Attrice affascinante, colta, raffinata e spiritosa, Margaret Dumont è stata una delle più note e apprezzate interpreti del cinema hollywoodiano, distinguendosi come elegante e briosa caratterista in decine di film comici, soprattutto accanto ai fratelli Marx. Nata a New York, venne allevata dal padrino, il noto Joel Chandler Harris, creatore dello Zio Remo, di Compare Coniglio e Comare Volpe. Margaret Dumont cominciò ufficialmente la sua carriera artistica nel 1907. Dopo una breve tournèe in Europa, dove si cimentò nell'opera lirica e nel music-hall, partecipò ad alcune commedie musicali a Broadway, accanto a George M. Cohan, distinguendosi come sobria e spiritosa interprete. Mentre recitava in uno di questi spettacoli, The Summer Widowers, conobbe John Moller jr., ricco uomo d'affari newyorkese, che sposò nel 1910. Dopo la morte del marito, l'attrice riprese la sua carriera teatrale. Proprio mentre stava recitando il ruolo di un'arrampicatrice sociale in The Four Flusher, del 1925, venne notata dal produttore Sam Harris, il quale la ingaggiò per partecipare alla commedia The Cocoanuts, al fianco di quelli che sarebbero diventati in seguito, i suoi più affezionati compagni di lavoro: i fratelli Marx. Quando nel 1929 la Paramount scritturò i Marx per la trasposizione cinematografica della commedia - The Cocoanuts (Noci di cocco) diretta da Robert Florey e Joseph Stanley - la Dumont (che in cinema aveva fatto solo qualche apparizione all'epoca del muto, in film come A Tale of Two Cities, Le due città, del 1917, tratto dal racconto omonimo di Charles Dickens), non poteva che essere chiamata per sostenere il medesimo ruolo della versione teatrale, che poi sarebbe stato quello che l'attrice avrebbe interpretato in tutte le successive collaborazioni cinematografiche col surreale team di comici, ossia quello della ricca e altezzosa vedova che viene corteggiata da Groucho, il quale pensa solamente ad accrescere il suo conto in banca. Morrie Ryskind, autore cinematografico e teatrale dei fratelli Marx, ricorda che Margaret Dumont era veramente il personaggio della signora distinta ed imperturbabile che interpretava con tanto successo sullo schermo. In modo analogo viene descritta dall'amato partner Groucho Marx: «Tutte le scene romantiche che recitavo con Margaret Dumont per me erano un vero piacere. Era una donna meravigliosa. Sempre la stessa, sia sul palco che nella vita, l'austera e chiusa vedova. Prendeva tutto sul serio. Continuava a domandarmi: "Julie, che cosa hanno da ridere?"». Ma Margaret Dumont non era quell'ingenua che voleva sembrare e conosceva benissimo quale carica avesse la comicità delirante e corrosiva del gruppo, e quale fosse il suo ruolo all'interno dei film coi Marx, che così descriveva: «Io sono un'attrice di "spalla", la migliore di Hollywood. E' un'arte fare la spalla. Si deve stare al fianco dell'attore, senza mai scavalcarlo e rubargli le risate». Al fianco dei fratelli Marx l'attrice girò altri capolavori della comicità, quali Animal Crackers (Animal Crackers - Matti da legare, 1930) di Victor Heerman, Duck Soup (La guerra lampo dei fratelli Marx, 1933) di Leo McCarey, senza dubbio il capolavoro dei Marx, A Night at the Opera (Una notte all'Opera, 1935) e A Day at the Races (Un giorno alle corse, 1937), entrambi diretti da Sam Wood. Si era creata una tale complicità e sintonia tra il team di comici e l'attrice, che Groucho arrivò a definire la Dumont il "quinto fratello Marx". Intanto partecipò anche ad altre pellicole, quasi sempre commedie, come After Office Hours (Lo scandalo del giorno, 1935) di Robert Z. Leonard, Dramatic School (Passione ardente, 1938) di Robert B. Sinclair, The Women (Donne, 1939) di George Cukor, e Never Give a Sucker an Even Break (1939) di Edward F. Cline, accanto al comico W. C. Fields, nelle quali continuò ad affermare il suo enorme talento e la sua innata eleganza. Con i Marx interpretò ancora due film, A Day at the Circus (Tre pazzi a zonzo, 1939) di Edward Buzzell, e The Big Store (Il bazar delle follie, 1941) di Charles Reisner, i quali, pur presentando alcune buone gag, non eguagliavano i successi delle pellicole precedenti. Terminata la collaborazione con i Marx, l'attrice prese parte a una ventina di film come caratterista, e quasi sempre nel solito ruolo di matrona dell'alta società. Tra le sue successive partecipazioni cinematografiche, ricordiamo quelle in Up in Arms (Così vinsi la guerra, 1944) di Elliott Nugent, film d'esordio di Danny Kaye, Little Giant (Il piccolo gigante, 1946) di William A. Seiter, e Auntie Mame (La signora mia zia, 1958) di Morton Da Costa. Memorabile il suo ultimo ruolo cinematografico, ossia quello della madre bisbetica di Shirley MacLaine in What a Way to Go! (La signora e i suoi mariti, 1964) di J. Lee Thompson. Famosa rimane inoltre la sua partecipazione alla serie televisiva My Friend Irma (La mia amica Irma), in onda dal 1952 al '54, nel bonario ruolo della signora Rhinelander. La sua ultima apparizione in pubblico risale al marzo del 1965, nello spettacolo televisivo Hollywood Palace, accanto al suo vecchio compagno d'arte Groucho Marx, col quale duettò in modo eccezionale, dimostrando per l'ennesima volta la sua inestimabile classe e la sua raffinatissima ironia. Qualche giorno dopo la fine delle riprese, un attacco di cuore privò il mondo dello spettacolo di una delle più grandi attrici brillanti, e soprattutto di una delle vere donne di classe, che esso avesse mai avuto.