Titolo originale | Prince of Darkness |
Anno | 1987 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | John Carpenter |
Attori | Donald Pleasence, Susan Blanchard, Jameson Parker (II) . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 2,59 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2012
Un cilindro vecchio di sette milioni di anni dov'è racchiuso un liquido verde che, secondo un antico codice, contiene il Male.
CONSIGLIATO NÌ
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Uno scrigno contenente uno strano liquido rimasto chiuso per centinaia di secoli viene aperto. Mentre un gruppo di studiosi si affanna a decifrare le antiche scritte, è assalito da forze demoniache. La sorte di tutti sembra segnata, ma una ragazza del gruppo sacrifica la propria vita (uccidendo con se stessa una collega di cui il Male s'era impadronito) salvando così i superstiti. Ambiziosissimo film che ha il torto di cominciare alla grande per finire come un horror di Lamberto Bava ( Demoni).
Ritornato all'indipendenza e, di conseguenza, alle produzione a basso budget, Carpenter ha di nuovo l’occasione di lasciarsi andare alle più ardite invenzioni. E questo film, dai presupposti per nulla da buttar via, nato da questa rinnovata spinta artistica, derivata al regista anche da una rinnovata passione per la scienza e la meccanica quantistica (in particolare, il concetto di [...] Vai alla recensione »
La seconda metà degli anni 80 fu un periodo cruciale per la carriera di John Carpenter. All’epoca il regista stava ancora subendo le conseguenze di una serie (immeritata) di fiaschi commerciali che avevano minato la fiducia delle grandi case di produzione americane nei suoi confronti. Abbandonate le grandi produzioni, Carpenter tornò alla regia di film dai costi più [...] Vai alla recensione »
Carpenter sceglie come tema filosofico di questo film il conflitto tra religione e scienza, tentando di mantenersi equidistante tra le due posizioni. La scelta di introdurre un dibattito così potente in un horror da un'ora e mezza mette in luce il grande problema della pellicola, ovvero i dialoghi arrampicati che i protagonisti sono costretti ad affrontare.
Considerato uno dei capolavori di Carpenter da molti ma non da tutti...onestamente per quanto mi riguarda è un buon film horror ma sicuramente non tra i migliori del buon regista. Il film parte fin troppo lento e nonostante l'idea iniziale sia molto interessante e con molti spunti di riflessione, alla fine tutto appare un pò troppo confusionario.
E' un film indubbiamente datato. La risonanza che hanno avuto nella gente di strada tematiche come meccanica quantistica, antimateria, principi di indeterminazione etc, vengono usate furbescamente in questa pellicola che gode di un'atmosfera davvero azzecata, con un Alice Cooper che, a mio avviso, incide più di quello che si sperava.
"Il signore del male" è un film che promette molto, soprattutto all'inizio, ma al momento della resa dei conti, quando lo spettatore giunge al climax, lascia a desiderare. Tutta la tensione costruita nella prima metà del film va scemando nella seconda parte. In ogni modo non è privo di buoni spunti e di un'interessante chiave di lettura.
Ho amato questo film fin dall'adolescenza ma ho potuto apprezzare e capire meglio solo dopo essermi laureato e non sto scherzando... E' una trama originale, angosciante, tetra, complessa per via dei contenuti scientifici e filosofici. Insieme al "Seme della follia" è il miglior lavoro che abbia mai visto di Carpenter. Uno dei miei film preferiti.
La morte di un prete, guardiano di una misteriosa congrega religiosa che proteggeva uno strano liquido verde, porta padre Lomis (Donald Pleasence) a scoprire una paurosa verità, in quella strana materia verde si cela il Signore del Male, si rivolgerà ad un professore che insieme a degli studenti universitari proveranno a studiarne il tutto. Sicuramente non il migliore Carpenter.
Puro carpenter al 100 per 100! Per tutti noi che non siamo esperti cinefili come alcuni (per fortuna) ma che amiamo tanto il buon cinema, quello vero...
Senza dare punti di riferimento, carpenter giostra i suoi interpreti facendo in modo che lo spettatore non si affezioni a nessuno in particolare, lasciando così aperta ogni ipotesi sugli esiti della storia, storia che in verità è un pò troppo complicata, incerta e poco credibile tuttavia, al regista va il merito per alcune trovate inquietanti come: il messaggio nel sogno [...] Vai alla recensione »
Io mi chiedo xkè una persona che si autotripudia e onorifica tutt'altro che velatamente, come fa il sottostante Faber, si prenda l'arrogante diritto di dare dogmaticamente dei mongoloidi a tt coloro che nn la pensino esattamente cm lui. In primis l'uso della parola è di per se offensivo considerando quali categoria di persone che nella vita purtroppo vivono una situazione di un certo tipo e purtroppo [...] Vai alla recensione »