Anno | 2013 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Riccardo Jacopino |
Uscita | martedì 22 ottobre 2013 |
Distribuzione | Microcinema |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 novembre 2017
Zagor è l'eroe dei fumetti creato nel 1965 dall'italiano Sergio Bonelli e disegnato da Gallieno Ferri.
CONSIGLIATO SÌ
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Primi passi, costruzione e consolidamento di un mito del fumetto italiano: Zagor, lo Spirito con la scure, nasce nel 1961 dall'incontro tra l'editore Sergio Bonelli e l'ideatore grafico Gallieno Ferri, andando a segnare una concezione più problematica e sfumata del classico eroe tutto d'un pezzo. Del giustiziere di Darkwood, il documentario di Riccardo Jacopino dà un'accurata descrizione attraverso interviste alle persone che lavorano tutti i giorni alla creazione dell'albo come a quelle che, tra le sue pagine, trovano l'accesso per un luogo magico e insostituibile.
Dalla casa sulla scogliera di Recco dove vive Gallieno Ferri fino alle convention degli appassionati, Noi, Zagor si caratterizza per una palese partecipazione all'oggetto del racconto, un entusiasmo palpabile che il regista non tenta minimamente di dissimulare. Documento realizzato da un fan ad uso di altri fan, questa celebrazione del personaggio bonelliano riesce, in alcuni momenti, ad interessare anche i profani quando sposta l'attenzione sull'indeterminata voglia di stupore insita in ognuno: dallo "zagoriano" di ferro che vende l'appartamento di famiglia per avere la collezione completa degli albi originali al rapporto strettissimo tra la redazione e i lettori si svela l'importanza fondamentale del rifugio nel mondo della fantasia, il piacere dell'immersione in un universo parallelo in cui poter spaziare, magari per restare in contatto con un sentimento legato alla propria infanzia. Altrettanto coinvolgente risulta poi la descrizione di tutte le fasi di quel processo creativo - dalla scrittura delle sceneggiature al disegno delle tavole fino alle correzioni dell'ultimo momento - in cui ogni collaboratore mette qualcosa di sé oltre alla propria competenza (è sufficiente dare un'occhiata ad una foto giovanile di Gallieno Ferri per capire su chi sia modellato l'aspetto dell'eroe).
Presente soltanto in un breve frammento d'intervista, Sergio Bonelli (1932-2011), che firmava le proprie sceneggiature con lo pseudonimo di Guido Nolitta, è continuamente evocato nei racconti, presenza-assenza messa in luce anche rispetto al padre Gian Luigi in un confronto da cui emergono differenze caratteriali rispecchiate nelle rispettive "creature": il granitico capostipite era Tex quanto il più aperto e problematico figlio era Zagor. Tra tutte le testate della casa editrice, quella dedicata allo Spirito con la scure mescola il maggior numero di generi, ecco una definizione dello stesso Bonelli: «Zagor nasce dalla mia autentica passione per il cinema. Non tanto, o non solo, quello con la "C" maiuscola: ma anche, e forse soprattutto, quello dei vecchi B-movies, dei film cosiddetti "di paura", d'orrore, di mistero, di soprannaturale». Tra gli "zagoriani" intervistati figura anche il filosofo e matematico Giulio Giorello.
Qualcuno ha detto che l’infanzia è l’unico luogo che non riusciamo mai ad abbandonare. Forse la pensa così anche Riccardo Jacopino, regista del documentario Noi Zagor, che celebra i cinquanta anni dello “Spirito con la scure” con una minuziosa indagine sulle origini, sul periodo aureo e sull’attuale splendida maturità del fumetto ideato da Guido Nolitta e disegnato da Gallieno Ferri.
In una Milano squassata da una pioggia battente e fitta quasi torrenziale, quella che i metereologici sono soliti definire clima “bomba d’acqua”, si è svolta nell’atmosfera intima e quasi perduta del Cinema Palestrina di Milano (zona piazzale Loreto) rigorosamente singola sala, il docu-film dedicato allo spirito con la scure, il personaggio inventato dall’estro [...] Vai alla recensione »
Iniziato a leggere proprio nel 1965, fumetto a striscie 50 lire, a quando un vero film?