Blue Jasmine |
||||||||||||||
Un film di Woody Allen.
Con Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay.
continua»
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 5 dicembre 2013.
MYMONETRO
Blue Jasmine
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Allen recupera il suo classico dramma al femminiledi meddowsFeedback: 508 | altri commenti e recensioni di meddows |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 11 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo aspettavamo al varco Woody Allen perché ancora brucia dentro quell'orribile cartolina che ha dedicato alla nostra capitale. E il ritorno ad un cinema a lui molto più congeniale era sicuramente una confortante premessa. E in effetti Blue Jasmine è proprio il classico Woody Allen degli ultimi 15 anni e se questo sia un merito o un demerito stiamo ancora cercando tutti di capirlo. Ma è ingiusto forzare la collocazione di ogni film di un regista contemporaneo nella sua cinematografia se questi ne produce uno all'anno, come sarebbe ingiusto aspettarsi da questi ritmi un capolavoro ogni 12 mesi. E quindi anche se Allen ci aveva abituato a ben altre vette, Blue Jasmine è comunque un piccolo gioiello, di scrittura e di recitazione prima di tutto. In questo si avverte il Woody Allen degli ultimi anni, ormai quasi totalmente assorbito alla funzione narrante della macchina da presa da evitare qualsiasi "intrusione" da regista. Il taglio documentaristico di 'Mariti e mogli', il metalinguaggio di 'Harry a pezzi', solo per citarne un paio dei più recenti, tutti questi stratagemmi vengono accantonati per regalare completamente la scena alla storia e ai protagonisti. Se il regista se lo può permettere è perché ben consapevole che il suo marchio è comunque vivo e pulsante nei suoi dialoghi, nella caratterizzazione dei personaggi, nelle ambientazioni borghesi, nella critica sottile e vivace ad un sistema di valori tanto precario quanto ben radicato. L'unico guizzo che il regista si concede è quello di un racconto non lineare che attraverso il montaggio salta continuamente avanti e indietro, con lo scopo non tanto di raccontare l'evoluzione di Jasmine (in quanto la protagonista si svelerà essere sempre stata una debole nevrotica incapace di costruirsi una minima personalità indipendente) ma per accrescere il forte senso di disagio nel confrontare due mondi lontani. E può apparire ingenuo rappresentare i ricchi come scaltri ed infelici e la classe media povera ma appagata, ma la lettura diventa molto più interessante se si sottolinea che il vero gap fra i due mondi è culturale e non strettamente materialistico. In tutto questo Woody Allen offre a Cate Blanchette una interpretazione favolosa a tal punto che il film stesso non avrebbe potuto ottenere i suoi risultati senza lo sforzo titanico dell'attrice nel restituire tutta la fragilità e la tragedia di una donna vittima di sé stessa prima ancora che degli altri, prigioniera delle sue nevrosi e delle sue debolezze, del suo passato e del mancato perdono del figliastro. Ed è su questo ultimo aspetto che si può insinuare il dubbio che forse, magari inconsciamente, Woody Allen abbia prodotto il film più autobiografico da un po' di tempo a questa parte: lo strazio di Jasmine che non può riconciliarsi con il figlio ti costringe a rivedere in lei quel Woody Allen odiato e ripudiato dal suo stesso figlio e giudicato dalla società per le scelte compiute in passato. Una interpretazione forzata, è vero, ma che lascia uno spiraglio sulla volontà del regista di tornare ad un tipo di cinema più alto, più rischioso e quindi personale.
[+] lascia un commento a meddows »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di meddows:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||