Caos calmo

Il film non è morettizzato e Moretti non è più un autarchico

"Caos Calmo" di Antonello Grimaldi, presentato ieri al Nuovo Sacher di Roma con un Nanni Moretti cinematograficamente e politicamente post-Caimano (salvo una battuta politica regalata al Tg3 sul ritorno anomalo di Berlusconi), è un film decisamente riuscito. Nell'intento, dichiarato e difficile, di "ridurre" cinematograficamente un romanzone, voluminoso e di gran qualità, offrendo una trasposizione fedele alla storia e ai personaggi ma arricchita da licenze micro-narrative e macro-cinematografiche, come ellissi, sviluppi e variazioni: una su tutte, il fatto che il romanzo si svolge soprattutto in macchina, quasi una scatola nera dell'esistenza del protagonista e dei suoi parenti e amici, mentre nel film lo spazio interno cede a quello esterno, della piazza. [...]

di Luca Mastrantonio, articolo completo (10656 caratteri spazi inclusi) su Il Riformista 2 febbraio 2008