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THE TOXIC AVENGER.
Su una cosa questo remake ? sicuramente migliore dell?originale, ossia una distribuzione assai pi? ampia e meno clandestina. Ovviamente parliamo di altri tempi con una Troma ancora un po? acerba, ma molto ricca di idee e con una gran voglia anarchica pronta ad esplodere. Cosa che in questo caso un bel po? ? venuta a mancare.
Nella citt? immaginaria di SainT Rome nel New Jersey un gruppo di pazzi sicari si lasciano scappare via una giornalista con una pennetta usb contenente delle informazioni contro l?azienda farmaceutica corrotta BTH e responsabile di avvelenamenti ambientali. Nel frattempo Winston Gooze lavora come custode proprio nella BTH, ha un rapporto complicato con il figlio Wade e cerca di poter fare la cosa giusta ai suoi occhi. Un giorno scopre di avere il cancro, prega disperatamente il suo capo Bob Garbinger di aiutarlo con l?assicurazione sanitaria, ma questo lo liquida beffardamente con la moglie. Arrabbiato per l?accaduto decide di irradiare il suo moccio e fare una rapina al caveau dell?azienda. Si scontra accidentalmente con la giornalista in fuga, rimane ucciso dai suoi sicari e lo buttano in una pozza piena di sostanze radioattive. Questo lo trasforma in una creatura verde e deforme dotata di una forza e rigenerazione sovrumana. Dopo aver sventato violentemente una rapina in un fast food aiuter? la giornalista a fermare la BTH e i suoi loschi crimini perpetrati verso la natura e gli abitanti di SainT Rome.
Da dove cominciare? Macon Blair come regista fa? un buon lavoro orchestrando per bene gli attori del calibro di Peter Dinklage che nei panni prostetici del Vendicatore Tossico riesce a dare il suo, Kevin Bacon ? un ottimo villain da perfetto narcisista e squallido al tempo stesso, un buonissimo Elijah Wood come aiutante deforme e mezzo emarginato del cattivo e una splendida Taylour Paige al fianco di Dinklage. Anche se a volte la fotografia non ? proprio delle migliori riesce comunque ad essere guardabile, le musiche accompagnano le scene, specialmente quelle schizzate e gli effetti speciali analogici sono ben fatti. Decisamente meno quelli digitali, ma fortunatamente si notano per pochi frame. Il ritmo ? quello giusto e la durata ? dosata, anche se a volte il montaggio mostra per poco un taglia e cuci da far sembrare che qualcosa sia stato rimosso dal girato. Senza contare delle scene d?azione divertenti, splatter a dovere e quasi sempre non kitsch con degli sketch ben riusciti.
Nonostante vengono toccate tematiche come un attacco alle multinazionali, all?inquinamento, alla sanit? e ai conservatori con delle scene delle volte perculanti e demenziali, il tutto non ha una vera ? propria direzione precisa su dove vuole andare. Capisco il voler avvicinarsi al pubblico generalista rendendo il protagonista pi? legato al figlio quasi da far scendere la lacrimuccia, ma considerando anche il voler rebootare il film originale deve comunque farci i conti. E? vero che era a bassissimo budget, scorretto, eccessivo, sporchissimo, violentissimo e ai limiti del buon gusto, ma al contempo riusciva ad attaccare con grande forza e senza colpo ferire qualunque cosa messa in scena e senza preoccuparsi di rendere sfaccettati i personaggi. Ad esempio il primo Toxic aveva un cuore d?oro, era solo ed emarginato e un momento dopo stempiava e mutilava un criminale con tanto di fiotti di sangue. Quello nuovo invece ? pressoch? statico e il pi? delle volte patinato nonostante anche compia azioni violente. Quello prima era trash, sopra le righe ed anarchico e quello dopo ? lo stesso, solo con pi? soldi, molto stemperato e fin troppo pulito, quasi come se si vergognasse di fare quel passo in pi?.
E? comunque passabile, non annoia, intrattiene, ma la vera Troma non abita proprio qui.
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