Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Forse parto prevenuto, ma a me - contrariamente a quanto scrive la critica - questo film è piaciuto. E' vero, intendiamoci: alcune cose sono state utilizzate e riutilizzate fino allo sfinimento. Ed è anche vero che il solito Jack Sparrow non è così presente come lo è stato negli ultimi tre episodi - di quei momenti comici, di puro ed impensabile carisma, ce ne sono davvero pochi. E si possono a stento contare sulla punta delle dita di una mano. Ma Marshall, che è nuovo di pirateria e magagne caraibiche, sembra aver colto - anche se in minima parte - quali sono state, e continueranno ad essere, le scene più eccitanti di questa fantastica saga: quelle, cioé, che vedono un Jack Sparrow ingegnoso, sempre pronto a mettersi in gioco e che mai - nemmeno avesse Barbanera o la Marina di sua Maestà alle calcagna - getta la spugna. Quindi sì: da una parte pare che manchi qualcosa, ma dall'altra, soprattutto se siete intenditori e grandi amanti del film d'avventura/azione, c'è tutto quello che serve per rendere questo primo episodio della nuova trilogia un nuovo successo della Walt Disney. Oltre ai soliti personaggi, tra cui l'immancabile capitano, Barbossa e Gibbs, fanno la loro comparsa anche Barbanera, pirata leggendario e da sempre al centro della tradizione inglese sul genere; Angelica, vecchia fiamma di Jack; e le sirene. La storia è semplice. E la conosciamo tutti. Il nostro pirata è alla ricerca della Fonte dell'Eterna Giovinezza: e come al solito, per arrivare al suo obiettivo, ne dovrà passare di tutti i colori. Sebbene come molti hanno notato Johnny Depp fa qualche fatica nell'imporsi col suo mastodontico ruolo, anche questo film, "Oltre i Confini del Mare", è tutto incentrato sulle incredibili storie del capitano rasta. Anzi, c'è persino la possibilità di conoscerlo meglio, visto il ritorno (o l'arrivo?) del suo grande amore. Inoltre, con l'entrata in scena degli Spagnoli e di Re Giorgio, questo film acquista anche una dimensione più storica che non perde di cogliere, e di inserire, anche il confessionalismo di inizio '700. Ci sono personaggi minori e personaggi più consistenti: e se c'è qualcuno che riesce ad inserirsi pienamente nella storia, ci sono molti altri che restano del tutto marginali e che non riescono a sostituire la banda di mascalzoni che abbiamo imparato a conoscere nel corso della precedente trilogia. Per questo, forse, servirà più tempo. Non vanno poi sottovalutati i ruoli delle "spalle" di Johnny Depp: quello di Geoffrey Rush, che ritorna col suo incredibile - e ora gamba-di-legno - Barbossa e quello di Penelope Cruz che veste per la prima volta i panni di Angelica. Molte critiche si sono spese nei confronti di quest'ultima: e non tutte, com'era prevedibile, sono state positive. C'è da dire, però, che non ci ritroviamo davanti alla solita ragazza disincantata: certo, questo sembra di capire dall'epilogo della storia che trapela dai ricordi che mettono in campo lei, figlia di Barbanera, e Jackie. Ma è molto di più di quanto avrebbe mai potuto essere Elisabeth Swan/Keira Knightley: più simile ad un Jack Sparrow al femminile e dalle origini ispaniche che non alla solita piratessa sognatrice. La magia c'è, idem l'azione e lo spessore degli attori: quello che però Rob Marshall deve riuscire a trovare per rendere indimenticabile anche questa nuova serie è la padronanza della materia piratesca. In altre parole, deve capire che Jack Sparrow non è solo un furfante, abile e scaltro, ma anche l'anti-eroe per eccellenza.