Prova a prendermi

Frank Abagnale Jr. (Leonardo di Caprio) è un ragazzo di 17 anni quando i suoi genitori, a fronte dei problemi fiscali del padre che lo costringono a vendere la macchina e a traslocarsi, decidono di divorziare. Da questo momento, Frank fuggirà di casa e da una realtà che non riesce ad accettare per realizzare il sogno di diventare un pilota di una compagnia aerea multimilionaria. 
Grazie ad una grande abilità nel falsificare gli assegni di banca e la propria identità (che cambierà tre volte nel corso del film), riuscirà a guadagnare un mucchio di soldi che metterà a disposizione del padre, che nel frattempo è caduto in rovina, per provare a riconciliarsi con la moglie già sposata e con una nuova famiglia. 
L'arco narrativo dunque, gira intorno alla ricerca del truffatore sotto l'occhio attento (o quasi) dell'agente federale Carl Hanratty (Tom Hanks). Frank verrà più volte catturato e altrettante volte riuscirà a svignarsela nei modi più ingegnosi. Sebbene il personaggio rappresenti un'anima libera e nomade, attratta dal fascino del viaggio e del cambiamento professionale e con la costante paura di vivere in gabbia, risente della mancanza di legami affettivi e di una famiglia presente e amorevole. Sente la nostalgia dei suoi genitori, di cui non riesce ad accettare la separazione e quando finalmente sembra poter iniziare una nuova vita sentimentale con l'infermiera Brenda Strong, tenta di cancellare il suo passato macchiato di colpe impunite perché sente la mancanza di un equilibrio e di una pace mai raggiunta. 
Dunque il film non racconta solamente la documentazione di una truffa o di tante truffe, è la storia di un uomo o un criminale che espone come un dramma adolescenziale e la pietà nei confronti del padre con gravi problemi economici abbiano cambiato il suo stile di vita, rendendolo fuori legge e portandolo più volte sulla soglia della disperazione. In conclusione Frank riesce a ripulirsi la fedina penale sporca lavorando per l' FBI e trovando come collega fidato chi in precedenza gli aveva dato la caccia seguendo le sue orme da una parte all'altra dell'America. I titoli di coda ci raccontano il futuro felice e prosperoso del nostro protagonista, ma il finale del film non ci mostra un Abagnale felice e realizzato, come se si volesse comunicare il suo senso di insoddisfazione e di malinconia che seppur lasci spazio alla vita rosea persiste nella sua coscienza. 
Parlare del cast eccezionale che fa decollare un film e lo rende memorabile sarebbe riduttivo: Leonardo di Caprio come protagonista e Tom Hanks come personaggio secondario offrono una prestazione eccellente, per non parlare di Christopher Walken, che per questo film ricevette nel 2002 la nomination agli Oscar.
Un film premiato che merita di essere chiamato CULT.