Una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Se per il resto del Paese la Louisiana è una sorta di festa permanente, la realtà smentisce lo stereotipo e rivela una complessità che impone rispetto.
Cercando di essere il meno invasivo possibile, Roberto Minervini sfila insieme a un ostinato collettivo dei diritti civili che eredita la rabbia delle Black Panther, denuncia la violenza della polizia e rilancia la marcia del popolo nero verso l'emancipazione.
Il film smentisce l'immagine rosa di una nazione multicolore, dove la polizia spara a freddo a un venditore ambulante di CD, dove il crimine razzista permane e i discendenti del fante confederato risorgono.
Che fare quando il mondo è in fiamme? (guarda la video recensione) è una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia razziale e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico.
In occasione dall'uscita al cinema di Che fare quando il mondo è in fiamme?, dal 9 maggio in sala, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.