
Un'opera, prodotta da Almodóvar, da guardare fino alla fine dei titoli di coda. Al 39TFF e disponibile in streaming.
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di Giancarlo Zappoli
Manchester. Peter, un impiegato di banca messo in prepensionamento obbligatorio, decide di raggiungere il fratello Daniel, che non vede da anni, a Benidorm. Quando vi arriva però il fratello è scomparso senza lasciare tracce ma con molti conti da saldare inevasi. Con l'aiuto di una sua socia nonché artista di burlesque cercherà di capire cosa sia accaduto.
Per chi non ne fosse al corrente Benidorm è la terza città spagnola come numero di camere d’albergo. Isabel Coixet non colloca la sua vicenda per ottenere benefit dal locale ente del Turismo ma perché questa località di villeggiatura che ospita persone non più giovanissime in cerca di sole, mare ed evasione, diventa con la sua skyline pressoché ininterrotta di grattacieli una coprotagonista in cui collocare solitudini in fuga da se stesse.
Chi non è in fuga è, finalmente nel cinema della regista, un uomo magnificamente (come sempre) interpretato da Timothy Spall. Coixet però non dimentica la presenza femminile e la sdoppia. Quasi poi che sentisse ancora forte l’eco di La casa dei libri (guarda la video recensione) semina il film di rimandi a Sylvia Plath. Che qualcuno poté vedere in bikini sulla spiaggia di Benidorm.