Spider-Man: Far From Home |
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Un film di Jon Watts.
Con Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya, Cobie Smulders.
continua»
Titolo originale Spider-Man: Far From Home.
Azione,
durata 129 min.
- USA 2019.
- Sony Pictures Italia
uscita lunedì 12 agosto 2024.
MYMONETRO
Spider-Man: Far From Home ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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E ora Spider-Man riflette sulla realtà degli effetti speciali
di Emiliano Morreale La Repubblica
Avvertenza al lettore: questa recensione sarà quasi incomprensibile. Il senso del nuovo capitolo di Spider- man è infatti nascosto a metà film, quando un colpo di scena ne svela il significato teorico e narrativo. Che dunque, purtroppo, non si può anticipare. D'altro canto, a non voler svelare ciò, ben poco resta da dire. Certo, si può dire che il film comincia dove finiva l'ultimo episodio di Avengers, con l'umanità che era stata prima per metà cancellata dal perfido Thanos, e poi "ripristinata" dai supereroi tramite un viaggio nel tempo. Si può dire che, rispetto al precedente Spider-Man, Far from home continua il connubio con il college movie: qui seguiamo una gita in Europa della classe di Peter Parker, con i tentativi del giovane di conquistare la bella M J. E possiamo dire che assume sempre più importanza il personaggio di Mysterio, interpretato da Jake Gyllenhaal. E che l'Uomo ragno ha ricevuto dal defunto Iron Man il testimone di capo degli Avengers. Ma sono tutte notazioni marginali. Il senso di questo film, come sempre più dei titoli del Marvel Cinematic Universe, è una riflessione su sé stesso. I film Marvel sono sempre degli spettacoloni e insieme delle riflessioni, spesso autogiustificative o assolutorie, sul proprio essere spettacoloni virtuali: macchine che educano il pubblico mutante a nuove forme di percezione. Qui, per non dire altro, la riflessione riguarda proprio lo statuto virtuale dei blockbuster: il fatto che essi sono storie che hanno un rapporto sempre più lasco con il mondo reale, film quasi completamente creati al computer in cui gli attori (spesso a loro volta manipolati digitalmente) agiscono nel vuoto pneumatico del green screen su cui viene poi "incollato" il mondo. E di questo in fondo parla Spider-Man Far from home. Della difficoltà (e, per la Marvel, della necessità) di fare i conti con un mondo che è evaporato, di farci credere a qualcosa che non c'è. Tutto ciò suona un po' criptico, mi rendo conto: se potessi dire come questo si incarna nella vicenda del film sarebbe tutto più chiaro. Ma sto mordendomi le labbra per non rivelare nulla. Solo posso dire che il film, fiaba virtuale su come il mondo diventa virtuale e fiabesco, e rivendicazione della necessità di una realtà nonostante tutto, somiglia al celebre paradosso del mentitore. Tutti i cretesi mentono, dice Epimenide il cretese": così ce l'hanno spiegata al liceo. "Il cinema di effetti speciali mente", ci dice un film fatto tutto di effetti speciali. Crediamo alla morale del film, e di conseguenza crediamo un po' meno al film stesso ma forse non è un male.
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