Dalla capitale con gli ultimi comunisti alle periferie industriali, dalle zone costiere all'impero di Castro, dai lavoratori sottopagati alle balere dove ci si scatena a suon di musica latina, dalle spiagge dorate ai miti di una nazione contro: Leon Ichaso, affascinante sceneggiatore e affermato regista cubano-americano in testa alle classifiche dei box office latini grazie alle sue pellicole, è stato il cubano più amato dagli States.
Dall'Avana a New York
Nato all'Avana il 3 agosto 1948, in una famiglia di intellettuali (sceneggiatori, scrittori, giornalisti e artisti), è figlio di Justo Rodríguez Santos, uno dei più rispettati poeti dell'isola di Cuba, nonché pioniere televisivo e radiofonico, e di Antonia Ichaso, conduttrice di uno show radiofonico degli anni Quaranta.
Lasciata l'isola a 14 anni, assieme a sua madre e a sua sorella Mari Rodriguez Ichaso, sono esiliati prima in Messico e poi negli Stati Uniti, mentre suo padre continua a supportare la rivoluzione cubana. Cinque anni dopo, la famiglia si trasferisce a New York, dove Ichaso comincia ad avvicinarsi alle lezioni di neorealismo italiano.
El Super, il debutto
Nel 1979 firma con Orlando Jiménez Leal il suo primo lungometraggio. Si tratta della commedia drammatica in lingua spagnola El Super con Reynaldo Medina e Elizabeth Peña, trasposizione cinematografica di uno spettacolo Off-Broadway sugli immigrati. Successivamente, continua a studiare regia cinematografica per diventare un filmmaker e, nel 1985, torna con Crossover Dreams (1985), seguito dal noioso melodrammone all black Scacco al re nero (1993).
I biotopic
Andrà molto meglio Piñero - La vera storia di un artista maledetto (2001), con Benjamin Bratt, Giancarlo Esposito e Michael Irby, che racconta la travagliata esistenza del poeta maledetto di origine portoricana Miguel Piñero, fra carcere per detenzione di eroina, cocaina e cannabis e la passione per un tipo di letteratura che lo porterà a diventare il capostipite della street culture e dell'hip hop.
Alternando i colori del presente al bianco e nero dei ricordi, Ichaso descrive frammentariamente e con molte difficoltà di identificazione il processo di disadattamento, vincendo il C.I.C.A.E. Award Panorama al Festival di Berlino.
Nel 2006 lavora su un altro biotopic El cantante (2011), incentrato su Hector Lavoe, il re della Salsa.
In tv
Televisivamente, negli anni Ottanta, è stato uno dei registi di Saturday Night Live (1980-1981), ma anche diretto alcuni episodi di Un giustiziere a New York (1987), Miami Vice (1986-1988) e Medium (2007-2008) e tutta la serie di Veronica Clare (1991).
Fra i film tv da sottolineare Il ricatto (1990) e Imparare a volare (1998).
Si è spento a maggio 2023 in seguito ad un attacco di cuore.
