Il sol dell'avvenire |
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Un film di Nanni Moretti.
Con Nanni Moretti, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova.
continua»
Drammatico,
durata 95 min.
- Italia 2023.
- 01 Distribution
uscita giovedì 20 aprile 2023.
MYMONETRO
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Ecce Nanni
di MAURIDALFeedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL |
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martedì 2 maggio 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nanni Moretti è stato uno dei pochi registi italiani che ha fatto dei film dove la vita privata, le storie personali intime ,si sono intrecciate con quelle pubbliche, con le vicende sociali e anche politiche in senso lato. In seguito, la maturità e ora la vecchiaia hanno un poco allontanato i due aspetti, e il regista Nanni ha raccontato più storie personali che altro. Nel film Il sol dell’avvenire subentra il tema essenziale del bilancio di una vita dedicata alla politica o all’arte.I due personaggi, Ennio un segretario della sezione comunista del Quarticciolo, interpretato da Silvio Orlando e Giovanni,regista di film impegnati, interpretato da Nanni Moretti, si fronteggiano quando Giovanni, deve girare un film sulla sinistra italiana durante l’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956. Questo film è politico, poiché coinvolge Giovanni come regista nel dirigere Ennio e la storia del PCI di quegli anni, dando giudizi negativi su tutto l’accaduto. Ma Giovanni-alias Nanni - ha anche una storia personale che è costretto a vivere:una moglie, Paola produttrice di film, una figlia giovane fidanzata con un vecchio.Una storia familiare che si sta per sfasciare,poiché Paola è sul punto di lasciare Giovanni mentre per la prima volta sta producendo un film per un altro regista che non sia Giovanni. Dunque, il film di Nanni è un film che racconta i fatti personali dei personaggi, pure se il film girato da Giovanni è politico. Quanti film, in un unico formato cinema! II Moretti regista, che il pubblico conosce, qui si è prodigato, ha cercato di raccontare le due storie in un film, nel film, che gli ha anche permesso di essere sempre presente con la sua figura e faccia, come attore nel film esistenziale di Nanni e come regista nel film politico di Giovanni. Un trionfo della “gigioneria narcisistica morettiana”che,qui,però,funziona. Dunque,film nel film,la trama si incrocia tra le due narrazioni personale e politica e,addirittura,ne subentra un terzo, quando si accenna al film opera prima prodotto dalla moglie Paola diretto da un giovane regista inadeguato al compito.Il vecchio Giovanni si trova sul set di una ultima scena del film e interrompe tutto, poiché nel cinema non deve esistere lo sguardo della violenza. Qui interviene di forza Nanni, inserendo interviste a personaggi amici sul tema della violenza nell’arte e soprattuto nel cinema, amici che realmente esprimono la propria opinione,come Renzo Piano, Augias, e altri. Dunque,non un film facile , anche se il finale di 8 e 1/2 , il corteo degli attori tutti con bandiere rosse e canti e balli sui Fori imperiali a Roma, con tutte le musiche dei cantautori italiani, Battiato e altri nella colonna sonora, ci danno una risposta, che lo stesso Nanni Moretti non sente di dare, ovvero un eccentrico omaggio al cinema, e il finale in sala cinema dei due ragazzi che si baciano, lo dimostra ancora più chiaramente che le ripetute condanne alle piattaforme, alla TV ecc. ( Mauridal)
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