Tra Sogno e Realtà

Una notte la studentessa universitaria Sarah Foster è trovata dalla polizia mentre cammina sonnambula per la città. Dopo il suicidio del marito scrittore Jonathan, la giovane soffre di ricorrenti disturbi del sonno. Per questo la dottoressa Cooper le consiglia il ricovero in una clinica specialistica per sottoporsi ad accertamenti. Al risveglio dopo la prima notte sotto osservazione, il suo mondo sembra cambiato. La donna scopre di non risultare negli elenchi e che il suo nome sarebbe Sarah Welles. Inoltre gli accadimenti si confondono sempre di più, compresa la causa della morte del consorte, e la protagonista non sa più a cosa credere.

Tra sogno e realtà è un thriller psicologico che prende spunto da problemi del sonno tanto fastidiosi quanto affascinanti per il racconto, perché offrono occasione e spunti per esplorare la psiche umana.

Qualcosa altera la percezione delle cose da parte di Sarah, non riconosce più e non è riconosciuta, in aggiunta riceve telefonate da Warren, un inquietante sconosciuto interpretato dall'ex ragazzo prodigio Haley Joel Osment (Il sesto senso). Ci sono anche una depressione post lutto e un accenno all'accettare o meno la propria condizione di difficoltà e conseguentemente chiedere aiuto. A Lester interessa però più la relazione tra realtà e alterazione della realtà, tra ricordo, proiezione, allucinazione o immaginazione.

Se il regista ha mestiere e sa creare un'atmosfera per un tratto interessante, in equilibrio su più toni, la sceneggiatura non ha sufficiente sostanza per sostenere le ambizioni e, più che condurre dalle parti di David Lynch come ambirebbe, si infila nelle secche di troppi livelli di lettura e piste interpretative, anche contraddittorie tra loro, che vanno a convergere nell'inconcludenza.

Se nella prima parte è lo spettatore a perdersi e cercare una strada per riordinare gli avvenimenti, nella seconda è il film stesso a perdersi progressivamente, andando verso un finale pasticciato e irritante. Più che tra i meandri della psiche ci si smarrisce in quelli di una storia che non ha approdi da offrire. Nei panni, succinti, della protagonista c'è la seducente Ahma O'Reilly che avrebbe meritato un risultato complessivo migliore.