Fortunata

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giovedì 22 giugno 2017
mazzantini, non ci siamo ... Valutazione 2 stelle su cinque
67%
No
33%

Il film degli stereotipi triti e ritriti, che decolla -ma vola basso- solo a metà del secondo tempo. Neanche il cast da un contributo sufficiente , Castellitto salva in calcio d'angolo con una buona regia che spesso però riprende dai film precedenti.

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feliciar mercoledì 21 giugno 2017
davvero, fortunata? Valutazione 3 stelle su cinque
11%
No
89%

Fortunata di Sergio Castellitto, ovvero le vite difficili nelle borgate romane: donne e uomini che non sanno come sbarcare il lunario, soli nella mescolanza delle periferie del mondo, tra cinesi e musulmani, integrati dalla povertà.
La protagonista corre tutto il giorno a fare shampoo e piega nelle case, ha una bimba piccola, un ex marito cialtrone e violento, anche, predatore sessuale. Ha il problema dei soldi, vuole mettere su un negozio di parrucchiere, vuole una vita migliore per lei e la bimba, ha amiche coatte e povere come lei. [+]

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mariaelena sabato 10 giugno 2017
la sfortuna di fortunata Valutazione 2 stelle su cinque
92%
No
8%

 Troppa concitazione  e banalità... poca emotività e coinvolgimento

Fortunata vive al di fuori della realtà, perseguitata dalla fretta di raggiungere il suo sogno di proletaria che si riscatta. Ma il migliorare la propria vita per crescere meglio la figlia problematica lasciatole da un mariro violento e persecutorio, la porta ad un cammino arrabbiato contro tutto
e tutti   Si avverte  la sua incapacità  di decisione nel  valutare i rischi e  i vantaggi delle situazioni a cui finisce sempre per ribellarsi irosa per affermare la sua autonomia di donna e di scelta  da cui però non sa trarre nessun vantaggio. [+]

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claudia giovedì 8 giugno 2017
rabbia e dolore... Valutazione 4 stelle su cinque
9%
No
91%

Fortunata... A dispetto di quanto potrebbe far pensare il titolo, che rappresenta anche il nome della protagonista, è un film molto drammatico, che lascia poco spazio al positivo.

La rabbia è l'emozione dominante, evidente sui volti dei protagonisti. [+]

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valterchiappa lunedì 5 giugno 2017
l'antitesi del neorealismo Valutazione 2 stelle su cinque
90%
No
10%

Margaret MazzantinI ha deciso, come tanti altri, di scrivere delle periferie romane. E, immaginiamo, si è seduta nel suo studio, immaginiamo ancora, confortevole. Con la fantasia è volata a Torpignattara (Torpigna per gli amici), zona per vecchia antonomasia malfamata. Peccato che oggi Torpigna sia un quartiere senz’altro popolare e colorito nella sua multietnia, ma ormai inserito nel tessuto urbano della Capitale. La frontiera è più in là, qualche chilometro oltre sulla Casilina, fra i palazzi perduti nel nulla, fra gli sfasci e i campi rom. La collocazione della vicenda dà già misura dei limiti del testo della scrittrice, cui sarebbe bastato, se non un giro in macchina, la visione degli ormai numerosi film (da “Non essere cattivo al recente “Cuori puri”), che hanno scelto come set e come luogo di osservazione i margini anonimi e sfrangiati della Capitale. [+]

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eugenia lunedì 5 giugno 2017
commento
0%
No
0%

Commento colto e fin troppo analitico .Il film ha un impatto coinvolgente con un finale che lo assolve dai suoi punti deboli.Indugia su scene oniriche ,trapela sempre una violenza sottesa anche lì dove non si esprime.L'universo maschile è rappresentato in negativo .la figura di Patrizio e' la peggiore .Leguleio ,incapace ,fallito e impaurito ,Vince ed emerge la donna sempre in lotta ma che trova nella sua forza il suo riscatto .Evidente il legame con "Non ti muovere"

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barbyrosemarie sabato 3 giugno 2017
quale la finalità di un film così autolesionista: proiezione del male come terapia al bene? Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

Il racconto del film è incentrato sulla protagonista Fortunata, nome in antitesi con il suo vissuto, il determinismo di un destino avverso sembra regnare fra i personaggi del film stesso. Nel film si avvicendano sentimenti di forte passionalità, dove la sessualità è consumismo vuoto, fine a se stesso, dove la relazione è possesso, dove la malattia è fuga dalla realtà, neanche la professionalità e la personalità dello psicologo riesce ad emergere da queste autodistruzioni. La realtà traspare nel più cupo materialismo, senza sbocco assiologico o religioso. Nel film vi è il raffronto della vita con quello deterministico della tragedia greca. Il finale è lasciato allo spettatore: o far finire la protagonista con il suicidio oppure farla accettare passivamente di "lasciarsi vivere". [+]

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roberteroica venerdì 2 giugno 2017
un certain regard Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Chi scrive ha un ricordo non proprio positivo di Sergio Castellitto. Invitato ad una manifestazione di cinema a Lampedusa, “Il vento del nord” un paio di stagioni fa, si calò molto naturalmente, verrebbe da dire, nel ruolo di Grande Attore e Autore. Quello che ha la soluzione dei problemi del mondo e la spocchia dell’intellighenzia radical chic di troppa sinistra. Lo accompagnava una Jasmine Trinca non meno altezzosa. Con questa sorta di pregiudizio abbiamo visto l’ultima fatica di Castellitto regista, quel “Fortunata” che ha permesso alla Trinca di vincere un premio importante all’ultimo festival di Cannes (seppure non nel concorso principale). [+]

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mardou_ martedì 30 maggio 2017
vivere... e sperare di star meglio Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%

 E' una storia di passi l'ultimo lavoro di Sergio Castellitto, lungo il percorso difficile ed insensato della vita.

Conosciamo subito la protagonista con una lunga inquadratura fissa solo sulle sue gambe il cui incedere veloce e sgraziato resta il tratto dominante di tutto il film e camminiamo con lei per le strade di una Roma desolata ed ostile, dove l'attrito razziale e il disagio quotidiano non lasciano spazio alla speranza.

Quelle zeppe troppo alte e scomode sono l'elemento fondamentale intorno a cui Jasmine Trinca costruisce il personaggio di Fortunata. L'attrice romana ha tradotto la sua timidezza, l'essere impacciata, vagamente goffa e mascolina nella volgarità genuina e nella rabbia quasi infantile di questa donna sola contro un mondo che non le ha fatto sconti. [+]

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domenica 28 maggio 2017
fortunata
33%
No
67%

Fortunata è un gran bel film. Magari ce ne fossero! Il fatto che sia stato apprezzato in Francia la dice lunga sul valore di questa pellicola.

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