemi

Il classico film che vorrebbe essere divertente e trasmettere una morale, ma non riesce a fare nessuna delle due cose.

Frasi
Io sono fidanzato! Sono gay!
Una frase di (Cristiano Caccamo)
dal film Puoi baciare lo sposo - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 2 marzo 2018
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

A&G, premiata ditta Abatantuono/Genovesi specialista in commedie degli equivoci di famiglia a tema sociologico romantico manzoniano: quel matrimonio non s'ha da fare, quella coppia non s'ha da divorziare. L'attualità chiama l'unione civile gay. L'irsuto sindaco progressista (Abatantuono non debordante), ma omofobo, nello sperduto borgo-Italia risponde a figlio e compagno (Esposito/Caccamo) «State scherzando [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 marzo 2018
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Ancora la Puglia, ancora due giovani gay decisi a sposarsi, ma terrorizzati dalle reazi-ni del parentado. Per il resto poco a che spartire con Mine vaganti di Ozpetek. Qui il tono è molto più leggero, anche se fortunatamente privo di volgarità. Da Berlino, l'aspirante attore Antonio porta il collega innamorato Paolo a Civita di Bagnoregio, dove papà è il sindaco Roberto, progressista solo a parole. [...] Vai alla recensione »

NEWS
INFINITY
domenica 2 febbraio 2020
 

Antonio vive a Berlino dove condivide un appartamento con Benedetta, una ragazza ricca e svampita, e con Paolo, il ragazzo di cui si è innamorato a prima vista. Quando Antonio chiede a Paolo di sposarlo, lui pone una condizione: quella di essere presentato [...]

NEWS
giovedì 22 febbraio 2018
 

Diversity, l'associazione presieduta da Francesca Vecchioni che si impegna a valorizzare l'inclusione facendo cultura contro pregiudizi e discriminazioni e il Lovers Film Festival - Torino LGBTQI Visions, diretto da Irene Dionisio e presieduto da Giovanni [...]

POSTER
martedì 30 gennaio 2018
 

Antonio ha finalmente trovato l'amore della sua vita, Paolo, con il quale convive felicemente a Berlino. Nell'entusiasmo di una tenera dichiarazione d'amore, Antonio chiede a Paolo di sposarlo ma ora viene il momento di affrontare le due famiglie.

TOP TRAILER
lunedì 22 gennaio 2018
Andrea Fornasiero

Dalla commedia Puoi baciare lo sposo con Diego Abatantuono al western presentato alla Mostra del Cinema di Venezia Sweet Country: la settimana ha visto uscire trailer di tutti i generi. Fino all'attesissima seconda stagione della pluripremiata serie Handmaid's [...]

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