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sarebbero 4 stelle e mezzo ma approssimiamo pure per eccesso...Ieri sera quando ero entrato nella sala 1 del cinema non mi sarei mai aspettato di assistere a quello che forse è il miglior film di quentin tarantino. lo stile è il suo, e lo si riconosce bene dalla pragmatica suddivisione in capitoli, dalla colonna sonora (sempre all'avanguardia) e dallo studio psicologico di ciascun personaggio. eppure vi sono anche nuovi elementi, tra cui i manifesti riferimenti ai film spaghetti-western degli anni 60', e cio si puo notare dai numerosi primi piani sui personaggi. la storia come accade per pulp fiction appare banale, ma appena si prova a scavare più in profondità si scopre quanto profondo e degno di attenzione sia questo racconto, che aiuta a far riflettere su temi passati e presenti. Il fatto è che certe volte è necessario ripagare il male con la stessa moneta per poter porre termine ad un conflitto...forse ciò non sarà morale, ma sicuramente è il metodo più svelto...e se andiamo ancora più a fondo, notiamo che qualunque fosse stata la decisione del generale Aldo, la guerra sarebbe finita comunque e i cattivi sarebbero ugualmente morti, in un modo o nell'altro, perchè la forza della vendetta è inarrestabile. Spesso è difficile scegliere la giusta via, ma presto o tardi la imboccheremo tutti quanti.
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