La tata

Film 1993 | Sitcom

Una serie con Fran Drescher, Charles Shaughnessy, Nicholle Tom, Benjamin Salisbury, Madeline Zima. Cast completo Titolo originale: The Nanny. Genere Sitcom - USA, 1993, Valutazione: 4 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento venerdì 14 agosto 2009

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Chi non vorrebbe avere una tata come Francesca Cacace (Fran Drescher), una donna giovane, bella, simpatica e fuori di testa che ha perso il lavoro da consulente matrimoniale e trova quello di balia sui generis presso la casa di Maxwell Sheffield (Charles Shaughnessy), un ricco produttore di Broadway? Originaria di Frosinone, con la sua educazione da periferia e l’onestà di un’ingenua, Francesca riesce a conquistarsi la simpatia del nuovo datore di lavoro e dei suoi tre figli residenti a Manhattan. L’insicura quattordicenne Maggie (Nicholle Tom) si trasforma ben presto da timida ragazzina in giovane donna; Brighton (Benjamin Salisbury), che ha 10 anni, è un goliardo in vena di scherzi che credeva di non aver bisogno di una tata; l’analitica Grace (Madeline Zima) , di 6 anni, ha annullato le sedute dal terapista ora che Fran fa parte della sua vita. Spettatore suo malgrado di quanto succede in casa Sheffield è il maggiordomo Niles (Daniel Davis), commentatore arguto nonché destabilizzatore della relazione del padrone con l’altezzosa Cece “C.C.” Babcock (Lauren Lane), che vede in Fran una rivale e la giudica con supponenza e un pizzico di invidia. Un’invidia che presto si trasforma in gelosia, allorquando Maxwell si rende conto dell’attrazione per colei che ha assunto. In ogni sitcom che si rispetti non possono mancare i parenti della protagonista: Renee Taylor interpreta zia Assunta, dall’appetito fuori misura sempre in cerca, oltre che di un panino, di un buon partito per la nipote; Ann Guilbert veste i panni di zia Yetta. Fran Drescher detiene un record: a parte un infinito campionario di abitini iperkitsch e pettinature sperimentali rubate da “Vogue”, è la persona che più di ogni altra ha incontrato star famose sul set di un telefilm. Se si escludono I Simpson, è la serie anni ’90 che più di tutte ha ospitato guest-star in “carne ed ossa” nel corso delle sue puntate. Tanto per citarne alcune: nei panni di loro stessi, Michael Bolton (che canta Nessun dorma), Burt Bacharach, Bette Midler, Céline Dion, Donald Trump, Elizabeth Taylor, Ray Charles, Whoopi Goldberg, Roger Clinton, Florence Griffith, David Letterman, Richard Kline, Chevy Chase, Coolio, Hugh Grant, Monica Sales, Joan Collins, Erik Estrada, Elton John, Hunter Tylo, Scott Baio, Tyne Daly, Cloris Leachman, Robert Vaughn, Marla Maples, Alicia Machado (Miss Universo) e Brook Lee (Miss Usa), Jane Seymour e Joe Lando (entrambi ripresi sul set de La signora del West, quando la tata irrompe casualmente sul set del loro serial in cerca di un bagno); in ruoli ad hoc, Dan Aykroyd (è un riparatore di frigoriferi), Pamela Anderson (un’amica della protagonista), Patty LaBelle (una cantante), Rosie O’Donnell (una tassista), Twiggy (un’amica inglese), Catherine Oxenberg (una lesbica attratta da Francesca), Sally Kirkland (una tatuatrice). Tra cotanti nomi e cognomi, non si capisce come siano riusciti a comparire anche i “nostri” Paolo Seganti e Yvonne Scio. Oltre a essere protagonista, la Drescher è altresì cocreatrice della serie, nonché autrice, regista occasionale e produttrice esecutiva, in quest’ultima veste in compagnia di Robert Sternin, Prudence Fraser, Diane Wilk e Peter Marc Jacobson, marito dell’attrice e cocreatore della situation-comedy. Rispetto alla versione originale sono state effettuate alcune modifiche nell’adattamento italiano, tutte a cura dello sceneggiatore Guido Leone (colui che già aveva donato un accento napoletano alla Roseanne di Pappa e ciccia): la protagonista non si chiama Francesca Cacace ma Fran Fine, non è affatto nata a Frosinone (nella frazione di Rocca di Papa) ma da una famiglia ebraica di New York, per la precisione a Flushing nel Queens. Ma quello di rendere la tata italiana e cattolica non è l’unico stravolgimento: nell’edizione americana zia Assunta non esiste o, meglio, è la madre di Fran e si chiama Sylvia Fine; il misterioso zio Antonio, colui che appare sempre di spalle, è in realtà il padre di FrancescaFran; zia Yetta non è la cognata di Assunta ma sua madre, quindi la nonna della tata e, a differenza di figlia e nipote, ha mantenuto per il pubblico italiano il nome originale e le origini polacche. Nel serial non mancano cenni autobiografici: Fran Drescher, nata e cresciuta proprio nel Queens, ha vestito il camice da parrucchiera (5 dollari al taglio) e fa capire la passione del suo personaggio per le bizzarre acconciature che sfoggia in scena; il suo cane Chester compare più di una volta nel corso della sitcom; il passato presso la scuola di cosmesi ricompare quando la futura tata conosce Sheffield vendendo cosmetici porta a porta. Shaughnessy deve la sua flemma e la sua aria da gentleman alle origini inglesi: nato a Londra, ha frequentato le famose università di Eton e Cambridge. Nonostante sia ambientata a New York, la serie è girata negli studi di Culver City, in California. L’associazione Viewers for Quality Television ha definito il serial “ben scritto, divertente, la versione anni ’90 di Lucy ed io”. La sitcom ha vinto un Emmy Award nel ’95 per i costumi curati da Brenda Cooper. Timothy Thompson firma le musiche originali; Ann Hampton Calloway è l’autriceinterprete del tema musicale, “The Nanny Named Fran”.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 22 luglio 2017
hellphone97

Una sitcom divertentissima nella quale non c'è un'unica puntata che annoi grazie ai personaggi buffi a partire dalla famiglia di Francesca(zia Assunta, zia Yetta, zio. Antonio e Lalla)e alle battute comiche ed espressive (I migliori momenti sono le schermaglie tra C. C e Niles e le varie sgridate alla Tata da parte del Signor Sheffield).

Frasi
D'amore non si muore, ma di fame sì!
(Fran Drescher)
dalla serie La tata - a cura di Domenico
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