Biancaneve e il cacciatore

Forse ti confondi, a cantare "i sogni son desideri" era Cenerentola, ad ogni modo, temo che la maggior parte della gente pensi che le fiabe abbiano bisogno di una spolverata e di essere modernizzate, adattate ai nostri canoni moderni (leggi all'uggiosa correttezza politica) e, ovviamente, snaturate nella loro universalità. Esistono migliaia di libri di fiabe, e, per una volta, mi piacerebbe che qualcuno ne leggesse uno prima di fare un qualsivoglia commento su questo genere letterario: tutti pensano che ogni fiaba segua il cliché prammatico della damigella in pericolo, principe azzurro, strega cattiva, comprimari buffi e mattacchioni, quando le fiabe sono molto più varie di quanto si pensi. Molte sono le fiabe dove l'eroe è la principessa e in quelle dov'è il principe, si prova simpatia per questo personaggio, tutt'altro che bello e vincente come molti se lo figurano erroneamente, ma un outsider con qualità molto umane. Il nostro concetto di fiaba non deve essere rivoluzionato, come questi registi moderni pensano di inculcarci, bensì ancora creato, perché completamente sbagliato e fuorviante. Biancaneve, dolce, ingenua, per niente guerriera, nella fiaba dei Grimm è una BAMBINA DI SETTE ANNI, il che aiuta il processo di identificazione con il bambino che ascolta la storia, e si simpatizza per il suo senso di impotenza (quello che provano tutti i bambini verso gli adulti) in un mondo in cui la bellezza femminile è causa di invidia e distruzione (la matrigna) o ardente e ambiguo feticismo (il cacciatore la lascia andare perché è bella, i nani l'accolgono per lo stesso motivo, idem il principe). La fiaba parla di emozioni e pulsioni primitive e inconscie, ma non solo, visto che ogni fiaba ha significati vari e tutti da scoprire. Esistono migliaia di versioni di Biancaneve in tutto il mondo, la più famosa è quella dei Grimm, oscura e romantica come molte delle loro fiabe tradizionali, altre presentano una Biancaneve costretta a vestirsi da uomo, andare a far parte di una compagnia di briganti (versione siciliana), altre la vedono ingiustamente calunniata da uno zio che non ha potuto soddisfare le sue brame incestuose (versione russa), e così via. Ogni fiaba è molto più moderna di questi filmetti da due soldi prodotti adesso (vedi la versione di Singh, più che vomitevole), e sarebbe bello se le persone, sapendo poco o nulla sull'argomento, cessassero di parlare di abbattere i cliché e altre banalità.