matteo
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mercoledì 21 ottobre 2020
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nostalgia della farinata
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Un guazzabuglio di luoghi comuni e personaggi caricaturali e fin troppo stereotipati. La vicenda si svolge nell'arco di pochissimo tempo in cui si cerca di condensare l'impossibile. Succede di tutto e troppo di fretta. Jasmine Trinca fa il possibile ma è grottesca per non parlare di Borghi che ha uno sguardo ed un'espressione sola e sempre la stessa in tutti i ruoli che recita. Su Accorsi che raffigura uno psichiatra genovese con la sua cadenza emiliana sorvolerei per non farmi censurare la recensione. Se il tempo narrato è convulso nel film, il tempo dello spettatore (almeno il mio) non passa mai e l'agognata fine tarda ad arrivare. E' stato un po' come starre sui ceci, quelli buoni si per la farinata.
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Un guazzabuglio di luoghi comuni e personaggi caricaturali e fin troppo stereotipati. La vicenda si svolge nell'arco di pochissimo tempo in cui si cerca di condensare l'impossibile. Succede di tutto e troppo di fretta. Jasmine Trinca fa il possibile ma è grottesca per non parlare di Borghi che ha uno sguardo ed un'espressione sola e sempre la stessa in tutti i ruoli che recita. Su Accorsi che raffigura uno psichiatra genovese con la sua cadenza emiliana sorvolerei per non farmi censurare la recensione. Se il tempo narrato è convulso nel film, il tempo dello spettatore (almeno il mio) non passa mai e l'agognata fine tarda ad arrivare. E' stato un po' come starre sui ceci, quelli buoni si per la farinata. Colonna sonora fuori tema e non certo ricercata. Riprovaci Castellitto, anzi no.
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stefano
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domenica 17 marzo 2019
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neofalsismo
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Un’offesa al Neorealismo. Film elaborato in salotto. Brava è sprecata la Trinca. Buoni gli altri attori con l’eccezione d’un accorsi che ha sempre la stessa espressione: sempre quel mezzo sorriso buono per ogni situazione. Non ho mai capito perché quest’attore piaccia, ma faccio parte di una minoranza( pensate che non mi piace neanche Luca Zingaretti!). Risultato: un film davvero modesto!
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alejazz
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mercoledì 3 gennaio 2018
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una madre (s)fortunata e una figlia ribelle
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La realtà popolare romana raccontata con gli sguardi di una madre (s)Fortunata e di una figlia ribelle alla vita in cui si ritrova.
Cosa mi è piaciuto
Un ottimo successo di Sergio Castellitto che si rivela ancora una volta un bravo regista (oltre ad esserlo anche come attore). Ottima scelta per il cast: Accorsi sempre deciso e buon interprete di parti non affatto semplici, la Trinca che dopo aver superato una gavetta, cominciata con il successo di Manuale d'Amore, ha interpretato un bel personaggio della Roma popolare con impeccabili espressioni mimiche e verbali (special modo i diverbi accesi tenuti con Accorsi) e infine la piccola Nicole con il suo sguardo già di donna riesce a trasmettere belle emozioni.
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La realtà popolare romana raccontata con gli sguardi di una madre (s)Fortunata e di una figlia ribelle alla vita in cui si ritrova.
Cosa mi è piaciuto
Un ottimo successo di Sergio Castellitto che si rivela ancora una volta un bravo regista (oltre ad esserlo anche come attore). Ottima scelta per il cast: Accorsi sempre deciso e buon interprete di parti non affatto semplici, la Trinca che dopo aver superato una gavetta, cominciata con il successo di Manuale d'Amore, ha interpretato un bel personaggio della Roma popolare con impeccabili espressioni mimiche e verbali (special modo i diverbi accesi tenuti con Accorsi) e infine la piccola Nicole con il suo sguardo già di donna riesce a trasmettere belle emozioni.
Cosa non mi è piaciuto
Difficile da individuare un aspetto negativo; tuttavia ritengo nel film eccessiva la presenza di extracomunitari (sopratutto cinesi) per enfatizzare sempre di più la globalizzazione di queste etnie nelle nostre città.
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mauriziod
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mercoledì 22 novembre 2017
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una moderna mamma roma
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la rimozione di un atto violento compiutro in adolescenza rode il personaggio , rendendolo
multipolare e contrastato;Vorrebbe liberarsi dal suo senso di colpa , ma non ci riesce e subisce
passivamente le conseguenze di un destino amaro. Il nome antifrastico sta indicare
appunto che è una vinta dalla storia . Eppure cerca di resistere alla fiumana .
I richiami popolari ai personaggi della Roma popolare sono numerosi .
eppure c'è in lei qualcosa di moderno...
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esmeralda
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lunedì 30 ottobre 2017
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fortunata di none ma non di fatto
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Grande bravura di Jasmine Trinca che merita un plauso per dare spessore ad un personaggio così complesso...
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roxy19
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sabato 28 ottobre 2017
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senza alcun senso
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Film noioso a tratti inutilmente volgare, senza un senso e con scene che "esplodono" in maniera priva di sequenza logica.
la storia di una parrucchiera povera e con un marito violento.
lamico gay, lo psichiatra fuori di testa, la bambina sballotata , il padre morto di overdose, la suicida malata di alzheimer. Cè tutto ilm peggio di. Ed una serie di luoghi comuni, con una trama che nn va mai oltre.
Secondo me anche che la regia è stata una delusione .
insomma, una sofferenza riuscire a finirlo di vedere.
e con questo ho chiuso con la coppia Mazzantini.Castellito.
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ciolo
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giovedì 27 luglio 2017
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vedera la perifeiria dai parioli
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Il film sembra uno studio oceanografico di Costeau, come il naturalista osservava la vita degli animali marini, così la Mazzattini osserva le periferie....
L'autrice probabilme è affascinata dalla vita disagiata della borgata ma non comprendendo le dinaminiche la stereotipa e la rende grottesca. Gli attori sono bravi ma più impegnati a urlare in preda a crisi di nervi (normali come per i "coatti" ed i de delfini)che recitare. Il risultato è un prodotto finto popolare snob e molto superficiale.
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jully
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mercoledì 28 giugno 2017
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è molto facile fare la burina .
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la coppia castellitto - mazzantini ha colpito ancora ! oggi 28-à 6-17 ho visto il film che,uscito a maggio ancora è presente nelle sale romane e perciò pensavo fosse meritevole confronto a bei film spariti nel giro di pochi giorni. Che delusione !!!! sempre le solite storie di burini romani sempre un po' esagerate e grottesche ,cosparse di volgarità.
ma perchè Castellitto si ostina a fare il regista ? la risposta è semplice nessuno altro trasporrebbe i testi di mazzantini !!!!!
11
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fabiofeli
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giovedì 22 giugno 2017
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fortunata fortunata non è
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Il piano sequenza iniziale, con l’incrociarsi concitato nel corridoio di casa di Fortuna (Jasmine Trinca), una parrucchiera, e la sua bambina, Barbara (Nicole Centanni), anticipa l’affanno di una giornata di lavoro senza tregua: le due valige a rotelle danno un’idea precisa della fretta di Fortunata che deve recapitare come un pacco la bimba recalcitrante alla nonna per fare un po’ di soldi in nero. Scoppiano continue scaramucce tra le due, perché Barbara non sopporta che la madre viva separata da quell’energumeno inqualificabile che è Franco, il marito cacciato di casa; questi è un poliziotto privato che sorveglia e ricatta Fortunata per toglierle l’affidamento della piccola e approfittare di rapporti sessuali con lei che sono vere e proprie violenze.
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Il piano sequenza iniziale, con l’incrociarsi concitato nel corridoio di casa di Fortuna (Jasmine Trinca), una parrucchiera, e la sua bambina, Barbara (Nicole Centanni), anticipa l’affanno di una giornata di lavoro senza tregua: le due valige a rotelle danno un’idea precisa della fretta di Fortunata che deve recapitare come un pacco la bimba recalcitrante alla nonna per fare un po’ di soldi in nero. Scoppiano continue scaramucce tra le due, perché Barbara non sopporta che la madre viva separata da quell’energumeno inqualificabile che è Franco, il marito cacciato di casa; questi è un poliziotto privato che sorveglia e ricatta Fortunata per toglierle l’affidamento della piccola e approfittare di rapporti sessuali con lei che sono vere e proprie violenze. I problemi di comunicazione tra Barbara e Fortunata vanno risolti con l’aiuto di uno psicologo, Patrizio (Stefano Accorsi), che sembra in grado di dipanare l’intricata matassa, ma inaspettatamente la situazione si complica ancora di più …
Sergio Castellitto è un ottimo attore passato da tempo alla regia. In questo film, presentato al festival di Cannes 2017, si avvale ancora della sceneggiatura della moglie, Margaret Mazzantini; va sul velluto con la bravissima Jasmine Trinca, rivelatasi giovanissima ne La stanza del figlio di Nanni Moretti, e con tutti gli altri attori tra i quali spicca nel ruolo di Lotte la arrotondata sessantenne Hanna Scygulla, ancora valida attrice come ai tempi della “Neue Welle” quando girò con R.W. Fassbinder il matrimonio di Eva Braun. Però, non tutti i fatti che si susseguono nella storia sono plausibili; ne citiamo uno per tutti: stona il comportamento dello psicologo che interrompe una seduta con un ragazzo down per rincorrere Fortunata e baciarla davanti al ragazzo esterrefatto. La vicenda, inoltre, è troppo intricata e la batteria di invenzioni che si susseguono come fuochi artificiali – il sogno di un negozio di parrucchiera con una parete d’acqua, come suggerisce il figlio di Lotte, Chicano, amico tossico di Fortunata; la speranza di indovinare i sei numeri del superenalotto; la suggestione che subisce Barbara ad opera di Lotte, ex-attrice di teatro specializzata nel ruolo di Antigone; il cinismo di Patrizio – tolgono forza alla storia invece di accrescerla. I primi film da regista di Castellitto erano piaciuti. Quest’ultimo piace un po’ meno, anche se ha una sua validità.
Valutazione ***
FabioFeli
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etda
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giovedì 22 giugno 2017
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mazzantini non ci siamo.
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Stereotipi e noia per un film che decolla-ma vola basso-solo a metà del secondo tempo. Neanche il cast riesce a sollevare la situazione salvata in calcio d'angolo da Castellitto nonostante spesso si ha la sensazione di rivedere scene dei film precedenti. Buona la fotografia. Cosa mi è piaciuto di piu? Vasco Rossi che accompagna i titoli di coda
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