Titolo originale | Cake |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Daniel Barnz |
Attori | Jennifer Aniston, Anna Kendrick, Britt Robertson, Sam Worthington, Lucy Punch Chris Messina, Mamie Gummer, Camille Guaty, William H. Macy, Felicity Huffman, Misty Upham, Ashley Crow, Rose Abdoo, Adriana Barraza, Pepe Serna, Camille Mana, Paula Cale, Manuel Garcia-Rulfo, Allen Maldonado, Julio Oscar Mechoso, Evan O'Toole, Lizzie Peet, Alma Martinez, Andrew Elvis Miller, Louie Novoa, Laura Putney, Robert Zimiga. |
Uscita | giovedì 7 maggio 2015 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,73 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 11 maggio 2015
Claire esplora il confine fra vita e morte, abbandono e cuore spezzato, pericolo e salvezza. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Cake ha incassato 15,9 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Claire Bennett frequenta un gruppo femminile di sostegno a persone in depressione ma viene fermamente invitata a lasciarlo dopo le sue reazioni dinanzi al suicidio di una delle componenti, Nina. Claire soffre di dolori terribili, conseguenza di un grave incidente occorsole da più di un anno. Ciò la obbliga ad esercizi di rieducazione e ad imbottirsi di antidolorifici acquistati in modo non sempre legale. A vegliare su di lei, dopo che si è separata dal marito, è la colf messicana Silvana la quale è anche a conoscenza del dolore interiore che la tormenta.
Ci sono film in cui lo spettatore che ama il cinema viene praticamente invitato a scindersi in due. Da un lato gli viene proposta la caduta del/della protagonista nell'abisso nelle cui profondità convivono depressione e rabbia facendogli emergere immediatamente una sorta di reazione di difesa dinanzi a un soggetto ormai visto più volte (soprattutto nel cinema made in Usa). Se poi progressivamente nel suddetto spettatore si insinua il dubbio di un possibile lieto o comunque speranzoso fine i meccanismi di auto protezione acquisiscono una maggiore potenza. D'altro canto però gli viene offerta l'occasione di assistere a una performance del tutto insolita di una star come Jennifer Aniston che deve avere amato così tanto il progetto da esserne anche produttrice esecutiva.
Uno degli esercizi più difficili da portare a compimento è quello di liberarsi dai pregiudizi su un'interprete. E' quello che ci viene consentito di fare con Cake perché si avvertono tutte le potenzialità sinora inespresse dall'attrice avendo inoltre l'opportunità di vederla confrontarsi con un'altra attrice del calibro di Adriana Barraza che molti ricorderanno per il suo ruolo in Babel e che qui è la premurosa (ma anche non sottomessa) collaboratrice domestica Silvana. La Claire della Aniston è una donna che alleva il proprio dolore (fisico e psicologico) come un figlio di cui al contempo vorrebbe liberarsi perché ormai troppo cresciuto ma che vuole anche tenere attaccato a sé. I suoi rapporti con l'umanità finiscono con il dipendere tutti da questo suo nodo interiore che le sembra inestricabile a meno di riuscire ad entrare nelle sensazioni provate dalla suicida Nina (con la quale non aveva particolari rapporti) per trovare a sua volta il 'coraggio' di emularne la decisione finale. Di questa Cake potremo quindi non apprezzare fino in fondo il grado di cottura ma gli ingredienti ci sono e sono di qualità.
CAKE disponibile in DVD o BluRay |
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Piccoli gesti. Jennifer Aniston non ha ormai nulla da dimostrare: è una delle più convincenti attrici comiche, ma spesso le è piaciuto vincere facile con commediole di poco spessore e dimenticabilissime... Ma chi glielo fa fare, a 40 anni suonati, a mettersi in gioco con un ruolo drammatico di una grande intensità, imbruttendosi, addirittura deturpandosi il volto, mimetizzando quel corpicino, che [...] Vai alla recensione »
Cake, un termine inglese per indicare una torta, qualcosa di dolce, ci verrebbe in mente, una zuccherata piacevolezza golosa. Questo verrebbe alla mente dello spettatore quando si appresta a entrare in contatto con un nuovo film. Pensieri sparsi intinti di uno zuccheroso sentimentalismo nascondono per antifrasi, un film amaro, dove il dolore permea ogni incavo della pellicola.
In questo film Jennifer Aniston, la famosa protagonista della serie televisiva "Friends" e di numerose altre commedie americane, ha veramente stupito tutti interpretando un ruolo difficile e altamente drammatico che le ha comportato anche una sorta di imbruttimento fisico, necessario ovviamente alla parte sostenuta. Claire, la protagonista di "Cake", è una [...] Vai alla recensione »
Una giovane donna cerca di riprendersi moralmente e fisicamente da un terribile incidente. La riabilitazione procede però a colpi di antidolorifici e relazioni interpersonali a dir poco disastrose specialmente con l'unica donna che pare averla davvero a cuore e cioè la sua colf messicana. Un film dolente e doloroso sulla discesa agli inferi di una donna che, come spesso accade, potrebbe [...] Vai alla recensione »
Ci vogliono pazienza e capacità di introspezione per apprezzare un dramma psicologico che a uno sguardo superficiale può apparire lento, piatto, noioso; non è un film per chi cerca semplice intrattenimento, azione, effetti speciali. Jennifer Aniston riesce ad essere abbastanza ma forse non del tutto convincente nel ruolo di una donna che ha perso la gioia di vivere a seguito [...] Vai alla recensione »
Esiste una categoria di film, che in genere si definiscono, per comodita'"drammatici", che trattano problematiche profonde, intime, che sfuggono alla"commercialita'"dei generi(azione, trhiller, SF, comico, erotico etc.): ne e'un notevole e lodevole esempio questo"Cake"(Daniel Barnz, sceneggiatura di Patrick Tobin, 2014)che racconta di un'avvocatessa di [...] Vai alla recensione »
Nell'insieme non dispiace l'interpretazione drammatica di una Jennifer Aniston che dal genere commedia si cimenta nel ruolo di una donna sofferente, reduce da un incidente che le ha lasciato cicatrici, dolori fisici cronici e vuoto esistenziale. Niente colpi di scena, niente reazioni forti, niente di troppo esplicito o eclatante o particolarmente inquietante.
Ribadisco: fasullo, totalmente fasullo! La bravura degli interpreti non salva il pessimo film. Eccezionale la Barraza (l'unica cosa con parvenza di credibilità). E basta!
La proiezione del proprio tentativo di suicidio da parte della protagonista è resa bene. Non è in fondo un film drammatico, perché molto retorico.
Un film passionale che ogni secondo da la pelle d'oca , ho voluto mettere 4 stelle per la sua qualità e anche se ho letto numerose critiche penso che per il suo genere cinematografico (drammatico) sia un'ottimo film
Un film di grande emozione che viene ogni secondo la pelle d'oca
No,devo dire che il film non mi è piaciuto molto,tutto è rappresentato in forma superficiale,non dice nulla di nuovo,il dolore della protagonista non tocca il cuore dello spettatore,quantomeno il mio,perchè sembra artefatto e non convince.Sono andata a vedere questo film con molte aspettative ma sono rimasta delusa
Jennifer Aniston fa per 100 minuti la faccia triste e si contorce come un bambino che finge di star male per non andare all'asilo. Questa interpretazione risibile è ai suoi occhi la prova d'attrice che finora era mancata alla sua carriera... Spero torni a fare quel tipo di commedie in cui dimostra qualche indubbia qualità, e non si butti anche lei in questi film orrendi che [...] Vai alla recensione »
Mettendo da parte i suoi ruoli da commedia che l'hanno resa famosa, anche televisivamente, Jennifer Aniston si cala in una pellicola drammatica, difficile e tra le più interessanti del recente panorama cinematografico. Senza trucco in un volto, anzi, solcato dalle cicatrici, l'ex star di Friends abbandona i suoi personaggi frivoli per regalare una delle prove più convincenti della sua carriera.
Jennifer Aniston voleva vincere l'Oscar. La ricetta giusta? Una torta dalla scorza rude ma dal cuore di panna: Cake. Dramma low budget in cui l'ex moglie di Brad Pitt, ed ex fidanzatina d'America grazie alla decennale serie tv di culto Friends, impersona un ricco avvocato traumatizzato da incidente d'auto in cui ha perso la vita il figlio. Lei non si riesce a perdonare.
Claire Bennett è un avvocato di successo di Los Angeles. Da tempo, però, è relegata tra casa e ospedali a causa di un incidente stradale. Il recupero è lento e doloroso, tra cicatrici esterne ed interiori. Dramedy esistenzialista al femminile, Cake si traduce in un "one woman show": Jennifer Aniston ne è la protagonista assoluta onnipresente e anche la produttrice, e si "sente".
La chiave (oltre che nella torta cui fa riferimento il titolo) è nei continui spostamenti in auto lungo le superstrade che attraversano Los Angeles e nella postura che assume la protagonista Claire: al volante la devota governante latina Silvana, mentre lei sta distesa sul sedile di destra reclinato. Non vede niente, maledice gli scossoni, e impartisce ordini perentori sulla direzione da prendere. Vai alla recensione »
Quello di Claire in Cake è un ruolo drammatico che Jennifer Aniston ha fortemente voluto, e giustamente visto che le ha consentito di entrare nelle cinquine degli Oscar. Incarnando con naturalezza il personaggio di una donna uscita annientata nel fisico e nella psiche da un incidente in cui è morto il figlioletto, l'attrice dà senz'altro buona prova della sua duttilità di interprete; e tuttavia il [...] Vai alla recensione »