Dai tempi dell'Antico Egitto sino ai giorni nostri un sacerdote malvagio ed una vergine suicida si reincarnano incessantemente in cerca ognuno della propria pace eterna. Espandi ▽
Nell’antico Egitto una giovane donna, insidiata da un sacerdote mentre il suo compagno viene ucciso, muore a sua volta. Nel presente la reincarnazione di quel ministro del culto le si presenta per mostrarle in una sfera di cristallo le conseguenze delle scelte che si appresta a fare aiutandola così a scegliere per il meglio. Siamo di fronte a uno strano remake che non ha una ragione specifica, ad esempio usare il sonoro dato che Sonia (Sunya nell’originale) è una cantante visto che siamo ancora nell’era del muto. Semmai la vera ragione sta nella scelta di Gloria Swanson che ha aperto una propria compagnia di produzione, la Gloria Swanson Productions, ed evidentemente ha avuto un peso nella scelta del soggetto del primo dei tre film di cui sarà produttrice esecutiva. La morale è scontata ma la performance dell’attrice, anche se la copia non è conservata al meglio, consente di aggiungere una tessera al mosaico delle sue interpretazioni a cui aggiungere la consapevolezza del pieno controllo dell’operazione da parte sua.