Siberia

Acquista su Ibs.it   Dvd Siberia   Blu-Ray Siberia  
Un film di Abel Ferrara. Con Willem Dafoe, Dounia Sichov, Simon McBurney, Cristina Chiriac.
continua»
Titolo originale Siberia. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 92 min. - Italia, Germania, Messico 2020. - Nexo Digital uscita giovedì 20 agosto 2020. MYMONETRO Siberia * * * - - valutazione media: 3,15 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

In exterior homine habitat veritas Valutazione 4 stelle su cinque

di LucaGuar


Feedback: 6734 | altri commenti e recensioni di LucaGuar
lunedì 1 dicembre 2025

Siberia rappresenta un film importante nella carriera di Abel Ferrara: dopo gli inizi a basso budget e caratterizzati da film interessanti ma ancora acerbi, gli anni novanta sono stati certamente il decennio d’oro dal punto di vista creativo del regista newyorkese, che ci hanno regalato i giustamente celebrati capolavori King of New York, The Addiction, Fratelli ecc… anche se è imprescindibile ricordare come le sue opere abbiano beneficiato del grande talento di Nicolas St. John (tranne Il cattivo tenente), suo fido compare fino a Fratelli appunto, ovvero fino al 1996. Il periodo successivo è stato di vero e proprio smarrimento: senza lo sceneggiatore italo-americano a fianco, Ferrara è sembrato cadere, tra la fine degli anni novanta e tutti i primi duemila, in una profonda crisi d’ispirazione, portando sullo schermo meno idee e molto confuse, senza una precisa identità, cadendo a volte in modo anche rovinoso (Mary, Go go tales). Dopo 4.44 le cose però sono cambiate: da allora Ferrara sembra essersi pian piano ritrovato, è profondamente cambiato nel suo modo di scrivere e di affrontare i suoi temi più cari, che si presentano ora in modo più sfumato e complesso, e sembrano variare di tono verso una riflessività più spiccata, anche se forse con meno incisività visiva.
Siberia, tornando a noi, è forse l’apice di tale rinascita: è un film coinvolgente, complesso, suggestivo, che narra di un viaggio nei ricordi di un uomo che si è isolato nella tundra più remota per ritrovare (?) se stesso dopo una vita tormentata. Questo itinerario, simbolicamente rappresentato dal viaggio che il protagonista compie sulla sua slitta (un grandissimo Willem Defoe, ormai è quasi superfluo sottolineare la sua bravura, oltre al fatto che qui si auto-doppia in italiano). Nel corso del film, in realtà abbastanza breve, siamo trasportati in un caleidoscopio di visioni grottesche, ricordi che si succedono in modo quasi sfumato, cambi di scenario che ci portano a diretto contatto con i demoni di un uomo che aveva visto l’isolamento come soluzione ai suoi tormenti e che invece, come ci riferisce il suo alterego che si intravede specchiato nell’acqua, in uno dei dialoghi più significativi di tutto il film, è un viaggio nell’inconscio, nell’anima del protagonista ma anche un viaggio esteriore. L’anima, dice il protagonista a se stesso, non è dentro ma fuori di noi e va ricercata: a mio avviso sta qui la grandezza di quest’opera, che può sembrare quasi lynchiana o tarkovskiana (Lo specchio?) ma che ha un taglio più realistico, avventuriero, quasi a ricordare il Wim Wenders di “Fino alla fine del mondo”. In termini filosofici direi che questo film sembra avere un taglio quasi fenomenologico: non più, come ci insegnò Agostino, in “interiore homine habitat veritas”, ma si potrebbe dire “in exterior homine habitat veritas”. Il viaggio cui assistiamo è un percorso che si dipana tra il reale e l’immaginario, tra l’esteriore e l’interiore ma il limite tra queste dimensioni, sembra dirci Ferrara, semplicemente non c’è: quello che c’è è soltanto il rapporto tra di loro e tutto ciò è la nostra realtà. Questa idea è mostrata con una maestria straordinaria, le visioni si susseguono con un’armonia strepitosa, senza cesure o artifici inutili e forzati: tutto è funzionale all’esplorazione di una realtà misteriosa e tenebrosa, fredda e lontana che si chiama Siberia, la Siberia del cuore, la Siberia naturale, che si fondono in un tutt’uno indisgiungibile nel quale ci si può perdere e ci si può ritrovare. Tantissime sono le suggestioni che questo film provoca e che andrebbero trattate con cura come il ricordo, il senso dei legami familiari e come questi incidono sulla nostra vita, il rapporto con lo straniero, sia esso l’altro o il nostro stesso io, e il rapporto con la natura, ma anche il senso della solitudine: il protagonista si isola ma, sembra dire a se stesso che, visto da fuori, questo è un gesto di egoismo e di ignoranza, poiché il senso vero della solitudine è quello che ci porta ad un’esperienza assoluta, mistica ove in realtà siamo nella “solitudine” dell’Uno, nella solitudine che è però Relazione, come l’Assoluto della Trinità, nell’Assoluto che non porta nemmeno più nel proprio alveo il dialogo interiore, come avviene all’inizio, ma che è solo una immersione senza ritorni, senza rispecchiamenti: è forse questo il senso (religioso) dello sguardo che Defoe rivolge verso il cielo nell’ultima scena? E’ così appunto che si deve guardare questo meraviglioso film, bisogna perdersi, immedesimarsi nella tundra più abissale della nostra esperienza, senza distinzioni, senza separazioni. Stiamo parlando, a mio avviso, del miglior film di Ferrara dai tempi di Fratelli: dal punto di vista tecnico molto ben realizzato, con una magnifica fotografia, che possiamo orgogliosamente battezzare come un prodotto anche italiano (co-prodotto da Rai cinema) e girato in gran parte nel nostro paese, nel meraviglioso Trentino Alto Adige. La sceneggiatura è davvero ben scritta, (qui Abel Ferrara è assistito da Christ Zois), i dialoghi sono centellinati ma profondi e le musiche del solito Joe Delia sono bellissime.
Siberia non è forse un capolavoro, ma siamo sicuri che non possa diventarlo? Il cinema, come molte altre forme d’arte, ha bisogno di tempo per maturare e come il buon vino deve poter decantare e riposare per poi emergere in tutta la sua bontà: sono certo che tra alcuni anni parleremo di questo film come uno dei vertici del cinema di Abel Ferrara e come uno dei più bei film degli anni duemila.

[+] lascia un commento a lucaguar »
Sei d'accordo con la recensione di LucaGuar?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
0%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di LucaGuar:

Vedi tutti i commenti di LucaGuar »
Siberia | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
Video recensione
la video recensione
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Shop
DVD
Uscita nelle sale
giovedì 20 agosto 2020
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies® Mo-Net s.r.l. P.IVA: 05056400483 Licenza Siae n. 2792/I/2742.
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.
credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità