Gravity |
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Un film di Alfonso Cuarón.
Con Sandra Bullock, George Clooney, Ed Harris, Orto Ignatiussen, Phaldut Sharma.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 92 min.
- USA, Gran Bretagna 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 3 ottobre 2013.
MYMONETRO
Gravity
valutazione media:
3,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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una passeggiata nello spaziodi Lisa CasottiFeedback: 1975 | altri commenti e recensioni di Lisa Casotti |
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giovedì 21 novembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In genere evito le pellicole in 3D, che ti costringono a indossare quegli occhialoni che scivolano sul naso e danno tanta noia. Anche in Avatar, per cui si gridava al miracolo, il 3D mi era sembrato superfluo e nemmeno così perfetto. Invece in Gravity l’ho molto apprezzato; è indubbiamente un valore aggiunto, senza il quale il film perderebbe molto del suo fascino. Tanto che, contrariamente al solito (mai dire mai), ho suggerito a tutti di andarlo a vedere in 3D. Assolutamente. Per il resto si tratta di una lunga passeggiata nello spazio, così gradevole e appagante da risultare troppo breve. Mi sarei fermata un’altra ora abbondante, come quando ci si ritaglia un momento di pura evasione e si va a zonzo per le vie del centro. E se succede qualche imprevisto, va bene lo stesso, perché l’importante era uscire a prendere una boccata d’aria. Per quanto riguarda gli elogi filosofici, mi rimetto ai grandi studiosi. Diciamo che, memore dei classici analizzati alle superiori e all’università, non mi sembra che si possa ridurre ad alta disquisizione il chiacchiericcio tra un yankee e una madre depressa. Il consueto dilemma tra lasciarsi andare o reagire. Morire o sopravvivere o, meglio ancora, tornare a vivere dopo aver ritrovato il senso della vita nel confronto con la morte e reagendo alla paura. Insomma queste oscillazioni esistenziali non sono poi così originali. Forse è più coraggioso e attuale riflettere sulla questione che da una stazione orbitante Usa, si cerchi una via di fuga nel modulo di salvataggio russo Sojuz, per poi trovare come ancora di salvezza la stazione cinese Tiangong 1, in caduta libera nell’atmosfera terrestre. Come se nello spazio fosse davvero attuabile una società globale, senza barriere e differenze, e forse più solidale. Come se nell’universo il destino dei singoli e del mondo fosse per tutti lo stesso. Oltre al fatto che qualcuno ci ha letto il messaggio supremo e armonioso: che il Paradiso, in fondo e infine, è la nostra amata Terra.
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