Una sconosciuta a Tunisi

Film 2024 | Drammatico, 123 min.

Regia di Mehdi Barsaoui. Un film Da vedere 2024 con Fatma Sfarr, Nidhal Saadi, Yassmine Dimassi, Hela Ayed, Mohamed Ali Ben Jemaa. Cast completo Titolo originale: Aïcha. Genere Drammatico, - Francia, Tunisia, Italia, Qatar, 2024, durata 123 minuti. Uscita cinema giovedì 24 luglio 2025 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 14 sale cinematografiche - MYmonetro 3,19 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 luglio 2025

Una ragazza ha l'occasione di cambiare vita. Ma il destino si mette di traverso. Una sconosciuta a Tunisi è 40° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 1.197,00 e registrato 13.537 presenze.

Consigliato sì!
3,19/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,91
PUBBLICO 3,67
CONSIGLIATO SÌ
L'ampia narrazione della presa di coscienza di una donna e di un Paese che vive ancora con le sue contraddizioni.
Recensione di Roberto Manassero
venerdì 6 settembre 2024
Recensione di Roberto Manassero
venerdì 6 settembre 2024

Aya ha quasi trent'anni, vive ancora con i genitori nel sud della Tunisia e ogni giorno viaggia su un minivan per raggiungere l'hotel per turisti in cui lavora come cameriera. Sopravvissuta a un incidente ma creduta morta, Aya trova inaspettatamente l'occasione per fuggire. Raggiunta Tunisi, affronta con coraggio una nuova vita con una nuova identità, ma non riesce in realtà a sfuggire al suo destino: testimone infatti di un caso di cronaca che coinvolge la polizia e mette in luce la corruzione del Paese, Aya dovrà trovare la forza di reagire.

Aya è un nome di donna, come anche Amira e ovviamente Aïcha. Tutti e tre appartengono alla protagonista del film, la quale, paradossalmente, ha bisogno di morire per poter cominciare finalmente a vivere.

Ispirata da un fatto di cronaca avvenuto dopo la rivoluzione del 2011, la vicenda porta dentro le contraddizioni della nuova società tunisina, finalmente libera dal giogo del dittatore Ben Ali ma ancora immersa in un clima d'oppressione e corruzione.

«Questo è un Paese spietato», dice ad Aya il poliziotto che indaga sul caso che la vede coinvolta (l'omicidio di un uomo da parte di alcuni poliziotti in borghese, per il quale la ragazza ha inizialmente dato una testimonianza falsa). Spietato, in realtà, soprattutto con le donne come Aya, giovani e in cerca di libertà ma ancora e sempre vittime di arcaiche forme di sfruttamento e di una cultura che intende l'identità come una gabbia.

All'inizio del film Aya è dimessa, silenziosa, passivamente abbandonata alla sua routine, figlia di genitori insensibili, cameriera di un hotel che la sfrutta, amante di un uomo che non lascerà mai la moglie per lei. Una volta fuggita archiviata la sua vita e fuggita a Tunisi, per lei le cose si spostano semplicemente su un piano diverso, imprigionandola ancora in altri ruoli: amante di un piccolo mafioso, innocente creduta colpevole, bella ragazza considerata una prostituta.

Per diventare finalmente sé stessa, secondo la trama un po' troppo programmatica e a tratti poco credibile del film, Aya ha bisogno di liberarsi del proprio nome e dello sguardo degli altri e compiere una scelta che la renda finalmente altro, unica, consapevole, certa del proprio ruolo di donna e cittadina nella nuova società tunisina.

Che questa scelta individuale coincida con lo svelamento della verità giudiziaria sul caso in cui Aya è coinvolta (grazie al paradosso di una vita che diventa morte, ribaltando l'idea iniziale del film), è il segno che le intenzioni di Barsaoui sono esplicitamente politiche.

Aïcha è la storia di una presa di coscienza, di un corpo che trova il coraggio di mostrarsi (la bellissima interprete Fatma Sfar nel corso della storia cambia vestiti e acconciature di continuo, liberandosi nel finale di un metaforico velo), di una società che trova la forza di ribellarsi. Lo stile è come da copione piano e classico, la narrazione ampia e meccanica nei suoi colpi di scena, con alcuni personaggi che meritano una punizione e la ottengono (i genitori di Aya), altri che si redimono nel corso del racconto (il poliziotto disilluso che un po' alla volta contribuisce a far emergere la verità) o altri ancora che mostrano da subito una solidarietà naturale (la proprietaria di una panetteria che accoglie Aya come una figlia)...

Tutto, insomma, è evidente, evidenziato, scandito, ma non per questo poco efficace. Semplicemente, senza strafare e senza troppo aspettative (non avrebbe senso tirare in ballo "Il fu Mattia Pascal"...), a volte le storie giuste possono essere raccontate in modi altrettanto giusti, e semplici.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 30 luglio 2025
Statistico75

due ore ben spese film gradevole e mai noiosoda vedere

lunedì 28 luglio 2025
Albatros

Soffia un ghibli asfissiante sui diritti delle donne povere, quelle che non hanno neanche la ricchezza degli affetti familiari. La massima espressione della solitudine. Da questo deserto materiale e morale comincia il viaggio del film, che vuole lanciare un messaggio estremo a chi può contare solo su se stessa. C'è una meravigliosa canzone cantata da Patty Pravo che dice: 'la [...] Vai alla recensione »

domenica 27 luglio 2025
cardclau

Penso si tratti di una profonda riflessione che si accentui laddove esiste una povertà diffusa, soprattutto giovanile, che può innescare strategie che uccidono la vita, per non diventare miseria, che può limitare la vita alla sola sopravvivenza, sacrificando affetti, relazioni d’amore vere, strutture familiari, fino a fare delle scelte delinquenziali con esito funesto o matrimoni [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 26 luglio 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Dopo un dirompente esordio, con «Un figlio», Barsaoui torna a ravvivare la scena cinematografica tunisina orchestrando un nuovo, ma meno nitido, intreccio di archetipi sociali atti a delineare le criticità del Paese. Al centro c'è Aya, una giovane donna di Tozeur, nel sud della Tunisia, dove lavora indefessa in un resort di lusso per mantenere i genitori anziani, che la vorrebbero accasare grazie a [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 luglio 2025
Valerio Caprara
Il Mattino

Scritto e diretto dall'autore dell'apprezzato "Un figlio" (2019) Mehdi M. Barsaoui, "Una sconosciuta a Tunisi" riesce a veicolare una dura critica alla società tunisina odierna senza perdere di vista la cura dell'intreccio e della suspense. La protagonista Aya, interpretata dall'ottima Fatma Sfar, è una trentenne che fa la cameriera nel sud della Tunisia tra molte insoddisfazioni e forti ristrettezze [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 luglio 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Creduta morta in un incidente, la cameriera di hotel Aicha cerca una nuova vita a Tunisi. «Paese spietato, questo», dice il poliziotto che indaga su un assassinio per il quale Aicha ha fatto falsa testimonianza. Forse è un po' programmatico il risveglio della ragazza dal torpore di una vita chiusa e infelice, ma ci si accoda con sentimento e attenzione alla precisione di un'ottima interprete.

giovedì 24 luglio 2025
Stefano Giani
Il Giornale

Aya è vittima della condizione femminile in Tunisia e, quando un incidente di cui è unica superstite le dà la possibilità di sparire e "rinascere", la coglie al volo. Un imprevisto la costringerà però a rischiare tutto. Splendida trama per un film ben recitato e diretto che indaga sul destino delle donne islamiche. Da non perdere per capire chi è lontano da noi, per fortuna.

giovedì 24 luglio 2025
Leonardo Lardieri
Sentieri Selvaggi

Aya (Fatma Sfar) a trent'anni vorrebbe dare una svolta alla sua esistenza. Fa la cameriera in un hotel di lusso per turisti e vive al sud della Tunisia, lontano dagli sfarzi della città e priva di qualsiasi prospettiva per il futuro. Si sveglia presto la mattina, è costretta a prendere un minibus che l'accompagna a lavoro, attraversando strade deserte e desolate.

giovedì 24 luglio 2025
Fabiana Sargentini
Close-up

Aya (Fatma Sfar) ha quasi trent'anni, vive a Tozeur con i genitori, lavora in un albergo dove è l'amante del suo capo. Non sorride mai, è efficiente, lavoratrice, porta a casa i soldi mantenendo la famiglia. Non si lamenta, è taciturna, in disparte. Un minivan la conduce quotidianamente dalla città all'hotel lungo una strada panoramica tra gole desertiche insieme ad altre persone che prendono servizio [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 luglio 2025
Alessandra De Luca
Ciak

"È necessario morire, in Tunisia, per essere liberi?" si chiede il regista tunisino Mehdi M. Barsaoui (già apprezzato per il drammatico esordio di Un figlio del 2019), che in Una sconosciuta a Tunisi racconta la storia della giovane Aya e di tanti giovani tunisini, i cui sogni vengono troppo spesso negati. Un film sui nuovi inizi e sulle seconde possibilità, presentato alla scorsa Mostra del Cinema [...] Vai alla recensione »

martedì 22 luglio 2025
Luca Pacilio
Film TV

Intrappolata in una vita senza sbocchi nel sud della Tunisia (amante del suo capo che non la sposerà mai, promessa a un uomo anziano per rimediare ai debiti familiari), Aya (Fatma Sfar), data per morta dopo un incidente stradale, ne approfitta e fugge nella capitale sotto falsa identità. In cerca di un nuovo inizio, è coinvolta in un abuso della polizia che sfocia in un omicidio: testimone chiave, [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 luglio 2025
Manuela Pinetti
La Rivista del Cinematografo

Tunisia, giorni nostri. Aya ha quasi trent'anni e vive coi genitori, che pretendono da lei obbedienza e remissività. Sopravvive per caso a un terribile incidente stradale ma, a causa di uno scambio di persona, viene dichiarata morta. Per Aya è l'occasione di rifarsi una vita a nord, a Tunisi. Una donna in cerca di un'identità in un Paese che vive la propria, di identità, con mille contraddizioni. Vai alla recensione »

martedì 15 luglio 2025
Federico Di Renzo
Quinlan

Al di là di facili riferimenti alla "fu Aya Dhaoui", l'evoluzione del personaggio protagonista di Una sconosciuta a Tunisi (Aïcha) rimarca esplicitamente i passi di una moderna Cenerentola tunisina, tanto che, nell'abbandonare l'identità di Aya, la povera e sfruttata sguattera fa ricadere la scelta del nuovo nome su Amira, che in arabo sta per "principessa".

mercoledì 6 novembre 2024
Sofia Palmeri
NonSoloCinema

Aïcha è il film del regista tunisino Mehdi Barsaoui presentato nella categoria Orizzonti all'81. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Aya lavora fin da quando era solo una bambina per poter sostenere la propria famiglia. Essendo stata ritirata giovanissima da scuola non vede davanti a sé altro futuro se non continuare a lavorare nel turismo o, come i genitori premono, convolare [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
venerdì 18 luglio 2025
 

Un film sui nuovi inizi e sulle seconde possibilità, ma che mette in scena anche le molteplici pressioni della società tunisina, in particolare sulle donne. Dal 24 luglio al cinema. Guarda la clip »

TRAILER
mercoledì 9 luglio 2025
 

Per la regia di Mehdi Barsaoui, un film in cui la vera libertà può essere raggiunta solo attraverso la morte, che inaspettatamente offre l'occasione di cambiare la propria vita. Dal 24 luglio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
mercoledì 9 luglio 2025
 

Una ragazza ha l'occasione di cambiare vita. Ma il destino si mette di traverso. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
venerdì 6 settembre 2024
Roberto Manassero

La nuova società tunisina viene raccontata attraverso la vicenda di chi ha scelto di vivere con una nuova identità. Presentato nella sezione Orizzonti. Vai all'articolo »

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